Il Museo civico Luigi Bailo di Treviso accoglie dal 29 marzo al 28 settembre 2025 la mostra HOKUSAI - L’acqua e il segreto della grande onda, ideata e curata da Paolo Linetti, in collaborazione con l’Associazione Mnemosyne, organizzata da Athena Promakos in collaborazione con ViDi Cultural.
Qual è il “segreto” che si cela dietro La Grande Onda, l’opera più famosa di Katsushika Hokusai, maestro indiscusso dell’Ukiyo-e? È questo il tema centrale dell’esposizione. Simbolo di una produzione artistica in cui l’acqua occupa un ruolo centrale e simbolo della forza straripante della natura, La Grande Onda viene approfondita in una mostra che ripercorre lo studio cronologico delle diverse prove che portarono all’onda perfetta in cui Hokusai seppe unire la sua straordinaria creatività al rigore scientifico.
Attraverso circa 150 opere i visitatori avranno occasione di comprendere in modo approfondito e inedito la tecnica compositiva dell’artista, il metodo con cui Hokusai realizzò i suoi lavori più celebri, nei quali si ritrovano riferimenti ad alcuni maestri rinascimentali. Grazie al confronto con opere di autori a lui contemporanei come Kunisada, Utamaro, Kuniyoshi, la mostra intende evidenziare inoltre la modernità della resa grafica di Hokusai, la sua tecnica, e il profondo impatto che il suo stile ha avuto sulle generazioni successive.
“L’impulso che mi ha guidato in questo lavoro di ricerca è nato dalla necessità di comprendere le radici più profonde del fascino universale esercitato dalle opere di Hokusai”, ha spiegato il curatore Paolo Linetti. “Volevo individuare i motivi che hanno permesso al maestro giapponese di raggiungere risultati così straordinari, in grado di affascinare tanto le culture orientali quanto quelle occidentali”.
Linetti è riuscito a decifrare lungo anni di studio e di intuizioni il codice costruttivo su cui poggia la dinamica impalcatura scenica della maggior parte delle opere di Hokusai, comprendendone da una parte l’approccio intellettuale e tecnico e dall’altra le affinità con i principi armonici dell’arte classica europea.
“Nel maggio 2021, ho scoperto due schemi geometrici fondamentali che il maestro utilizzava per costruire gran parte delle sue opere”, ha proseguito Linetti. “Uno degli aspetti più affascinanti è che questo schema deriva da influenze occidentali: un’eredità che attraversa l’oceano, collegando continenti e epoche diverse, spiegando perché i primi europei che entrarono in contatto diretto con le opere di Hokusai percepirono un senso di familiarità, pur restando colpiti dall’esotismo dell’arte giapponese. In questa mostra, lo schema con cui Hokusai costruiva le sue opere viene finalmente svelato, rappresentando uno dei momenti più importanti e affascinanti dell’esposizione. È un’occasione unica per ammirare il processo creativo che ha reso il maestro un’icona universale”.
Per info: https://www.museicivicitreviso.it/
Nell’immagine, Hokusai Katsushika, La grande onda al largo di Kanagawa della serie Le Trentasei vedute del monte Fuji (seconda metà del XIX secolo; xilografia policroma su carta di gelso, 257 x 379 mm; collezione privata)
Quale segreto si nasconde dietro La Grande Onda di Hokusai? A Treviso una mostra sul tema, con 150 opere |