La grande mostra di Giulio Romano a Mantova. Ecco cosa vedremo in autunno a Palazzo Ducale


Dal 6 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020, Palazzo Ducale a Mantova ospita una grande mostra dedicata a Giulio Romano. Ecco cosa si potrà vedere.

Mantova dedicherà, dal 6 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020, nelle sale di Palazzo Ducale, una grande mostra a Giulio Romano (pseudonimo di Giulio Pippi de’ Jannuzzi, Roma, 1492 o 1499 - Mantova, 1546), il più talentuoso tra gli allievi di Raffaello. La mostra s’intitolerà Con nuova e stravagante maniera. Giulio Romano a Mantova e sarà frutto della collaborazione tra il Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova e il Musée du Louvre di Parigi. La rassegna è stata presentata mercoledì 6 febbraio 2019, nel corso di una conferenza stampa tenutasi alla sede del Ministero dei Beni e delle Attività culturali a Roma. All’incontro erano presenti Tiziana Coccoluto, capo di Gabinetto del Ministro dei Beni e delle Attività culturali, Peter Assmann, direttore del Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova, Xavier Salmon, direttore del Département des Arts graphiques del Musée du Louvre di Parigi, e Carlo Togliani, delegato del prorettore del Polo territoriale di Mantova del Politecnico di Milano.

Portando i saluti del Ministro, Tiziana Coccoluto ha sottolineato “l’importanza scientifica e culturale dell’operazione che, attorno alla figura di Giulio Romano, farà dialogare la città di Mantova col territorio, così ricco di testimonianze giuliesche”.

Dal canto suo, Peter Assmann ha dichiarato che “l’iniziativa vuole essere un grande evento culturale che mostri al mondo l’eccezionalità della figura storica del più celebre allievo ed erede di Raffaello. Maestro del Manierismo, Giulio Romano ha lasciato a Mantova testimonianze straordinarie del suo talento di pittore, architetto e uomo di cultura. “Con nuova e stravagante maniera”, con la prestigiosa collaborazione di una rinomata istituzione europea come il Louvre, rappresenta un’importante chance per la città: andare oltre la tradizionale concezione di mostra temporanea per riunire tutte le forze produttive locali intorno a Palazzo Ducale e rafforzare l’immagine di Mantova come città d’arte in Europa e nel mondo. Al di là della sua importanza culturale specifica si tratta di un’occasione per fare rete tutti insieme verso un unico grande obiettivo di crescita collettiva”.

“Ci aspettiamo”, ha concluso Peter Assmann, “che la mostra possa portare in città un numero considerevole di appassionati dell’arte e che confermi la sede di Palazzo Ducale come una tra le mete preferite del turismo culturale, che quest’anno ha visto transitare nelle sue splendide sale, oltre 300.000 persone”.

“Con i suoi 300 disegni di Giulio Romano e di allievi della sua bottega”, ha affermato Xavier Salmon, “la collezione del Musée du Louvre di Parigi è la più grande al mondo tra quelle finora conosciute. Poco più della metà di questo insieme proviene dall’acquisto, effettuato nel 1671 per le raccolte reali di Luigi XIV. I 72 disegni che il Louvre presterà per l’esposizione sapranno restituire la grandezza di questo artista e ripercorrerne l’intera carriera. Questa mostra, attraverso i disegni preparatori all’apparato decorativo di Palazzo Ducale, si propone di ricreare oggi i legami tra le opere e i luoghi. Questi fogli saranno eccezionalmente messi a confronto con le opere finite allo scopo di illustrare la relazione che, all’epoca, legava il maestro, i collaboratori e gli allievi, tra cui Fermo Ghisoni, Rinaldo Mantovano e, soprattutto, Giovan Battista Bertani”.

Carlo Togliani ha ricordato che “il Polo di Mantova del Politecnico di Milano ha consolidato la propria collaborazione con il Palazzo Ducale rendendo disponibili le proprie competenze sia nell’elaborazione del progetto scientifico della mostra, sia attraverso un allestimento espositivo degli esiti delle attività di didattica e ricerca sugli interventi di Giulio Romano nella Reggia dei Gonzaga; a questo proposito, verrà concepita e realizzata una ricostruzione della Paleologa, edificio eseguito su progetto di Giulio per volere di Federico II Gonzaga e distrutto alla fine del XIX secolo”.

Il progetto elaborato dal comitato scientifico (composto da Peter Assmann, Laura Angelucci, Paolo Bertelli, Renato Berzaghi, Paolo Carpeggiani, Sylvia Ferino, Augusto Morari, Roberta Serra e Luisa Onesta Tamassia) vede il coinvolgimento del Département des Arts Graphiques del Musée du Louvre che, per la prima volta, concederà in prestito un nucleo di settantadue disegni, che ripercorreranno, in maniera organica e completa, la carriera professionale di Giulio Romano, dagli esordi a Roma, alla lunga e intensa attività a Mantova, evidenziando la molteplicità dei suoi interessi.

Il suo genio poliedrico, infatti, si espresse in forme artistiche e discipline estremamente varie, dall’architettura alla pittura, dagli arazzi all’oreficeria, trovando un comune denominatore nella pratica del disegno, nella quale Giulio eccelse fin dagli anni di formazione nella bottega di Raffaello.

Accanto alle opere del Louvre la mostra proporrà un’ulteriore e ricca selezione di disegni, provenienti dalle più importanti collezioni museali italiane e straniere (tra cui l’Albertina di Vienna, il Victoria & Albert Museum di Londra, la Royal Collection a Windsor Castle), oltre a dipinti, stampe e maioliche. Saranno inoltre utilizzate le più recenti tecnologie digitali al fine di ricreare, attraverso ricostruzioni 3D, oggetti e ambienti giulieschi.

