A Roma, il Palazzo delle Esposizioni dedica un mostra ad uno dei maggiori protagonisti dell’arte americana: Jim Dine (Cincinnati, 1935).
Lo stesso artista, il cui lavoro ha avuto un grande impatto sulla cultura visiva contemporanea, in particolare su quella italiana degli anni Sessanta, ha realizzato la mostra a cura di Daniela Lancioni esponendo oltre 60 opere, datate dal 1959 al 2016, provenienti da collezioni pubbliche e private, europee e americane. Un esaustivo apparato iconografico restituisce la memoria visiva dei celebri happening, raccontati in mostra dalla voce dello stesso Jim Dine, e una selezione di video interviste, permette di familiarizzare con la figura dell’artista.
Un nucleo importante della mostra è costituito dalle opere che Jim Dine ha donato nel 2017 al Musée national d’art moderne – Centre George Pompidou di Parigi e che l’istituzione francese ha reso generosamente disponibili per quest’occasione. Cospicui sono i prestiti delle opere storiche provenienti da collezioni europee, private e pubbliche, tra queste ultime il Museo di Ca’ Pesaro Venezia e il MART, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (entrambi questi musei prestano opere della collezione Sonnabend), il Louisiana Museum of Modern Art a Humlebaek in Danimarca, il Kunstmuseum Liechtenstein a Vaduz. Una selezione di opere viene dagli Stati Uniti, tra cui i due celebri dipinti degli anni Sessanta A Black Shovel. Number 2 (1962) e Long Island Landscape (1963), appartenenti alle collezioni del Whitney Museum di New York. Dalle collezioni americane arrivano anche Shoe del 1961 e The Studio (Landscape Painting) del 1963, presentati entrambi dall’artista alla Biennale di Venezia del 1964.
È difficile catalogare Jim Dine e le sue opere, per via della sua volontà d’indipendenza e del suo rifiuto a identificarsi nelle categorie della critica, della storia dell’arte e del mercato. Sono esemplari l’autonomia e la libertà con le quali da sempre si rapporta al panorama dei valori accertati. Lo dimostrano le sue vicende biografiche e i suoi lavori tenacemente aderenti alle esperienze vissute, “ineducati” e “inquietanti”, come talvolta sono stati definiti.
La mostra apre dall’11 febbraio al 2 giugno 2020.
Per tutte le informazioni potete visitare il sito ufficiale del Palazzo delle Esposizioni.
Nell’immagine: Jim Dine, Putney Winter Heart (Crazy Leon) (1971-1972; Musée d’art moderne et contemporain de Saint-Étienne Métropole) ©Y. Bresson/MAMC+
Titolo mostra | Jim Dine | Città | Roma | Sede | Palazzo delle Esposizioni | Date | Dal 11/02/2020 al 02/06/2020 | Artisti | Jim Dine | Temi | Novecento |
Jim Dine, protagonista dell'arte americana, è in mostra a Roma al Palazzo delle Esposizioni |