In occasione di ART CITY Bologna 2025, la Fondazione Federico Zeri ospita una nuova grande installazione di Flavio Favelli (Firenze, 1967) intitolata Nuova Mixage Up. Il progetto, a cura di Roberto Pinto, è stato pensato appositamente per la sala di lettura della Biblioteca Zeri, un ambiente storico dal forte valore culturale e artistico. La biblioteca, che si trova nell’ex dormitorio delle novizie del convento rinascimentale di Santa Cristina, sede della Fondazione Zeri e del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, si trasforma per l’occasione in un palcoscenico che accoglie l’arte contemporanea in dialogo con il suo passato. L’opera si inserisce nel ricco programma di ART CITY Bologna, un’iniziativa che accompagna la celebre Arte Fiera, e si avvale del patrocinio dell’Università di Bologna e del supporto di Hera.
La mostra sarà inaugurata il 15 gennaio 2025 alle ore 17 e sarà visitabile gratuitamente dal 16 gennaio al 28 marzo. L’installazione sarà aperta con orari speciali anche durante ART CITY Bologna (dal 7 al 9 febbraio 2025), la settimana dedicata agli eventi e alle mostre promosse dal Comune di Bologna. La presenza di Nuova Mixage Up in questo contesto è un valore aggiunto non solo per l’importanza dell’artista, ma anche per la possibilità di accedere a uno spazio inedito, ricco di fascino e significato storico.
Flavio Favelli, uno degli artisti italiani più importanti della sua generazione, con una carriera che da anni esplora i temi della memoria e del recupero, presenta una grande installazione costituita da una serie di scaffali in legno, contenenti 216 bottiglie di liquori di forme e dimensioni differenti. Oggetti che l’artista ha raccolto nel corso degli anni e che ora diventano parte di una nuova narrazione, conferendo loro un nuovo significato. L’opera riflette la poetica di Favelli, incentrata sull’uso di oggetti di recupero, che attraverso un processo di riassemblaggio e rinnovamento, acquistano una nuova vita e un nuovo valore simbolico.
Gli scaffali, privi di fondo, saranno posizionati sopra i mobili libreria al centro della sala, creando una sorta di immenso diaframma visivo. L’installazione di Favelli darà vita a un grande gioco di forme e colori che si fonderanno con i libri disposti sulle pareti, creando una visione unica che unisce passato e presente, tradizione e innovazione.
“L’installazione per la Biblioteca Zeri”, spiega Flavio Favelli, “consiste nella esposizione di una serie di bottiglie che raccolgo da molti anni. Sono bottiglie di superalcolici italiani dalle quali ho rimosso le etichette. Storiche bottiglie che dal Dopoguerra in poi hanno avuto una grande fortuna. Grappe, amari, liquori, vermouth, aperitivi, distillati; ogni regione d’Italia aveva una grande tradizione con ditte che si ingegnavano per comunicare il loro prodotto con forme inedite, nuove e seducenti, entrate nell’immaginario collettivo. Questa installazione si interroga sulla forma e sull’estetica della bottiglia, sempre in secondo piano rispetto all’etichetta. L’operazione cerca inoltre di mettere in relazione due oggetti emblematici, libri e bottiglie, che da secoli segnano il nostro tempo e quello dell’arte”.
“Ci è sembrata un’opportunità interessante e stimolante ospitare nella nostra biblioteca un’opera contemporanea che dialoga idealmente con i libri di Zeri, che tra l’altro durante la sua lunga carriera di studioso ha avuto contatti con molti artisti”, sottolinea Andrea Bacchi, direttore della Fondazione Federico Zeri. “Mi fa inoltre particolarmente piacere essere coinvolto in questo progetto, che vorremmo proseguisse anche per le prossime edizioni di Art City ospitando nuovi artisti alla Fondazione Zeri”.
In occasione della settimana di ART CITY Bologna, il 7 febbraio 2025, si terrà una serata speciale dedicata all’opera Nuova Mixage Up, che vedrà Flavio Favelli in dialogo con il pubblico e gli esperti di arte contemporanea. A questa occasione si aggiunge un incontro il 13 febbraio 2025, alle ore 17.30, che vedrà l’artista conversare con il professor Roberto Pinto in un “Talk con l’artista”, approfondendo il concetto che sta alla base della sua opera e il suo rapporto con lo spazio e la memoria.
Il progetto è accompagnato dalla pubblicazione di un catalogo edito da bruno, Venezia, a cura di Andrea Bacchi e Roberto Pinto, docenti del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna. Inoltre, un ulteriore approfondimento dell’opera sarà reso possibile grazie alla realizzazione di una piattaforma web, fruibile grazie alla collaborazione con VAR DIGITAL ART by Var Group, che permetterà di esplorare la collezione di bottiglie fotografata in dettaglio.
Flavio Favelli, nato a Firenze nel 1967 e laureato in Storia Orientale all’Università di Bologna, ha una lunga carriera alle spalle, costellata di importanti mostre sia in Italia che all’estero. Tra i suoi progetti più noti si annoverano le esposizioni al Centro per l’Arte Pecci a Prato, alla Fondation Antoine de Galbert a Parigi, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino, al MAXXI di Roma e al MAMbo di Bologna. Favelli ha partecipato a numerosi eventi internazionali, tra cui due edizioni della Biennale di Venezia, e ha realizzato opere permanenti in spazi pubblici come la Sala d’Attesa nel Pantheon di Bologna. Il suo lavoro si distingue per l’uso di materiali di recupero e arredi d’epoca, che gli permettono di creare ambienti che sfidano la separazione tra il contenuto e il contenitore, mettendo in luce la relazione tra oggetti e significati.
Con la presentazione di Nuova Mixage Up alla Fondazione Federico Zeri, Favelli conferma il suo impegno nell’indagare il potenziale evocativo degli oggetti e nel trasformare spazi storici in luoghi di riflessione e di incontro tra il passato e la contemporaneità. L’opera, accessibile al pubblico fino al 28 marzo 2025, rappresenta un’occasione importante per esplorare il lavoro di uno dei più interessanti artisti italiani contemporanei, e un’opportunità per il pubblico di ART CITY Bologna e Arte Fiera.
Titolo mostra | Flavio Favelli. Nuova Mixage Up | Città | Bologna | Sede | Fondazione Zeri | Date | Dal 16/01/2025 al 18/03/2025 | Artisti | Flavio Favelli | Curatori | Roberto Pinto | Temi | Arte contemporanea |