Genova dedica una mostra agli eredi dei Macchiaioli, da Nomellini ai Gioli e ai Tommasi


A Palazzo della Meridiana (Genova), dal 28 marzo al 13 luglio 2025, un viaggio attraverso l’evoluzione della pittura macchiaiola, dai maestri Fattori, Lega e Signorini fino agli innovatori come Plinio Nomellini. Un omaggio all’Ottocento e al legame tra arte e territorio.

A Genova, Palazzo della Meridiana ospita una mostra dedicata ai postmacchiaioli, intitolata Gli Eredi dei Macchiaioli. Da Silvestro Lega a Plinio Nomellini, curata da Simona Bartolena con la collaborazione di Armando Fettolini. L’esposizione, visitabile dal 28 marzo al 13 luglio 2025, esplora l’evoluzione della pittura macchiaiola e il passaggio generazionale che ha condotto verso nuove sperimentazioni stilistiche, dal Divisionismo al Simbolismo, fino all’Art Nouveau.

Il percorso espositivo si articola in diverse sezioni, che delineano l’eredità artistica dei Macchiaioli e la loro influenza sulle generazioni successive. Il viaggio inizia con i tre grandi protagonisti del movimento ottocentesco: Giovanni Fattori, Silvestro Lega e Telemaco Signorini. Questi artisti hanno gettato le basi di un linguaggio pittorico innovativo, fondato sulla resa della luce e del colore attraverso macchie di pigmento, in netta opposizione al classicismo accademico.

La seconda sezione è dedicata ai pittori che hanno raccolto l’eredità macchiaiola mantenendone la sensibilità luministica e compositiva. Tra questi spiccano Francesco e Luigi Gioli, i tre Tommasi – Angiolo, Ludovico e Adolfo – e Ruggero Panerai, tutti autori che hanno sviluppato un linguaggio personale pur restando vicini all’esempio dei loro predecessori.

Un focus particolare è riservato alla città di Livorno, che tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento diventa un centro culturale di primaria importanza, capace di competere con Firenze per vivacità artistica. Qui si sviluppano nuovi approcci pittorici che segnano una transizione verso l’arte moderna.

Uno degli aspetti più affascinanti della mostra riguarda il legame tra pittura e musica, raccontato nella sezione dedicata al Club la Bohème di Torre del Lago. Questo circolo, fondato dal celebre compositore Giacomo Puccini, fu un punto di incontro tra musicisti e pittori, favorendo il dialogo tra le arti e dando vita a contaminazioni stilistiche che avrebbero segnato il passaggio dal Macchiaiolismo a nuove correnti. Tra gli artisti che frequentavano questo ambiente emerge la figura di Plinio Nomellini, il cui percorso artistico rappresenta un’evoluzione dal realismo macchiaiolo verso le sperimentazioni cromatiche del Divisionismo e le atmosfere suggestive del Simbolismo.

Un ulteriore aspetto della mostra approfondisce il rapporto tra i pittori postmacchiaioli e la Liguria, terra di grande ispirazione per molti artisti. La regione, amata da Telemaco Signorini, è stata spesso soggetto delle sue opere, con capolavori dedicati a Riomaggiore e alle Cinque Terre, dove ha anche realizzato intensi ritratti della popolazione locale. Ma non fu il solo a trarre ispirazione dal paesaggio ligure: anche Adolfo Tommasi, Giorgio Kienerk e Llewelyn Lloyd hanno raffigurato scorci della regione con grande sensibilità pittorica. Tuttavia, è ancora una volta Plinio Nomellini a incarnare meglio di chiunque altro il passaggio da una pittura “del vero” a un linguaggio più visionario e simbolista. Definito da Lorenzo Viani “il più indisciplinato di tutti gli indisciplinati”, Nomellini ha saputo reinterpretare l’eredità macchiaiola in chiave moderna, lasciando un segno profondo nella storia dell’arte italiana.

