Dal 29 settembre 2022 al 22 gennaio 2023 il Palazzo Nicolosio Lomellino di Genova presenta la mostra I costumi di Adelaide Ristori. Teatro e alta moda a cura di Livia Cavaglieri, Danila Parodi e Gian Domenico Ricaldone, con il coordinamento di Paola Lunardini e sotto la regia del Museo Biblioteca dell’Attore.
L’esposizione vuole essere un omaggio ad Adelaide Ristori, la più grande attrice italiana dell’Ottocento, protagonista sul palcoscenico e nella moda. Nata a Cividale del Friuli duecento anni fa (ricorre quest’anno il bicentenario), fu la prima diva e il simbolo del teatro italiano, ammirata per il suo talento e la sua capacità di innovare. Si intende quindi raccontare la sua vita e la sua straordinaria carriera attraverso i suoi costumi. Nel 1853 divenne prima attrice assoluta della Compagnia Reale Sarda. Nel 1855, ormai famosa in patria, fu consacrata come protagonista della scena internazionale a Parigi. Seguirono tournée a Berlino, Vienna, Londra, Madrid, fino ad arrivare in Russia, negli Stati Uniti e in Sud America. Nel 1874 partì per un vero giro del mondo che si concluderà nel 1876, giungendo a toccare, alla fine della sua carriera artistica, 5 continenti, 33 Stati e 334 città, alcune mai raggiunte prima in tournée da nessuna compagnia drammatica italiana. Fu lei stessa a ricordare ogni dettaglio di questo incredibile viaggio: “In questo giro artistico ho percorso, lo registro a titolo di curiosità, 35.283 miglia di mare, 8.365 di terra. Sono rimasta 170 giorni in mare. Passai in ferrovia 17 giorni e otto ore. In una parola, partii da Roma il 15 aprile del 1874 e vi tornai per la via delle Indie a Brindisi il 14 gennaio del 1876: il viaggio durò quindi 20 mesi e 19 giorni”.
La mostra di Palazzo Nicolosio Lomellino presenta dodici costumi di scena, a cui si aggiungono materiali d’archivio come lettere, locandine, manifesti, bozzetti, fotografie che appartengono al Fondo Adelaide Ristori.
Il progetto espositivo accompagna i visitatori nel racconto di ciò che era il teatro dell’Ottocento e il ruolo di Adelaide Ristori, con una particolare attenzione all’aspetto emozionale. L’allestimento amplifica la teatralità degli ambienti di Palazzo Lomellino: l’abito di scena torna a prendere vita in un palazzo nobiliare che probabilmente Adelaide ebbe modo di visitare nei suoi soggiorni a Genova.
“Il costume teatrale è un oggetto fragile, che raramente sopravvive all’usura, al deperimento e alla dispersione. Fra le intuizioni geniali della Ristori c’è stata anche quella di conservare abiti di scena, corredati da pezzi di vestiario sciolti, scarpette, gioielli, ventagli e oggetti”, spiegano i curatori. “Se già per la rarità del materiale la collezione Ristori rappresenta un caso eccezionale, la bellezza degli abiti, il pregio delle stoffe, la raffinatezza delle lavorazioni, la qualità sartoriale complessiva e l’unicità dei pezzi rendono questo lascito davvero straordinario”.
Adelaide Ristori fu la prima attrice italiana a occuparsi con attenzione e precisione dei propri costumi, progettandoli lei stessa oppure affidandone la realizzazione a celebri sarti, non solo teatrali. L’attrice impose l’uso di servirsi di costumi ideati ex novo per ogni spettacolo, in un’epoca in cui era d’uso riutilizzare gli stessi costumi, con minimi adattamenti, per spettacoli diversi.
Contribuì al successo del suo stile la scelta di affidarsi a Charles Frederick Worth, primo stilista a introdurre le strategie del futuro fashion system, facendo sfilare i modelli in anticipo rispetto alla stagione avvalendosi di indossatrici e firmando gli abiti, apponendo un’etichetta con la sua griffe. Tra gli altri, Adelaide Ristori si avvalse anche di Delphine Baron, figurinista del Teatro dell’Opéra di Parigi e stilista per Maison Moreau, e del pittore romantico Ary Scheffer. La Ristori fu dunque pioniera nel legare il mondo del teatro alla nascita dell’haute couture.
Il bicentenario è stato inserito dall’Unesco nel suo programma Anniversari 2022-2023. La mostra rientra in un ampio calendario di eventi e iniziative nell’ambito del progetto Adelaide: 200 anni sulla scena, che comprende lo spettacolo teatrale Lady Macbeth. Suite per Adelaide Ristori (con Elisabetta Pozzi, regia di Davide Livermore e drammaturgia di Andrea Porcheddu, produzione Teatro Nazionale di Genova) e il convegno internazionale Adelaide Ristori e il Grande Attore, a cura delle Università di Genova e Milano-Statale.
Il progetto è stato reso possibile grazie al Museo Biblioteca dell’Attore (MBA), che conserva il Fondo Adelaide Ristori, oggetto di un recente riordino promosso dalla Soprintendenza archivistica e bibliografica della Liguria. Al suo fianco il Comune di Genova, il Teatro Nazionale di Genova e il Dipartimento di italianistica, romanistica, antichistica, arti e spettacolo (DIRAAS) dell’Università di Genova, partner d’eccezione per un’iniziativa che intende accendere i riflettori sulle diverse anime di Adelaide Ristori: non solo grande attrice, ma anche ambasciatrice dell’idea risorgimentale ed esempio di imprenditrice, viaggiatrice, icona di stile.
La mostra è realizzata con la collaborazione dell’Associazione Palazzo Lomellino, con il contributo di Regione Liguria, Camera di Commercio di Genova, Esselunga – sponsor istituzionale del Comune di Genova, Fondazione CARIGE.
Per maggiori info: www.museoattore.it
Orari: Da martedì a venerdì dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 18. Chiuso il lunedì.
Biglietti: Intero 8 euro, ridotto 6 euro.
Titolo mostra | I costumi di Adelaide Ristori. Teatro e alta moda | Città | Genova | Sede | Palazzo Nicolosio Lomellino | Date | Dal 29/09/2022 al 22/01/2023 | Artisti | Adelaide Ristori | Curatori | Livia Cavaglieri, Danila Parodi, Gian Domenico Ricaldone | Temi | Ottocento, Genova |
A Genova una mostra su Adelaide Ristori, la più grande attrice italiana dell'800 |