Dal 25 gennaio al 30 giugno 2019, la Galleria Corsini a Roma espone per la prima volta al pubblico un capolavoro recentemente riscoperto di Giorgio Vasari (Arezzo, 1511 - Firenze, 1574): si tratta del Cristo portacroce che l’artista e storico dell’arte aretino realizzò nel 1553 per il banchiere e collezionista Bindo Altoviti (Roma, 1491 - 1557). Il dipinto costituisce uno dei vertici della produzione dell’artista aretino e uno degli ultimi dipinti realizzati a Roma prima della sua partenza per Firenze.
L’evento s’intitola Vasari per Bindo Altoviti. Il Cristo portacroce e ha lo scopo d’illustrare nei dettagli il ritrovamento, che si deve a Carlo Falciani, esperto studioso di pittura vasariana, che lo ha riconosciuto nel quadro registrato da Vasari nel proprio libro delle Ricordanze, indicandone la data e il nome del prestigioso destinatario. Il dipinto testimonia un momento molto importante dell’attività romana di Vasari, allora al servizio di papa Giulio III e della sua cerchia. Riportata nel suo contesto, l’opera si rivela un caso esemplare per capire le pratiche di lavoro di Giorgio Vasari e i caratteri peculiari della sua fortunatissima maniera.
Giorgio Vasari ebbe di sicuro un posto d’onore tra gli artisti legati a Bindo Altoviti. Le fonti ricordano infatti numerose opere a lui commissionate, a partire dalla celebre pala dell’Immacolata Concezione della chiesa di Ognissanti a Firenze (1540-1541) fino a questo straordinario Cristo portacroce del 1553. In quell’anno Vasari era a Roma ospite proprio del “cordialissimo messer Bindo”, nella cui residenza romana affrescò anche la loggia con il Trionfo di Cerere, unica decorazione sopravvissuta alla distruzione del palazzo nel 1888 e dal 1929 ricollocata nel Museo di Palazzo Venezia. Si tratta delle ultime opere realizzate dal pittore a Roma, prima di tornare a Firenze per entrare al servizio dell’acerrimo nemico di Bindo Altoviti, Cosimo I de’ Medici.
In occasione della mostra è previsto un ciclo di conferenze sull’opera esposta e la figura dell’artista. Sarà inoltre pubblicato un catalogo (editore Officina Libraria) a cura di Barbara Agosti e Carlo Falciani. La mostra e il catalogo sono realizzati grazie alla collaborazione e al supporto della Benappi Fine Art. Il dipinto è stato restaurato presso lo studio Daniele Rossi di Firenze.
La mostra può essere visitata dal mercoledì al lunedì dalle 8:30 alle 19 (ultimo ingresso alle 18). Si entra con il biglietto delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica: 12 euro l’intero, 10 euro il ridotto. Il biglietto è valido dal momento della timbratura per 10 giorni in entrambe le sedi del Museo: Palazzo Barberini e Galleria Corsini. Gratuito: minori di 18 anni, scolaresche e insegnanti accompagnatori dell’Unione Europea (previa prenotazione), studenti e docenti di Architettura, Lettere (indirizzo archeologico o storico-artistico), Conservazione dei Beni Culturali e Scienze della Formazione, Accademie di Belle Arti, dipendenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, membri ICOM, guide ed interpreti turistici in servizio, giornalisti con tesserino dell’ordine, portatori di handicap con accompagnatore, personale docente della scuola, di ruolo o con contratto a termine, dietro esibizione di idonea attestazione sul modello predisposto dal Miur.
Immagine: Giorgio Vasari, Cristo portacroce (1553; olio su tavola, 90,8 x 71 cm; Collezione privata)
Titolo mostra | Vasari per Bindo Altoviti. Il Cristo portacroce | Città | Roma | Sede | Galleria Corsini | Date | Dal 25/01/2019 al 30/06/2019 | Artisti | Giorgio Vasari | Temi | Giorgio Vasari |
Roma, capolavoro di Giorgio Vasari riscoperto viene mostrato per la prima volta al pubblico |