Elin Danielson Gambogi, Il Fico (olio su tela riportata su cartone, 31 x 42 cm; Collezione privata)
Elin Danielson Gambogi, Il Fico (olio su tela riportata su cartone, 31 x 42 cm; Collezione privata)
Luigi Gioli, Sosta di artiglieria (olio su tavola, 19 x 33 cm; Collezione privata)
Luigi Gioli, Sosta di artiglieria (olio su tavola, 19 x 33 cm; Collezione privata)
Giovanni Fattori, Aspettando (olio su tavola, 26,4 x 36,5 cm). Su concessione di Enrico Gallerie d’Arte - Milano
Giovanni Fattori, Aspettando (olio su tavola, 26,4 x 36,5 cm). Su concessione di Enrico Gallerie d’Arte - Milano
Alfonso Hollaender, Barca a Sestri Levante, 42 x 57 cm; collezione privata)
Alfonso Hollaender, Barca a Sestri Levante, 42 x 57 cm; collezione privata)
Plinio Nomellini, Il Cantiere (olio su tela, 93 x 120 cm; Genova, Wolfsoniana – Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura)
Plinio Nomellini, Il Cantiere (olio su tela, 93 x 120 cm; Genova, Wolfsoniana – Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura)
Mario Puccini, Il Fienaiolo (olio su tela, 45 x 61 cm; Livorno, Collezione privata)
Mario Puccini, Il Fienaiolo (olio su tela, 45 x 61 cm; Livorno, Collezione privata)

“La mostra offre una preziosa e rara opportunità di indagare un momento storico artistico complesso, quello della transizione tra Otto e Novecento”, spiegano i curatori Simona Bartolena e Armando Fettolini. “Partendo dalla fondamentale lezione dei pittori macchiaioli, il percorso racconta l’evoluzione della pittura del vero dagli anni Ottanta del XIX secolo, verso una sempre più evidente modernità. Accanto alle opere di artisti assai celebri (quali Fattori, Lega, Signorini, Nomellini e Ghiglia), i visitatori avranno occasione di scoprire capolavori di pittori meno noti, che sapranno sorprendere per la qualità e originalità delle loro ricerche. Un viaggio in un momento storico di transizione, importantissimo per la nascita dei linguaggi contemporanei, eppure spesso dimenticato”.

“In occasione dell’evento culturale Genova nell’Ottocento per l’anno 2025 con la Mostra Gli Eredi dei Macchiaioli torniamo a parlare di questa importante corrente artistica e della sua eredità”, dichiara Davide Viziano, Presidente dell’Associazione Amici di Palazzo della Meridiana APS. “Le opere provengono sia da collezioni private che da istituzioni pubbliche; il nostro più sentito ringraziamento va all’Accademia Ligustica di Genova, alla Wolfsoniana di Genova, alle Raccolte Frugone e ai tanti privati che hanno concesso i prestiti. Abbiamo potuto realizzare questa nuova esposizione grazie ai numerosi Partner dell’Associazione che anche per il 2025 ci hanno sostenuto con grande generosità: la cultura è motore di attrattività e ottimismo in questo periodo storico molto complesso”.

Gli Eredi dei Macchiaioli”, afferma Simona Ferro, Assessore alla Cultura di Regione Liguria, “certifica la grande qualità dell’offerta culturale di Palazzo della Meridiana, capace di organizzare iniziative dall’altissimo valore artistico. Dopo la mostra I macchiaioli, che riuscì a riscuotere ampio successo e partecipazione nel 2018, per il pubblico genovese e ligure sarà l’occasione per scoprire l’opera e lo stile dei pittori postmacchiaioli, che sono stati testimoni di un importante passaggio culturale a cavallo fra due secoli, ricco d’influenze e in continuo mutamento. L’esposizione, suddivisa in cinque sezioni, dedica ampio spazio anche al rapporto tra questi artisti e la Liguria, permettendo ai visitatori di conoscere il contributo unico e originale che il nostro territorio ha dato all’evoluzione dell’arte nel XIX secolo. Un appuntamento che dà ulteriore valore all’evento culturale Genova nell’Ottocento, dedicato alla celebrazione dell’arte genovese ottocentesca nel panorama artistico nazionale e internazionale dell’epoca”.

