Minjung Kim a Milano: l’arte tra ripetizione e innovazione nella mostra di Robilant+Voena


La galleria Robilant+Voena presenta la personale di Minjung Kim. Dodici opere che esplorano il dialogo tra ordine e caos, tradizione e modernità. Un percorso tra pittura a inchiostro e carta Hanji, aperto in concomitanza con miart 2025.

Milano si prepara ad accogliere la nuova mostra personale di Minjung Kim (Gwangju, 1962), una delle voci più raffinate dell’arte contemporanea, nella sede milanese di Robilant+Voena. Ripetizioni, questo il titolo dell’esposizione, sarà visitabile dal 2 aprile al 30 maggio 2025 e offrirà un’immersione nel linguaggio artistico di Kim, tra materiali tradizionali e un’estetica moderna. Distribuite tra le quattro stanze della galleria, dodici opere realizzate nell’ultimo decennio evidenziano il carattere distintivo della sua ricerca. L’artista coreana, nota per l’uso della carta Hanji bruciata, tagliata e stratificata, presenta una selezione di lavori tratti da alcune delle sue serie più celebri, tra cui Mountain, Timeless e The Street. Il risultato è un equilibrio dinamico tra gestualità ed estrema precisione, un tratto che ha reso Kim una figura di rilievo nel panorama internazionale. La scelta delle opere in mostra riflette la dualità che attraversa tutta la sua produzione. Ordine e caos, colore e forma, espressione e rappresentazione si incontrano e si bilanciano in un gioco continuo, portando alla luce un’armonia visiva che dialoga con l’eclettismo di Milano. L’energia della città, con la sua fusione di tradizione e innovazione, risuona nelle tele di Kim, dove elementi della cultura orientale si intrecciano con influenze occidentali.

Non è un caso che la sua sensibilità abbia attirato l’attenzione di marchi di fama mondiale. La collaborazione con Dior per la settima edizione di Dior Lady Art ne è una testimonianza concreta. Per l’occasione, Kim ha creato quattro edizioni limitate della celebre borsa della maison, ispirandosi alle sue opere più note. Ogni pezzo è una sintesi perfetta tra arte e moda, in cui le delicate tonalità cromatiche e le trame materiche trasformano un accessorio in un’opera da indossare. La tecnica è uno degli elementi fondamentali del suo lavoro. Ogni composizione nasce da un processo meticoloso: un singolo dipinto può essere formato da migliaia di frammenti di carta, che l’artista sovrappone con una precisione quasi rituale. Le opere esposte in Ripetizioni raccontano questa dedizione con straordinaria chiarezza. Mountain (2022), ad esempio, evoca un paesaggio onirico che si dissolve nell’infinito, mentre Zip (2025) riflette sulla continuità e sulla trasformazione attraverso l’uso del colore e della sovrapposizione.

Minjung Kim, Mountain (2022; tecnica mista su carta di gelso Hanji, 37,5 x 45,8 cm). Foto: ©Minjung Kim, su concessione dell'artista.
Minjung Kim, Mountain (2022; tecnica mista su carta di gelso Hanji, 37,5 x 45,8 cm). Foto: ©Minjung Kim, su concessione dell’artista.
Minjung Kim, Order and Impulse (2022; tecnica mista su carta di gelso Hanji, 51 x 51 cm). Foto: ©Minjung Kim, su concessione dell'artista.
Minjung Kim, Order and Impulse (2022; tecnica mista su carta di gelso Hanji, 51 x 51 cm). Foto: ©Minjung Kim, su concessione dell’artista.

L’esposizione si colloca in un momento significativo della carriera di Kim. Dopo il successo della sua recente mostra al Forum Paracelsus di St. Moritz nell’inverno 2023-24, l’artista torna a Milano, città che ha avuto un ruolo cruciale nel suo percorso. Nata a Gwangju, in Corea del Sud, Kim si trasferisce in Italia negli anni Ottanta per studiare all’Accademia di Belle Arti di Brera, diplomandosi nel 1991. La sua formazione è un incontro tra tradizione orientale e ricerca occidentale: cresciuta con la calligrafia e la pittura a pennello, sviluppa una forte attrazione per i grandi astrattisti europei e americani del Novecento, tra cui Lucio Fontana, Alberto Burri, Paul Klee e Franz Kline.