La mostra si articolerà in tre sezioni che approfondiranno aspetti diversi dell’attività di Giulio Romano mettendo in luce la “nuova e stravagante maniera” della sua arte, secondo la definizione coniata da Giorgio Vasari nelle Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architetti.

La prima, Il segno di Giulio, allestita al piano terreno del Castello di San Giorgio, analizzerà la produzione grafica di Giulio come progettista, designer, pittore, architetto e urbanista, presentando il suo fondamentale apporto all’elaborazione del linguaggio manierista. Dagli interventi architettonici agli schizzi per dipinti e oggetti, ogni singolo segno è una novità assoluta da tradurre, copiare e imitare. La forza creatrice di Giulio sarà esaminata attraverso una selezione del corpus dei disegni conservati al Musée du Louvre di Parigi. La rassegna darà conto dei momenti immediatamente precedenti l’arrivo nella città gonzaghesca e della lunga attività mantovana di Giulio Romano, attraverso il suo lavoro come disegnatore e progettista, i cui risultati raccontano la bellezza del segno e l’evoluzione dell’operare, e approfondiscono le esperienze per i vari cantieri della città, del territorio e fuori lo Stato mantovano, come testimoniano i disegni per Palazzo Te.

La prima sezione si chiuderà indagando il suo rapporto con le arti e il passaggio tra la fase di progetto e la sua realizzazione. I disegni qui esposti trattano dell’attività del Pippi come architetto, designer, inventore di giardini e urbanista per la città, avendo cura di affrontare la produzione di Giulio ad ampio spettro. In mostra si troverà una decina di fogli in relazione con dipinti e oggetti come vasellame o trionfi da tavola.

La sezione dal titolo Al modo di Giulio, occuperà la Corte Nuova e l’Appartamento di Troia, suggerendo un dialogo diretto tra i disegni dell’artista e la decorazione della residenza dei Gonzaga. Il Palazzo Ducale fu il cantiere nel quale Giulio Romano riversa la sua genialità e la sua capacità d’innovare. Sala per sala, laddove è ancora possibile, s’instaurerà una relazione tra i suoi disegni e gli ambienti reali. È il caso, ad esempio, della Sala dei cavalli dove sarà esposto il disegno preparatorio per la decorazione del soffitto con la Caduta di Icaro, confronto che sarà apprezzabile tramite uno specchio.

In mostra si potranno inoltre ammirare i rilievi eseguiti da Ippolito Andreasi detto l’Andreasino che hanno tramandato l’aspetto originario delle stanze progettate da Giulio, particolarmente importanti per approfondire la comprensione delle parti non sopravvissute ai secoli. Così avviene per il Camerino dei Cesari e per la Loggia dei marmi detta poi dei Mesi, ambienti per i quali i disegni dell’Andreasi permettono un confronto diretto tra l’idea di Giulio Romano e quanto sopravvive negli ambienti stessi.

La rassegna si chiuderà nell’appartamento della Rustica con Alla maniera di Giulio, nella quale verrà approfondito, da un lato, il tema di Giulio Romano architetto, analizzato grazie a numerosi disegni provenienti da prestigiose istituzioni pubbliche europee, tra cui spicca la Copia da Giulio Romano di Andrea Palladio (Londra, Royal Institute of British Achitects), e, dall’altro, quello della sua eredità, con le opere di allievi e discepoli, come Fermo Ghisoni, Giovanni Battista Bertani, Lorenzo Costa e altri. In questa sezione sarà creato un approfondimento sulle case del Pippi, in particolare su quella di Mantova, mentre nella Sala dei Frutti si potranno osservare alcune pale d’altare eseguite da artisti della cerchia di Giulio Romano a confronto con i disegni originali del maestro.

La mostra ha ottenuto il sostegno di diversi partner, enti e forze produttive del territorio mantovano: l’operazione culturale si è posta sin da subito l’obiettivo di coinvolgere le principali energie del contesto locale strutturando un ricco calendario di eventi a partire dai mesi primaverili del 2019 per tutto il proseguo dell’anno.

Tra le iniziative legate alla mostra di Giulio Romano, si distingue, per l’alto tasso di esclusività ed innovazione, la caspule collection a cura di Lubiam, azienda mantovana leader nel menswear d’alta gamma.

Ispirata dallo stretto intreccio tra arte e moda, la capsule sarà disegnata da Giovanni e Giulia Bianchi, appartenenti alla quarta generazione della famiglia e alla guida del team creativo dell’azienda. I capi dedicati alla mostra saranno firmati Luigi Bianchi Mantova Sartoria, marchio storico, oggi sinonimo di stile ed esclusività. Una collezione rigorosamente Made In Italy, che si contraddistingue per le lavorazioni preziose e per l’utilizzo di materiali di qualità eccellente. In questa speciale occasione, la collezione vedrà nascere al suo interno una selezione di capi dedicati all’opera di Giulio Romano, che non subisce l’effetto del tempo ma rimane integra e attuale ancora oggi. Il catalogo sarà edito da Skira.

Nell’immagine, la Sala di Troia a Palazzo Ducale. © Ministero per i Beni e le Attività culturali, Complesso Museale Palazzo Ducale di Mantova

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraCon nuova e stravagante maniera. Giulio Romano a Mantova
CittàMantova
SedePalazzo Ducale di Mantova
DateDal 30/11/-0001 al 30/11/-0001
ArtistiGiulio Romano
TemiGiulio Romano

La grande mostra di Giulio Romano a Mantova. Ecco cosa vedremo in autunno a Palazzo Ducale
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