A Roma il MAXXI inaugura Italia in movimento. Autostrade e futuro, un’esposizione che celebra i cento anni dalla costruzione della prima autostrada italiana. Curata da Pippo Ciorra e Angela Parente in collaborazione con Autostrade per l’Italia, la mostra apre al pubblico dal 6 dicembre 2024 al 2 febbraio 2025, invitando i visitatori a scoprire come le autostrade abbiano influenzato il paesaggio, la società e l’immaginario collettivo del Paese.
L’autostrada italiana è molto più di una semplice infrastruttura: è un elemento centrale nella narrazione del Paese, capace di unire territori, storie e generazioni. La mostra offre un viaggio che parte dagli slanci eroici del Novecento e dalla ricostruzione del dopoguerra per arrivare agli scenari ecosostenibili del futuro, con un’attenzione particolare al ruolo delle autostrade come simbolo della modernità.
Dalla fascinazione del Grand Tour sette/ottocentesco fino alla diffusione del turismo di massa, le autostrade hanno trasformato il sogno italiano di milioni di viaggiatori in una realtà accessibile a tutti. Letteratura, cinema e televisione hanno contribuito a consolidare l’immagine di un Paese attraversabile grazie a una rete che intreccia cultura, architettura e progresso tecnologico.
“Le autostrade”, ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio in occasione dell’inaugurazione della mostra, “hanno accompagnato il nostro sviluppo. Hanno rappresentato un grande acceleratore della modernità e contribuito a rendere effettivo il diritto alla mobilità. La ricorrenza del centenario del primo tratto autostradale italiano, l’Autostrada dei Laghi, è occasione propizia per riflettere sulle capacità generatrici delle grandi infrastrutture e sull’effetto moltiplicatore delle reti. La mostra ospitata al MAXXI costituisce un percorso che invita a cogliere il valore delle scelte al tempo della Repubblica. Le autostrade hanno favorito la crescita effettiva del Paese, della sua economia. Hanno contribuito all’unità, accorciando le distanze. Hanno sottratto territori all’isolamento. Hanno connotato l’epoca della civiltà dell’automobile. Rivedere le immagini di come eravamo, e di quanto le trasformazioni intervenute abbiano mutato gli scenari e la loro stessa percezione, mentre dà coscienza del cammino compiuto insieme, invita a guardare al futuro. Sempre più le infrastrutture autostradali dovranno essere caratterizzate da tecnologie avanzate per aiutare la guida, alzare gli standard di sicurezza degli utenti, concorrere al riequilibrio ambientale. L’innovazione è una necessità per restare al passo con i tempi. Le grandi infrastrutture, come sono le autostrade, sono oggi chiamate alla verifica della loro funzione, alla prova della loro obsolescenza e sostenibilità. A confermare la loro capacità di andare incontro al domani”.
La mostra è suddivisa in quattro aree tematiche, pensate per guidare il visitatore attraverso le tappe fondamentali della nascita e dello sviluppo della rete autostradale italiana. Dal primo tratto autostradale alla dettagliata mappatura dell’intero territorio nazionale, l’allestimento offre un’immersione nel paesaggio che circonda le principali arterie stradali. Questo viaggio visivo è reso possibile grazie a fotografie panoramiche scattate durante sorvoli in elicottero, commissionati appositamente per l’evento.
Il percorso si spinge anche verso il futuro, esplorando in modo innovativo e suggestivo il concetto di autostrada di domani. Ciò avviene attraverso un progetto che fonde pittura e graphic novel, regalando un approccio creativo e visionario. L’allestimento riflette sul rapporto tra contenuti espositivi e modalità di presentazione, cercando di amplificare il racconto della mostra e di avvicinarlo all’esperienza di un viaggio su strada.
La Galleria 3 si distingue per un andamento espositivo in crescita progressiva, articolato in un itinerario dai contrasti netti: si alternano ambienti aperti, luminosi e ampi a spazi più raccolti, scuri e intimi. Questa dinamica dialoga direttamente con le peculiarità architettoniche della galleria, sfruttando elementi ispirati al paesaggio autostradale come strumenti espositivi.
All’ingresso del museo, la prima sala è dedicata alla storia della rete autostradale. I visitatori vengono accolti da due modelli emblematici: quello originale del progetto della A1 Milano-Napoli, risalente al 1964, anno della sua inaugurazione, e quello del viadotto Aglio, simbolo dell’Autosole per la sua complessità ingegneristica.
Il secondo ambiente esplora il tema del viaggio, evidenziando come l’autostrada non rappresenti solo un collegamento tra regioni e città, ma anche un’esperienza culturale ed estetica autonoma, fatta di spazi e strutture spesso progettati con cura e caratterizzati da firme prestigiose.
Un’ulteriore sezione è dedicata all’architettura d’autore, sottolineando il ruolo dell’autostrada come luogo che accoglie opere di grandi maestri. Da Giovanni Michelucci a Jean Nouvel, passando per Santiago Calatrava, il percorso evidenzia come l’autostrada sia stata spesso al centro dell’attenzione di celebri architetti.
