Tra fragilità e bellezza: la Groenlandia di Paolo Solari Bozzi in mostra a Milano


Dal 13 febbraio al 28 marzo 2025, la Galleria Still di Milano ospita Luce e Silenzio. La Groenlandia, la nuova mostra fotografica di Paolo Solari Bozzi, a cura di Denis Curti. Quaranta scatti in bianco e nero raccontano il fascino e la fragilità dell’isola artica.

Dal 13 febbraio al 28 marzo 2025, la Galleria Still di Milano accoglie la mostra Luce e Silenzio. La Groenlandia del fotografo Paolo Solari Bozzi (Roma, 1957), a cura di Denis Curti. L’esposizione, composta da quaranta scatti in grande formato rigorosamente in bianco e nero, racconta un viaggio lungo sei anni, dal 2016 al 2022, nelle terre inospitali e affascinanti della Groenlandia. La particolarità degli scatti di Solari Bozzi risiede nella tecnica: fotografie analogiche su pellicola, poi stampate nella camera oscura dello stesso autore. Un processo che richiede tempo, pazienza e dedizione, ma che permette di catturare ogni dettaglio del paesaggio artico con una profondità espressiva intensa. Il contesto geopolitico rende ancora più attuale il racconto visivo di Solari Bozzi. La Groenlandia è infatti al centro di dibattiti internazionali per la sua importanza strategica e le sue risorse naturali. Dai giacimenti di idrocarburi alle terre rare, passando per le nuove rotte polari aperte dal riscaldamento globale, l’isola è un simbolo della fragilità del pianeta. La premier danese Mette Frederiksen ha recentemente ribadito che “la Groenlandia non è in vendita” in risposta alle controverse dichiarazioni di Donald Trump, accendendo i riflettori sull’isola e sulle sue peculiarità. Le immagini di Solari Bozzi, però, non si limitano al paesaggio.

“Il mio viaggio è iniziato nell’Ovest dell’isola, grazie a Roberto Peroni e alla sua Casa Rossa, a Tasiilaq, per poi, spedizione dopo spedizione, arrivare sino a Nord, a Qaanaaq”, afferma Solari Bozzi. “Qui è possibile seguire con la macchina fotografica durante la caccia quotidiana della foca o del narvalo gli Inuit, vestiti ancora di pelle d’orso che rimane anche oggi il modo tradizionale - e forse migliore - per combattere le temperature artiche. Annovero con orgoglio l’invito da parte di Konrad Steffen, professore e ricercatore svizzero di fama internazionale, fondatore dello Swiss Camp, una base di ricerca in mezzo all’isola, che per oltre trent’anni ha raccolto dati meteo e climatologi e che ho avuto l’onore di seguire durante una delle sue spedizioni”.

La Groenlandia di Paolo Solari Bozzi
La Groenlandia di Paolo Solari Bozzi

Solari Bozzi è uno dei rari fotografi, assieme a Ragnar Axelsson e Carsten Egevang, che raccontano la Groenlandia in maniera professionale e che restituiscono attraverso il loro lavoro quel mondo di luce e ghiaccio, dove l’uomo è una presenza rarissima: una fotografia lenta, con pochi scatti per sessione (da 4 a 10) che nasce in contesti ambientali impegnativi (in inverno, in Groenlandia, si raggiungono anche temperature di -60 gradi). Alcune delle fotografie esposte fanno parte del volume Greenland Into White, pubblicato nel 2017 da Electa, dove Solari Bozzi ha raccolto le sue prime impressioni sull’isola. “Si attraversa il fiordo con i cani e la slitta solo quando è ghiacciato, altrimenti occorrono le barche. Ogni anno le acque si sciolgono prima e si ghiacciano più tardi, restringendo drammaticamente all’uomo e agli animali il loro territorio di caccia. Cerco scene e momenti unici: spettacolari tormente di neve, cani dal pelo arruffato, persone barcollanti sotto le raffiche del vento, gli Inuit, le casette di legno. Essere lì è affascinante, non si può indugiare, perché il corpo, le mani e il viso si ghiacciano. É una sfida: sia dal punto di vista fisico e mentale, sia fotografico”, dichiara l’artista.

“Senza mai assecondare unicamente la componente estetica dell’immagine, il lavoro di Solari Bozzi richiama il modus operandi dei grandi paesaggisti della storia fotografica”, scrive Denis Curti nel testo di presentazione. “Stiamo parlando di una fotografia ancora analogica, lenta, pensata e progettata (Solari Bozzi usa pellicole in bianco e nero e realizza le stampe in camera oscura). Questi paesaggi, collezionati da Solari Bozzi dal 2016 al 2022, partono certamente da un gesto meccanico, ma poi incorporano nel racconto le infinite possibilità espressive di simbologie romantiche e plasticità paesaggistiche. Mantenendo sempre fisso all’orizzonte, come nel celebre scatto di Adams Moonrise over Hernandez (1941), la minaccia moderna della scomparsa di questi luoghi ancestrali”.

La mostra apre dal martedì al venerdì dalle 14 alle 19. Ingresso gratuito. Per informazioni si può visitare il sito web di Still Fotografia.

Note sull’artista

Paolo Solari Bozzi, fotografo e avvocato di professione, ha una lunga esperienza dietro l’obiettivo. Fin da giovane ha esplorato il mondo con la macchina fotografica al collo, spinto dalla curiosità e dal desiderio di trattenere sulla pellicola la bellezza dei luoghi visitati. Dopo aver studiato in diverse città europee, tra cui Venezia, e aver viaggiato in Nord Africa e Medio Oriente, Solari Bozzi si è dedicato alla fotografia in bianco e nero, allestendo una camera oscura nella sua casa in Engadina. Tra i suoi lavori principali, oltre alla Groenlandia, figurano i reportage realizzati in Zambia e Namibia, raccolti nei volumi Zambian Portraits (Skira, 2015) e Namibia Sun Pictures (Tecklenborg, 2013).

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraLuce e Silenzio. La Groenlandia
CittàMilano
SedeGalleria Still
DateDal 13/02/2025 al 28/03/2025
ArtistiPaolo Solari Bozzi
CuratoriDenis Curti
TemiMilano, Fotografia, Mostra fotografica, Foto/Territorio, Groenlandia, Paolo Solari Bozzi

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