È in programma al Duomo di Massa, dal 9 giugno al 2 settembre 2018, la mostra Gianni Brusamolino: dal fluire della vita all’infinito cosmico, dedicata all’artista contemporaneo Gianni Brusamolino (Cassano d’Adda, 1928). La rassegna, curata da Alice Procopio e articolata negli spazi del Battistero, del Sepolcreto Cybo-Malaspina e del Chiostro della Cattedrale, intende ripercorrere la produzione di Brusamolino dedicata ai temi del fiume e della energesi. In particolare, il tema del fiume segna, di fatto, l’iniziale e “violenta” presa di coscienza del Maestro rispetto alla categoria temporale, e si colloca cronologicamente agli albori della sua traiettoria artistica, ad inizio anni ’60. Quello dell’Energenesi, invece, ne costituisce il capitolo finale, ancora in elaborazione, ed è incentrato su di un’analisi filosofico-scientifica legata al Bosone di Higgs. Le opere esposte negli spazi della cattedrale massese sono presentate per la prima volta al pubblico.
“Il mio attuale iter”, ha dichiarato l’artista, “consiste nell’utilizzare il linguaggio della pittura per dare all’Higgs una materica plasticità e un’immagine in ragione di nuove consapevolezze culturali, conoscitive e via dicendo. Energenesi è sinergia tra arte e scienza e data la complessità del tema suggerisco di osservare l’opera nel silenzio, se possibile, evitando di porsi domande, lasciando il proprio animo acriticamente libero di fronte all’immagine misterica di Higgs”.
“Il Fiume”, afferma invece la curatrice Alice Procopio, “rappresenta l’esistenza, iconograficamente riconducibile alla categoria del ’reale’, stato di fatto e potenziale oggetto di esperienze di tipo sensibile. Energenesi si lega, invece, all’Essere e va configurandosi al contempo come ’narrazione sostanziale’ e ’visione prospettica’. Essenza è infatti complesso di elementi che qualificano, differenziandolo, un dato oggetto da un altro, ma anche Possibilità d’Essere, ciò che consente ad una vita potenziale di divenire vita attuale, e dunque esistenza”.
Marco Marinacci, critico che ha ideato il progetto espositivo e che da tempo si occupa dell’attività di Gianni Brusamolino, sostiene che l’artista “nella sua lunga carriera artistica non ha mai smesso di riflettere sulla dimensione umana, ponendola in relazione al problema dell’esistenza e della propria identità ontologica. Lo ha sempre fatto in termini prettamente estetici, tanto da dare forma a un linguaggio che riconduce ai primari segnici il fluire della vita: nasce così, negli anni ‘60, il Fiume, la poetica dell’esistenza. Dopo cinquant’anni la riflessione perviene al problema di dare forma all’Essere, e la risposta non può che risultare di carattere compositivo. Due dimensioni apparentemente opposte, si trovano nell’opera dell’artista a condividere il dialogo più profondo e riappropriarsi di quel nesso tra segno e luce, che solo può creare un’appartenenza sincretica all’intima natura dell’uomo”.
Gianni Brusamolino: dal fluire della vita all’infinito cosmico è visitabile gratuitamente tutti i giorni dalle 8 alle 19. La mostra rappresenta il secondo capitolo del ciclo Tempo dell’Essere, tempo dell’esistere, è sostenuta dal patrocinio di Consiglio Regionale della Regione Toscana, Provincia di Massa Carrara e Comune di Massa, ed è stata ideata da Centro Studi Milano ‘900, e da questo promossa unitamente a Diocesi di Massa Carrara e Pontremoli, Associazione Culturale San Domenichino, Fondazione Primato, Associazione Italia Hong-Kong, Propellers’ Club The Port of Milan, Associazione Pro Torano, ContainerLab, Casa Museo Ugo Guidi.
Nell’immagine: Gianni Brusamolino, Campo di grano (1961; olio su tela)
Titolo mostra | Gianni Brusamolino: dal fluire della vita all’infinito cosmico | Città | Massa | Sede | Duomo di Massa | Date | Dal 09/06/2018 al 02/09/2018 | Artisti | Gianni Brusamolino | Temi | Novecento |
Le opere di Gianni Brusamolino sono in mostra negli spazi del Duomo di Massa |