Fausto Melotti alla GAM di Torino: un viaggio tra arte, musica e sperimentazione


A oltre cinquant’anni dalla storica retrospettiva del 1972, la GAM di Torino dedica una grande mostra a Fausto Melotti. Dal 16 aprile al 7 settembre 2025, oltre 150 opere ripercorrono l’evoluzione dell’artista, dagli esordi astratti fino alla maturità, in un allestimento che evoca i suoi studi e le sue ricerche sulla materia, lo spazio e il ritmo.

Nel 1972, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino rendeva omaggio a Fausto Melotti (Rovereto, 1901 – Milano, 1986) con un’ampia retrospettiva che ne consacrava il ruolo di maestro dell’arte italiana del Novecento. Oggi, a oltre cinquant’anni di distanza, la GAM torna a celebrare il grande scultore, pittore e ceramista con una nuova mostra dal titolo Lasciatemi divertire!, realizzata in collaborazione con la Fondazione Fausto Melotti e curata da Chiara Bertola e Fabio Cafagna.

L’esposizione, che aprirà al pubblico dal 16 aprile al 7 settembre 2025, raccoglie oltre centocinquanta opere provenienti da collezioni pubbliche e private. Al centro del percorso vi è il prezioso nucleo di lavori conservati dalla GAM, tra cui spicca la monumentale Modulazione ascendente (1977), collocata nel giardino del museo. Il titolo della mostra riprende un’ironica affermazione dell’artista e sottolinea il suo approccio giocoso e sperimentale, cifra distintiva di un percorso creativo che ha sempre oscillato tra rigore matematico e leggerezza poetica.

Fausto Melotti, Scultura n. 15 (1935; gesso, 76,5 x 69,5 x 8 cm; Torino, GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea)
Fausto Melotti, Scultura n. 15 (1935; gesso, 76,5 x 69,5 x 8 cm; Torino, GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea)
Fausto Melotti, L'uccello profeta (1971; ottone, tessuto dipinto, 107 x 90 x 31 cm; Collezione privata)
Fausto Melotti, L’uccello profeta (1971; ottone, tessuto dipinto, 107 x 90 x 31 cm; Collezione privata)
Fausto Melotti, Dissonanze armoniose (1972; inox, 100 x 100 x 36,5 cm; Collezione Marta Melotti)
Fausto Melotti, Dissonanze armoniose (1972; inox, 100 x 100 x 36,5 cm; Collezione Marta Melotti)

Un percorso tra materia, ritmo e spazio

Articolata in otto sezioni, la mostra segue un ordine cronologico e tematico, evidenziando i nodi centrali della ricerca di Melotti. Il cuore dell’allestimento è una ricostruzione evocativa dei suoi studi di Milano, in via Leopardi, e Roma, in via Margutta, luoghi di intensa creatività che hanno segnato fasi diverse della sua carriera.

Le sale espositive si susseguono in un percorso che attraversa le principali tematiche della sua poetica. Dall’astrattismo della prima metà degli anni Trenta, legato alla lezione di Kandinskij e alla collaborazione con il Movimento Arte Concreta, si passa alle Città e foreste, in cui la geometria lascia spazio a evocazioni urbane e naturali. Le Cosmogonie e i miti antichi restituiscono l’interesse dell’artista per il sacro e l’archetipo, mentre gli Alfabeti testimoniano la sua riflessione sul legame tra scrittura, segno e scultura.

Un’attenzione particolare è riservata al rapporto tra arte e musica, due dimensioni che in Melotti si intrecciano profondamente. Nelle Variazioni musicali e nei Ritmi naturali, il vuoto e il silenzio diventano elementi essenziali della composizione, evocando sonorità sospese e strutture armoniche. L’allestimento, inoltre, estende il dialogo con lo spazio oltre le sale espositive, coinvolgendo atrio, vestiboli e giardino con sculture di grande formato.

Fausto Melotti, Teatrino per Scheiwiller (1962; terracotta dipinta, 53,1 x 28,5 x 12,6 cm; Collezione privata)
Fausto Melotti, Teatrino per Scheiwiller (1962; terracotta dipinta, 53,1 x 28,5 x 12,6 cm; Collezione privata)
Fausto Melotti, Giraffa (1948 circa; ceramica smaltata, 26 x 13,4 x 3,5 cm; Collezione Marta Melotti)
Fausto Melotti, Giraffa (1948 circa; ceramica smaltata, 26 x 13,4 x 3,5 cm; Collezione Marta Melotti)
Fausto Melotti, La balançoire aux violettes (1963; ottone, polistirolo dipinto, 115 x 38,5 x 39,5 cm; Torino, Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT in comodato alla GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea)
Fausto Melotti, La balançoire aux violettes (1963; ottone, polistirolo dipinto, 115 x 38,5 x 39,5 cm; Torino, Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT in comodato alla GAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea)

Tra ceramica e teatro: le molte anime di Melotti

Tra le sezioni più affascinanti vi è quella dedicata alla Produzione ceramica e ai Teatrini, piccoli scenari popolati da figure antropomorfe. A partire dalla metà degli anni Quaranta, Melotti ha sperimentato con la ceramica, dando vita a opere in cui la dimensione narrativa si mescola a una sensibilità plastica delicata e raffinata. I Teatrini, in particolare, appaiono come mondi in miniatura, dove si condensano ironia, malinconia e leggerezza.

A caratterizzare l’esposizione è anche un attento lavoro sull’allestimento, che riprende alcune soluzioni espositive ideate dallo stesso Melotti. Nelle sale dedicate alla ceramica e ai Teatrini, l’atmosfera rievoca quella dei suoi atelier, permettendo al visitatore di immergersi nei processi creativi dell’artista. La mostra rappresenta un’occasione da non perdere per approfondire la figura di Melotti, artista poliedrico che ha saputo coniugare scultura, pittura, ceramica, scrittura e musica.

Informazioni pratiche

Orari di apertura: martedì - domenica: 10:00 – 18:00.

Chiuso il lunedì.

Fausto Melotti, La leonessa e il suonatore di flauto (1968; ottone, 68 x 62 x 16 cm; Collezione privata)
Fausto Melotti, La leonessa e il suonatore di flauto (1968; ottone, 68 x 62 x 16 cm; Collezione privata)
Fausto Melotti, Notte africana (1973; ottone, carta dipinta, 100 x 48 x 38 cm; Collezione privata)
Fausto Melotti, Notte africana (1973; ottone, carta dipinta, 100 x 48 x 38 cm; Collezione privata)
Fausto Melotti, Clair de lune (1973; ottone, carta dipinta, 50 x 23 x 20,5 cm; Collezione Marta Melotti)
Fausto Melotti, Clair de lune (1973; ottone, carta dipinta, 50 x 23 x 20,5 cm; Collezione Marta Melotti)
Fausto Melotti, La foresta II (1971; inox, 55 x 95 x 22 cm; Collezione privata)
Fausto Melotti, La foresta II (1971; inox, 55 x 95 x 22 cm; Collezione privata)

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraLasciatemi divertire!
CittàTorino
SedeGAM - Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
DateDal 16/04/2025 al 07/09/2025
ArtistiFausto Melotti
CuratoriChiara Bertola, Fabio Cafagna
TemiNovecento, Arte contemporanea, Fausto Melotti

Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte