Nella Sacrestia del Bramante in Santa Maria delle Grazie, a Milano, Lorenzo Puglisi (Biella, 1971) rende omaggio a Leonardo da Vinci, nel cinquecentenario della sua morte, con una monumentale e inedita opera dal titolo Il Grande Sacrificio.
Il dipinto realizzato dall’artista su tavola di pioppo sarà visibile al pubblico dal 3 al 28 aprile 2019 a poca distanza dall’Ultima Cena di Leonardo, ed è la sua opera più grande: sei metri di lunghezza e due di altezza, in cui dallo sfondo nero emergono bianche le teste e le mani di Cristo e degli apostoli. Una bicromia che restringe l’opera ai suoi elementi minimali e profondi.
Da sette anni Puglisi ha dedicato un ciclo di opere al capolavoro vinciano, inserendosi in dialogo con i grandi artisti del passato.
Il curatore Giovanni Gazzaneo ha spiegato: "La storia dell’arte Puglisi l’accoglie nella sua opera non attraverso la perfezione della compiutezza formale, ma offrendoci un’immagine aperta, libera di giocare nelle polarità del bianco e del nero, in un dinamismo che non conosce fine. Dove il nero non è solo orizzonte, tanto meno cornice: è sostanza stessa dell’opera. Dal buio emerge la presenza, una presenza che da quel buio è sostenuta e in quel buio prende vita: bagliori di luce, scaglie di pittura densa e fremente, come in movimento. Il nero invoca la luce e accoglie il generarsi della forma. E nella generazione della forma possiamo cogliere il senso del contemplare l’arte del passato da parte di Puglisi: l’opera non è morta, l’opera è viva, è feconda e il suo splendore attraversa i secoli e continua a illuminare gli uomini e il tempo. Uno splendore che si fa abbagliante per un’icona come l’Ultima Cena di Leonardo. Gli apostoli, ritratti di uomini veri colti in un turbine di emozioni e pensieri per l’annuncio inaspettato del tradimento – che si accompagna al miracolo più grande, l’offerta d’amore e di vita di Cristo nella consacrazione del pane e del vino – nella visione di Puglisi si fanno volti e mani di luce, quasi a formare una partitura ideale o forse una costellazione di stelle".
Le opere di Puglisi sono caratterizzate da un forte simbolismo cromatico: nel nero vede la forza del colore e la rappresentazione della condizione di preesistenza delle cose; pennellate dense bianche definiscono i volumi, i volti, le mani, i piedi, ispirandosi ai grandi maestri, come Leonardo, Caravaggio, Rembrandt e Goya. Puglisi illumina solo ciò che vuole evidenziare, frammenti che emergono dal buio per cercare la luce.
"Nell’Ultima Cena Leonardo ha lavorato su quello che più gli interessava, ossia il moto interiore dell’essere umano, la relazione tra gestualità, emozione e pensiero che poi vedremo espressi anche in opere come La Gioconda e La Vergine delle Rocce. È da qui che parte il mio tentativo di riguardare all’opera del Cenacolo, che credo rappresenti una summa di tutti i capolavori della storia della pittura occidentale. Nel 2016 ho presentato a Parigi il primo Grande Sacrificio (un metro e mezzo per cinque), cui hanno fatto seguito altri lavori di piccolo e grande formato su carta, tela, tavola e altri materiali incluso il metallo, con l’ambizione e la speranza che a ogni nuova realizzazione dello stesso soggetto il mio lavoro acquisisca maggiore intensità ed energia" dichiara l’artista.
In mostra altre due opere sono dedicate al tema della Passione di Cristo: Crocifissione del 2018 e Nell’orto degli ulivi del 2017, opere ispirate a Velázquez, Rubens e Goya.
Per info: www.fondazionecrocevia.it
Orari: Da martedì a domenica dalle 15 alle 19.30.
Ingresso libero.
Immagine: Lorenzo Puglisi, Il Grande Sacrificio, dettaglio (2019; olio su tavola di pioppo, 205 x 605 cm)
Titolo mostra | Lorenzo Puglisi. Il Grande Sacrificio | Città | Milano | Sede | Santa Maria delle Grazie | Date | Dal 03/04/2019 al 28/04/2019 | Artisti | Lorenzo Puglisi | Temi | Leonardo da Vinci |
Il Grande Sacrificio: l'omaggio di Lorenzo Puglisi a Leonardo in Santa Maria delle Grazie |