“Oggi presentiamo una mostra che fa parte degli eventi dedicati a Genova e l’800, nostro grande tema del 2025”, commenta l’Assessora alla Cultura del Comune di Genova Lorenza Rosso. “Attraverso le cinque sezioni proposte viene descritto con accuratezza un passaggio storico fondamentale: la trasformazione del gusto pittorico, dalla tradizione macchiaiola alle nuove tendenze artistiche di fine Ottocento. Viene analizzata l’evoluzione di un’epoca, che tocca diverse regioni e abbina pittura e musica, oltre a stimolare riflessioni e voglia di reinterpretare le radici culturali. Un grande ringraziamento va a Palazzo della Meridiana, che rappresenta un polo fondamentale per la diffusione artistica e culturale della nostra città”.

Il percorso della mostra si snoda nelle cinque sale espositive al primo piano nobile del Palazzo della Meridiana, la dimora cinquecentesca che fu dei Grimaldi uno dei 42 Palazzi dei Rolli Patrimonio UNESCO dal 2006. Durante il periodo di apertura della mostra verranno organizzati incontri e viste guidate con i curatori, oltre a laboratori didattici dedicati alle scuole di ogni genere e grado. Tra le novità di questa mostra anche gli orari di apertura: la Mostra sarà aperta di lunedì e chiusa il martedì.

La Mostra apre al pubblico da Venerdì 28 Marzo a Domenica 13 Luglio 2025 con orario: Lunedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì dalle 10 alle 18 e Sabato, Domenica e Festivi dalle 10 alle 19. Martedì chiuso. Biglietto d’ingresso: € 12,50 (intero) € 10,00 (ridotto), € 5,00 (scuole e bambini), € 45 (biglietto 5 persone). Gratis fino ai 6 anni. Il catalogo è edito da Sagep, Genova (prezzo al pubblico €32 – scontato per i visitatori in mostra € 29).

Telemaco Signorini, Riomaggiore (olio su tela, 24,1 x 53,7 cm; Courtesy Enrico Gallerie d’Arte)
Telemaco Signorini, Riomaggiore (olio su tela, 24,1 x 53,7 cm; Courtesy Enrico Gallerie d’Arte)
Angiolo Tommasi, Le mogli dei pescatori (L’attesa) (olio su tela, 109 x 66 cm; Collezione privata)
Angiolo Tommasi, Le mogli dei pescatori (L’attesa) (olio su tela, 109 x 66 cm; Collezione privata)
Telemaco Signorini, Discendenti di Leonardo (118 x 61 cm). Su concessione di Quadreria dell’800
Telemaco Signorini, Discendenti di Leonardo (118 x 61 cm). Su concessione di Quadreria dell’800
Oscar Ghiglia, Natura morta con conchiglia (olio su tela, 42 x 37 cm; Collezione privata)
Oscar Ghiglia, Natura morta con conchiglia (olio su tela, 42 x 37 cm; Collezione privata)
Plinio Nomellini, Lo scoglio di Quarto (olio su tela; Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, Genova)
Plinio Nomellini, Lo scoglio di Quarto (olio su tela; Museo dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, Genova)

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraGli Eredi dei Macchiaioli. Da Silvestro Lega a Plinio Nomellini
CittàGenova
SedePalazzo della Meridiana
DateDal 28/03/2025 al 13/07/2025
CuratoriSimona Bartolena, Armando Fettolini
TemiNovecento, Ottocento, Genova, Macchiaioli, Postmacchiaioli, Arte Moderna

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