In occasione della Giornata della Memoria le Gallerie degli Uffizi dedicano un focus espositivo al pittore di origini ebraiche Aldo Carpi (Milano, 1886 - 1973), che sarà allestito al primo piano della Galleria.
Artista affermato fin dai primi anni del Novecento, apprezzato professore dell’Accademia di Belle Arti di Milano dagli anni Trenta, autore di una pittura fantasiosa e non inquadrabile, Carpi, in seguito ad una delazione sulle sue origini, fu internato nel campo di concentramento di Mauthausen-Gusen dove rimase dal febbraio 1944 al maggio 1945. In quei mesi, sfidando il più rigoroso divieto di scrittura, l’artista narrò in presa diretta la vita dentro il campo attraverso un intenso diario in forma di lettere rivolte alla moglie e disegni che venne poi pubblicato nel 1971 con il titolo Diario di Gusen.
Da queste pagine emerge la lotta costante di Carpi per preservare la propria dignità intellettuale e morale (nonché fisica), minata giorno dopo giorno all’interno del lager, ma sostenuta dal potere consolatorio della religione e della famiglia ma anche della natura. Accanto alla costante presenza della morte, emerge anche la meditazione poetica su un fiore, un ricordo, uno spazio di cielo. I disegni che affiancano le lettere, nella loro cronistica restituzione della realtà del lager (i mucchi di cadaveri nei forni crematori, i corpi macilenti degli internati) testimoniano con forza documentaria ineguagliabile l’assurdità dell’orrore.
Nelle collezioni degli Uffizi si contano tre opere di Carpi: gli autoritratti del 1925 e 1964 e il dipinto Dopo cena del 1913, quest’ultima solitamente esposta nella Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti. Queste costituiranno il focus espositivo dedicato.