Alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma si è aperta l’1 marzo Io dico Io - I say I, mostra collettiva a cura di Cecilia Canziani, Lara Conte e Paola Ugolini che rimarrà visitabile fino al 23 maggio 2021.
Pensata come un’indagine aperta sul presente, l’esposizione elimina schematismi e statuti preordinati, tracciando un percorso non lineare: si propone infatti come una narrazione che raccoglie storie, sguardi, immaginari, che sia un selfie, un autoritratto, un’avventura. Protagoniste sono artiste italiane di generazioni diverse che in differenti contesti storici e sociali hanno raccontato la propria avventura dell’autenticità, restituendo attraverso un insieme di visioni il proprio modo di abitare il mondo.
L’autorappresentazione, lo sguardo che mette in discussione i ruoli, la scrittura come pratica e racconto di sé, il corpo come misura, limite, sconfinamento, la resistenza all’omologazione sono alcuni dei temi attorno ai quali ruota la mostra : un un percorso stratificato che ribalta punti di vista e crea nuove visioni e narrazioni.
Il titolo, liberamente tratto da Carla Lonzi, nasce dalla necessità di prendere parola e di parlare in prima persona al fine di affermare la propria soggettività, componendo una sola moltitudine, una molteplicità di io che risuona di consonanze e di dissonanze.
La rassegna sfugge a qualsiasi sguardo retrospettivo e sta nel presente; non inventa nuove parole, ma guarda a fondo nella parola "femminismo", presentando modi differenti e singolari di darle corpo.
Dal salone centrale, la mostra si relaziona con Time is Out of Joint e si allaccia al percorso che presenta per la prima volta al pubblico i materiali dell’Archivio Carla Lonzi, consultabili online su Google Arts & Culture all’indirizzo g.co/womenup. Nella sezione dedicata all’Archivio il pensiero radicale della critica d’arte e teorica femminista dialoga con due nuove produzioni realizzate per l’occasione da artiste italiane e con le opere delle artiste appartenenti alla collezione della Galleria Nazionale, rivelando le molteplici e inedite possibilità di lettura di una figura internazionalmente riconosciuta per la storia dell’arte e il pensiero del femminismo.
Di seguito le artiste in mostra: Carla Accardi, Pippa Bacca, Vanessa Beecroft, Elisabetta Benassi, Rossella Biscotti, Irma Blank, Renata Boero, Monica Bonvicini, Benni Bosetto, Chiara Camoni, Ludovica Carbotta, Lisetta Carmi, Monica Carocci, Gea Casolaro, Adelaide Cioni, Daniela Comani, Daniela De Lorenzo, Maria Adele Del Vecchio, Federica Di Carlo, Rä di Martino, Isabella Ducrot, Bruna Esposito, Cleo Fariselli, Giosetta Fioroni, Jacky Fleming, Linda Fregni Nagler, Silvia Giambrone, Laura Grisi, Ketty La Rocca, Beatrice Meoni, Marisa Merz, Sabrina Mezzaqui, Camilla Micheli, Marzia Migliora, Elisa Montessori, Maria Morganti, Liliana Moro, Alek O., Marinella Pirelli, Paola Pivi, Antonietta Raphaël, Anna Raimondo, Carol Rama, Marta Roberti, Suzanne Santoro, Marinella Senatore, Ivana Spinelli, Alessandra Spranzi, Grazia Toderi, Tatiana Trouvé, Francesca Woodman.
Io dico Io – I say I ha il supporto di Dior.
Per info: lagallerianazionale.com
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19.
Nell’immagine, la GNAM di Roma. Ph. Credit Finestre sull’Arte
Alla Galleria Nazionale di Roma una grande collettiva di sole donne riflette sul femminismo |