La galleria Gagosian di Roma ospita dal 10 marzo al 7 maggio 2022 la mostra Pat Steir: Paintings, in occasione della quale il pubblico potrà ammirare nuove e recenti opere della pittrice americana. È la prima che l’artista realizza con la galleria, e a distanza di circa venti anni torna così a Roma. Nel 2003 si tenne infatti la mostra D’acqua e d’aria alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea.
Con una carriera lunga più di cinquant’anni, Pat Steir (Newark, 1940) è stata una delle poche donne della scena artistica newyorkese degli anni Settanta, abbinando inizialmente immagini iconiche e testi per suscitare domande sulla natura della rappresentazione. A metà degli anni Ottanta, ispirata dall’arte e dalla filosofia dell’estremo Oriente, ha adottato un approccio alla pittura più libero e performativo. Sfruttando le forze della natura, dalla gravità al caso, la pittrice versa, spruzza e spazzola la pittura diluita sulla tela, spesso facendolo su scala monumentale. Ispirata in parte dalla casualità usata da John Cage come strategia compositiva in musica, e influenzata dalla pittura a inchiostro e dalla calligrafia cinesi e dal pensiero del buddismo zen e del Daoismo, tra le altre ricche e varie fonti artistiche e letterarie, Steir ha sviluppato una risposta intuitiva e consapevole alle innovazioni dell’astrazione postbellica. Nei suoi ultimi lavori, attraverso incursioni in nuovi territori cromatici, continua ad approfondire le sue indagini pittoriche rispetto al ruolo dell’intenzione e dell’improvvisazione, del processo e della percezione nella struttura pittorica.
Le opere presentate a Roma ampliano gli esperimenti dell’artista con il colore partendo dal progetto Color Wheel (2019), una serie di trenta dipinti su larga scala che esplorano le dinamiche binarie del colore, commissionati e presentati dall’autunno 2019 all’estate 2021 all’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden a Washington. Oltre alle tonalità vibranti, l’artista continua anche a lavorare sul bianco e nero. Dipingendo su un fondo nero, a sua volta stratificato, One Afternoon (2021–22), Raindrop (2020) e Night (2021–22) presentano una vasta gamma di esempi. Steir prosegue e intensifica quest’ultimo approccio in due opere policromatiche che evocano condizioni di luce stagionali: Winter Evening (2021–22) sui toni dell’arancio, lavanda, blu e rosso, e Winter Daylight (2021–22) con bande luminose e strati multicolore.
Roman Rainbow (2021–22), un dipinto di grandi dimensioni, realizzato appositamente per questa mostra, evoca le sensazioni della città, accentuando i toni caldi con colature stratificate di arancione, giallo e blu su un fondo rosso incandescente. In diretto contrasto, Small Rainbow (2021–22) presenta le tonalità di viola saturo, arancione e verde contro il fondo blu dell’opera. Una serie di dipinti, come Red Pour, Yellow Pour e Blue Pour (tutti del 2021–22) è invece la sua audace risposta alla serie di Barnett Newman, Who’s Afraid of Red, Yellow and Blue (1966–70).
Immagine: Pat Steir, Roman Rainbow (2021–22; olio su tela, 274,3 × 274,3 cm) © Pat Steir. Foto di Elisabeth Bernstein
Su gentile concessione dell’artista e di Gagosian.
Titolo mostra | Pat Steir: Paintings | Città | Roma | Sede | Gagosian | Date | Dal 10/03/2022 al 07/05/2022 | Artisti | Pat Steir | Temi | Roma, Pat Steir |
Pat Steir torna a Roma dopo vent'anni con una mostra di nuove e recenti opere |