Il fascino dell'antico e delle scienze nella mostra su William ed Emma Hamilton alle Gallerie d'Italia


Dal 25 ottobre 2024 al 2 marzo 2025, le Gallerie d’Italia di Napoli ospitano la mostra che esplora la vita del diplomatico inglese William Hamilton e di sua moglie Lady Emma Hamilton, tra cultura e collezionismo.

Intesa Sanpaolo inaugura alle Gallerie d’Italia di Napoli, dal 25 ottobre 2024 al 2 marzo 2025, la mostra Sir William e Lady Hamilton, curata da Francesco Leone e Fernando Mazzocca. L’esposizione esplora la figura di William Hamilton (Henley-on-Thames, 1730 – Londra, 1803), diplomatico britannico presso la corte di Ferdinando IV di Borbone e figura nota della vita culturale napoletana del XVIII secolo, insieme alla sua consorte Lady Emma Hamilton (Neston, 1765 – Calais, 1815). L’evento, patrocinato dall’Ambasciata britannica a Roma, dall’Ambasciata d’Italia a Londra, dal Comune di Napoli e dall’Università degli Studi di Napoli Federico II, include settantotto opere tra dipinti, ceramiche, sculture e manufatti provenienti da collezioni prestigiose, quali la Reggia di Caserta, la Certosa e Museo di San Martino, oltre a istituzioni internazionali come la National Portrait Gallery di Londra, il Victoria & Albert Museum, la Tate, il British Museum, il Thyssen-Bornemisza di Madrid e la National Gallery of Art di Washington.

L’esposizione presenta una rilettura della vicenda umana e intellettuale di Hamilton, diplomatico, antiquario e vulcanologo, già indagata dagli studi di Carlo Knight e dalla mostra del 1996 al British Museum. A Napoli, in pieno fermento illuminista, Hamilton trovò il contesto ideale per sviluppare il proprio interesse verso antichità e scienze naturali. Le sezioni della mostra evidenziano il suo forte interesse per la vulcanologia, la pittura di paesaggio, la musica e il collezionismo, aspetti che ne definirono il ruolo sociale nell’élite napoletana, amplificato dalla figura carismatica di Lady Emma Hamilton. La passione di Hamilton per l’antichità si manifestò anche nella sua celebre raccolta di vasi greci dipinti, provenienti da Ercolano, Pompei, dall’Italia Meridionale e dalla Grecia, parte dei quali vennero acquistati dal British Museum nel 1772, segnando una tappa decisiva per il collezionismo antiquario britannico. L’esposizione mette in risalto inoltre la pubblicazione delle Antiquités etrusques, grecques et romaines, un’opera in cinquecento tavole, colorate a mano, che divenne uno dei libri illustrati più celebri di sempre. I testi, redatti dall’erudito Pierre-François Hugues d’Hancarville, vennero realizzati inizialmente con il contributo di Johann Joachim Winckelmann.

George Romney, Sir William Hamilton (1783; olio su tela, 76,8 × 65,1 cm; Washington, National Gallery of Art, Ailsa Mellon Bruce collection)
George Romney, Sir William Hamilton (1783; olio su tela, 76,8 × 65,1 cm; Washington, National Gallery of Art, Ailsa Mellon Bruce collection)
George Romney, Emma Hart come Circe (1782; olio su tela, 240,5 x 148,5 cm; Waddesdon, Rothschild Family)
George Romney, Emma Hart come Circe (1782; olio su tela, 240,5 x 148,5 cm; Waddesdon, Rothschild Family)

Con questa pubblicazione, Hamilton intendeva esporre modelli ispiratori agli artisti contemporanei, alimentando il cosiddetto “stile lineare” tipico del Neoclassicismo. Un’intera sezione è dedicata a Lady Emma Hamilton, seconda moglie di Hamilton, conosciuta per la sua bellezza e i legami con figure di rilievo come la regina Maria Carolina e l’ammiraglio Horatio Nelson. Lady Hamilton viene immortalata in vari ritratti presenti in mostra, opere dell’inglese George Romney e del tedesco Johann Heinrich Wilhelm Tischbein, insieme ad altri artisti dell’epoca. Un video della Fondazione Cineteca Italiana racconta inoltre la storia e il mito di Lady Hamilton attraverso una raccolta di immagini cinematografiche.

Un’altra sezione, dedicata al tema del viaggio, esplora le avventure di Hamilton in Italia e le sue spedizioni in Calabria e Sicilia, intraprese con curiosità e passione scientifica per i fenomeni naturali come i vulcani. I volumi Campi Phlegraei, pubblicati a Napoli nel 1776 con le illustrazioni di Pietro Fabris, documentano accuratamente la sua attività scientifica, rendendo omaggio alla sua competenza nella vulcanologia. La mostra sottolinea anche il rapporto di Hamilton con il vedutista Giovanni Battista Lusieri e altri pittori inglesi innovativi, come Joseph Wright of Derby, Thomas Jones e John Robert Cozens, ospitati e incoraggiati dal diplomatico. Il catalogo dell’esposizione è edito da Edizioni Gallerie d’Italia | Skira. Il museo napoletano, insieme alle sedi di Milano, Torino e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, diretto da Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici della Banca e Direttore Generale delle Gallerie d’Italia.

Allestimenti della mostra
Allestimenti della mostra. Foto: Roberto Della Noce
Allestimenti della mostra
Allestimenti della mostra. Foto: Roberto Della Noce
Allestimenti della mostra
Allestimenti della mostra. Foto: Roberto Della Noce

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraSir William e Lady Hamilton
CittàNapoli
SedeGallerie d'Italia di Napoli
DateDal 25/10/2024 al 02/03/2025
ArtistiArtisti vari
CuratoriFernando Mazzocca, Francesco Leone
TemiNapoli, Settecento, arte barocca, Gallerie d'Italia

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