Il dialogo tra mondi diversi è evidente in tutta la sua opera. Alcuni lavori sembrano vibrare di un’energia interiore, come Order and Impulse (2022), che richiama i cicli biologici di crescita e decadimento. Predestination (2014), invece, cattura una visione più leggera e poetica, con piccole rose sospese nell’aria, trasportate dal vento come spore di vita. Un lato più gestuale emerge con Phasing (2024), di cui la mostra presenta due opere di grandi dimensioni. Superfici che appaiono animate da pennellate decise nascondono in realtà un meticoloso processo di stratificazione della carta. Con Ripetizioni, Robilant+Voena offre uno spaccato completo della ricerca di Kim, sottolineando la sua capacità di unire filosofia e tecnica, astrazione e rigore. L’allestimento amplifica il senso di ritmo e di meditazione insito nelle sue opere. In un mondo sempre più veloce e frammentato, la mostra si propone come un’oasi di quiete, un invito a riscoprire la bellezza della ripetizione e la profondità nascosta nei dettagli.

Minjung Kim, The Street (2024; inchiosto su carta di gelso Hanji, 73,5 x 126,5 cm). Foto: ©Minjung Kim, su concessione dell'artista.
Minjung Kim, The Street (2024; inchiosto su carta di gelso Hanji, 73,5 x 126,5 cm). Foto: ©Minjung Kim, su concessione dell’artista.
Minjung Kim (2024). Fotografia: Miyeon Jeon, su concessione dell'artista e della Gallery Hyundai, Seoul.
Minjung Kim (2024). Fotografia: Miyeon Jeon, su concessione dell’artista e della Gallery Hyundai, Seoul.

“Nella serie Phasing”, dice l’artista, “ci sono sempre due strati di carta molto sottile applicati su uno strato più spesso sottostante. Il primo strato è pura calligrafia, veloce e istintiva, mentre il secondo strato prevede la mappatura accurata dei primi tratti con una matita. Questo secondo passaggio è l’opposto del primo: delicato, lento e meditativo. Successivamente brucio il bordo del disegno. Gli strati di carta vengono incollati insieme, dando vita a quello che sembra un errato facsimile, creando un’illusione di profondità spaziale”.

Note sull’artista

Minjung Kim, originaria di Gwangju, Repubblica di Corea, sviluppò sin dall’infanzia una forte inclinazione artistica, sostenuta dalla famiglia e affinata sotto la guida di diversi maestri, tra cui il celebre acquerellista Yeongyun Kang. Tra i tredici e i ventinove anni approfondì lo studio della calligrafia orientale, mentre nel 1980 si iscrisse all’Università di Hongik a Seoul. Qui completò il master nel 1985, con una tesi dedicata ai quattro materiali fondamentali della pittura a inchiostro: carta Hanji di gelso, pennello, pigmento d’inchiostro e pietra per macinarlo. Alla fine degli anni Ottanta si trasferì a Milano per approfondire la tradizione artistica occidentale e nel 1991 conseguì la laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera. Da allora visse e lavorò in Italia per oltre trentacinque anni, esponendo a livello internazionale in Paesi come Italia, Svizzera, Cina, Inghilterra, Stati Uniti e Israele. Tra i riconoscimenti più significativi, spicca la mostra The Light, The Shade, The Depth, presentata nel 2015 al Palazzo Caboto durante la Biennale di Venezia.

Le sue opere sono state esposte in prestigiosi musei e gallerie di tutto il mondo, tra cui Fondation Maeght (Saint-Paul-de-Vence, 2024), Princeton University Art Museum (USA, 2020), Hill Art Foundation (New York, 2020), Langen Foundation (Germania, 2019), Gwangju Museum of Art (Corea, 2018), Musée des Arts Asiatiques (Nizza, 2017), Hermès Foundation (Singapore, 2017), OCI Museum of Art (Seoul, 2015), Palazzo Caboto (Venezia, 2015), Oko (New York, 2014), Studio d’Arte Raffaelli (Trento, 2014), MACRO (Roma, 2012), Henry Moore Institute (Leeds, 2008), Guanshanyue Art Museum (Cina, 2007), Fondazione Palazzo Bricherasio (Torino, 2006) e Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona (Svizzera, 2003). Inoltre, ha partecipato alla Biennale di Gwangju nelle edizioni 2004, 2018 e 2023. Le sue opere fanno parte di numerose collezioni pubbliche internazionali, tra cui il Metropolitan Museum of Art (New York), il British Museum (Londra), la Tate Modern (Londra), il Cornell University’s Herbert F. Johnson Museum of Art (New York), l’Asia Society Museum (New York), la Fondazione Palazzo Bricherasio (Torino), la UniCredit Art Collection (Milano), la Fundación Helga de Alvear (Spagna), la Swiss Re Art Collection (Zurigo), l’OCI Museum of Art (Seoul) e il Leeum, Samsung Museum of Art (Seoul).

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraRipetizioni
CittàMilano
SedeRobilant+Voena
DateDal 02/04/2025 al 30/05/2025
ArtistiMinjung Kim
TemiArte contemporanea

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