Nell’ultima terrazza, trovano spazio 74 immagini realizzate dal fotografo olandese Iwan Baan, che ha immortalato dall’alto, sorvolando in elicottero, l’intera rete gestita dal Gruppo ASPI e il suo rapporto con il territorio. Infine, il braccio vetrato della galleria, affacciato sul piazzale, si rivolge al futuro, esplorando nuove tecnologie e visioni grazie a 10 illustrazioni realizzate da Emiliano Ponzi e alle ricerche innovative condotte dallo studio di Renzo Piano (RPBW). Uno spazio importante è dedicato alla visione del futuro, dove tecnologia e sostenibilità giocano un ruolo cruciale. Le proposte green dello studio Renzo Piano Building Workshop e le visioni oniriche di Emiliano Ponzi delineano un futuro in cui le autostrade non sono solo efficienti ma anche rispettose dell’ambiente.
“Con questa mostra, realizzata in collaborazione con Autostrade per l’Italia, il MAXXI celebra un secolo di storie e connessioni: le autostrade non sono solo infrastrutture, ma ponti tra città, culture e persone”, sottolinea Emanuela Bruni, consigliera reggente della Fondazione MAXXI. “Per noi, è un’occasione straordinaria per intrecciare il racconto del passato con la nostra missione di esplorare il contemporaneo e tracciare nuove strade verso il futuro”.
“La mostra dedicata alla storia della rete autostradale italiana evidenzia come essa non sia solo un’infrastruttura complessa, ma anche un’opera che ha contribuito in modo determinante alla crescita del nostro Paese”, afferma Elisabetta Oliveri, presidente di Autostrade per l’Italia. “Le autostrade italiane, il cui ruolo significativo per la società italiana è stato sottolineato anche da celebri film, rappresentano un filo conduttore attraverso cui si può narrare lo sviluppo economico e i cambiamenti sociali dell’Italia. Essenziali ieri come oggi, le autostrade continueranno a essere indispensabili anche in futuro, con una necessaria evoluzione in un’ottica di sostenibilità. Raccontare il passato delle autostrade italiane significa, dunque, riflettere anche sul futuro, riconoscendo il loro ruolo cruciale nel percorso di continua crescita del Paese”.
“Dove c’è un’autostrada, lì ci sono la vita e il lavoro delle persone. L’idea di questa mostra nasce proprio con l’intento di ricordare quanto le infrastrutture siano preziose per il nostro Paese”, dice Roberto Tomasi, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia. “Le autostrade hanno favorito lo sviluppo economico dei territori, accompagnando la crescita sociale e dando la libertà di movimento a merci e cittadini. Il percorso disegnato da questa esposizione ci parla della grandiosità del genio italiano nel progettare e realizzare grandi opere, ponti altissimi e lunghe gallerie per collegare un territorio orograficamente complesso e forse unico. Infine, da questo percorso attraverso la storia delle infrastrutture, emerge lo spaccato di un futuro sempre più digitale e sostenibile per la mobilità, un futuro che, come Gruppo Autostrade per l’Italia, ci impegniamo a costruire ogni giorno, progettando e realizzando interventi per una rete sempre più efficiente, moderna e interconnessa».
“Le infrastrutture”, evidenzia Lorenza Baroncelli, direttrice MAXXI Architettura e Design contemporaneo, “sono oggetto di mobilitazione collettiva, di un ineguagliato sforzo d’ingegno finalizzato a concepire e realizzare beni e sistemi che elevano la qualità di vita di un’intera società. Basta pensare al ruolo che ha svolto la costruzione dell’A1 nel rilancio dell’Italia post-bellica o immaginare le potenzialità di sviluppo della rete rese possibili dagli avanzamenti tecnologici a cui assistiamo oggi. Le grandi opere sono state e saranno la forma più alta di democratizzazione dei popoli”.
“Per i long distance drivers l’autostrada rappresenta una rete che più cresce in estensione e meglio è: raggiunge più destinazioni, aumenta il loro raggio d’azione, accorcia i tempi”, spiega Pippo Ciorra, senior curator MAXXI Architettura e curatore della mostra. “Per chi invece la usa per spostamenti più brevi e quotidiani, deve soprattutto migliorare, essere più sicura, connessa, offrire nuove possibilità, innestarsi bene in città e paesaggi, garantire servizi efficienti. La mostra raccontare proprio questa evoluzione da infrastruttura in perenne ansia da crescita a organismo che necessità manutenzione, migliorie, servizi evoluti, consapevolezza energetica e ambientale, ‘intermodalità’ con altri mezzi di trasporto”.
Titolo mostra | Italia in movimento. Autostrade e futuro | Città | Roma | Sede | MAXXI | Date | Dal 06/12/2024 al 02/02/2025 | Curatori | Pippo Ciorra | Temi | Roma, MAXXI, Architettura, Autostrade |