A un anno dall’invasione della Russia in Ucraina il Mart di Rovereto presenta, nella sede di Palazzo delle Albere a Trento, la prima mostra italiana dedicata a Maria Prymachenko (Marija Oksentiïvna Prymačenko; Bolotnya, 1909 – 1997), artista simbolo della cultura ucraina, e artista Unesco del 2009. La rassegna, in programma dal 28 febbraio al 4 giugno 2023, s’intitola I girasoli di Maria Prymachenko. Opere dal Museo Nazionale Taras Shevchenko di Kiev e presenta 54 opere provenienti dal Museo Nazionale Taras Shevchenko di Kiev.
Nonostante non sia mai uscita dalla sua Ucraina e abbia vissuto per quasi novant’anni nella natale Bolotnja, le opere di Maria Prymachenko sono diventate famose in tutto il mondo. A partire dagli anni Trenta, i suoi lavori vengono presentati dapprima a Kiev, poi a Mosca, Leningrado (oggi San Pietroburgo), Varsagia, Praga, Sofia, Parigi e persino Montreal. Nel 1937 l’artista riceve la medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Parigi. Nel 1966 viene insignita del maggior riconoscimento nazionale, il Premio Taras Hryhorovych Shevchenko; qualche anno dopo alcune sue opere vengono scelte per un’esclusiva serie di francobolli. Dopo la morte, l’astrologo Kiym Curjumov le intitola un pianeta (1998). Nel 2009 l’UNESCO la sceglie come artista dell’anno e la città di Kiev le dedica un viale (ex viale Lichacev).
Esponente della pittura naïf, erede di una tradizione folcloristica secolare che affonda le proprie radici nell’arte paleolitica, Maria Prymachenko si distingue per il suo stile riconoscibile, vivace, immediato, ed è stata amata da diverse generazioni che, a partire dalla prima metà del novecento, hanno contribuito a costruirne il mito. Nella sua lunga vita Maria Prymachenko è instancabile: ricama, disegna, dipinge, realizza grafiche, decora ceramiche; si stima che lungo la sua carriera abbia realizzato circa 5mila opere. La sua arte mescola cultura popolare e arte moderna, risignifica l’iconografia della tradizione ucraina, racconta esperienze personali e sogni.
Con animali fantastici, flora lussureggiante, simboli ancestrali Prymachenko
ridefinisce gli immaginari popolari e li rende universali. Tra ricchissimi dettagli e colori accesi, non c’è spazio per le superfici vuote, il movimento ornamentale è costante, immutabile, calmo e senza fine. Le pitture hanno ritmo, nell’assenza di spigoli risultano magnetiche, quasi ipnotiche. Soggetti familiari (animali, fiori, elementi naturali) sembrano ammiccare ma, nel contempo, creano dissonanze. Si tratta di regni misteriosi, luoghi magici popolati da forme irreali. Il lavoro di Prymachenko pare arrivare dalla preistoria, attinge ai miti pagani, alle storie cristiano-ortodosse e popolari dell’Eurasia, amalgama la mitologia slava e le leggende russe, si ispira alle grandi pitture murali della tradizione ucraina e all’arte decorativa.
Nella sua opera, la pittrice sintetizza la storia culturale e artistica di un grande paese oggi distrutto dalla guerra. Una storia, spiega Julya Shilenko, curatrice del Museo Nazionale Taras Shevchenko di Kiev, che rivive negli animali raffigurati nei tradizionali dolci al miele, nei mondi cantati nelle ninne nanne delle mamme, nei decori dei tessuti e dei tappeti, nei ricami e negli arredi: “Le opere di Prymachenko testimoniano l’eredità di una grande e varia scuola di arte popolare, la cultura secolare del popolo ucraino. È come un fascio di pensieri e sentimenti tratti dalle fiabe, dalle leggende e dalla vita stessa”. Un insieme di elementi che mescolano “realtà, intuizione, fantasia e subconscio. Quando la ‘casa della strega’ si apre, il suo favoloso, immaginifico, a volte persino bizzarro immaginario esce nel mondo”.
I girasoli ucraini è un progetto voluto e coordinato da Vittorio Sgarbi, sottosegretario al Ministero della cultura e presidente del Mart di Rovereto, organizzatore e promotore dell’iniziativa. La doppia esposizione (dal 26 febbraio infatti un piccolo nucleo di opere di Prymachenko sarà allestito a Viterbo, al Museo dei Portici) rappresenta un importante segnale di solidarietà e vicinanza culturale all’Ucraina, a un anno esatto dall’invasione russa, iniziata il 24 febbraio 2022.
La mostra è visitabile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18, il venerdì fino alle 21. Chiuso il lunedì. Ingresso col biglietto del Mart: intero 11 euro, ridotto 7 euro, gratis per under 14. Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito del Mart.
Titolo mostra | I girasoli di Maria Prymachenko. Opere dal Museo Nazionale Taras Shevchenko di Kiev | Città | Trento | Sede | Palazzo delle Albere | Date | Dal 28/02/2023 al 04/06/2023 | Artisti | Maria Prymachenko | Temi | Novecento |