Si intitola IDENTITY 1,618 la mostra dedicata all’opera pluridecennale dell’artista fiorentino Tiziano Bonanni (Firenze, 1967): tema della mostra, in corso dal 28 agosto al 5 settembre 2019 nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio a Firenze, l’identità come valore portante dell’individuo in rapporto al proprio tempo e alle sue trasformazioni storiche e sociali ma anche identità come costante aurea 1,618 o “divina proporzione” che dall’Uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, nel suo 500esimo anniversario della morte, si pone come pietra d’angolo fra imprevedibile genialità umana e intelligenza artificiale, fra limiti della perfezione programmata e potere illimitato dell’ intuizione che l’uomo possiede geneticamente da sempre.
La mostra sarà anche l’occasione per sostenere l’Associazione Tumori Toscana e promuovere attraverso l’arte contemporanea un messaggio sull’importanza del suo servizio di cure domiciliari oncologiche gratuite. A tal proposito, culminerà con una simbolica cerimonia di “finissage” in cui una delle opere esposte, dedicata a Madre Teresa e intitolata Come sassolini gettati nel mare (2017), sarà donata al dottor Giuseppe Spinelli, presidente di ATT, e messa all’asta. Il ricavato verrà totalmente devoluto a sostegno dell’associazione in occasione del suo 20esimo anniversario dalla fondazione avvenuta nel 1999.
La mostra fiorentina presenterà una selezione di circa 70 opere fra dipinti, sculture e composizioni; la mostra presenta le varie fasi creative di Bonanni a partire dagli anni Novanta e con esse anche l’evoluzione delle tecniche espressive. Una produzione artistica da sempre aderente alle tematiche sociali ed esistenziali, che di recente l’artista ha ulteriormente elaborato. A partire dagli anni Duemila la pittura sola non basta ad esprimere il cambiamento che ha toccato l’uomo e la società, perciò l’artista si affida all’impiego di materiali diversi stratificati tra loro per raccontare nuovi percorsi storici. E’ così che nasce la serie GenS (Generative Stratification Style), dove la figura appare frammista a residui, stratificazioni, appunto; forme che sembrano una proliferazione di immagini innescate dall’emozione, dalla memoria, sulla base dell’analogia, più che della logica: “un palcoscenico di ibridazioni”, scrive Nicola Nuti nell’ introduzione al catalogo, “su cui sfilano le figure dell’oggi, immerse in una densità drammatica”.
Un racconto ininterrotto rappresentato da una serie di opere suddivisa in tre periodi, 1989-1999 / 2000 – 2009 / 2010 - 2019, in cui memoria storica e memoria personale si intrecciano in un suggestivo allestimento.
Tiziano Bonanni è pittore, scultore, grafico, designer ed insegnante: è presidente e direttore di RST ART ACADEMY, scuola di formazione e specializzazione nelle arti del disegno e della pittura con sede a Scandicci, in provincia di Firenze, dal 1997. Si diploma nel 1990 all’ Accademia di Belle Arti di Firenze lavorando successivamente come insegnante e designer in libera professione per noti brand italiani della moda e dell’artigianato. Nel 2014 si laurea in Arti Visive e Nuovi Linguaggi Espressivi della Pittura, Biennio Specialistico, presso la stessa Accademia. Atleta e judoka ha tratto ispirazione dalle discipline marziali fondendole con le proprie radici umanistiche per il raggiungimento della qualità in ogni attività della vita e dell’arte come principio d’eccellenza. Firenze è la sua città con la quale vive un profondo legame: membro onorario di importanti istituzioni storiche e culturali della città di Firenze, è stato calciante di parte bianca per il quartiere di S. Spirito nel gioco del calcio in livrea.
La mostra, curata da Nicola Nuti, è illustrata in catalogo (Polistampa).
Orari: dalle ore 10 alle 19.
Ingresso gratuito.
Nell’immagine: Tiziano Bonanni, Infinita mente, Transizione pittorica policomposta in Gens style, 2017
Fonte: comunicato
Titolo mostra | Tiziano Bonanni. Identity 1,618 | Città | Firenze | Sede | Palazzo Vecchio | Date | Dal 28/08/2019 al 05/09/2019 | Artisti | Tiziano Bonanni | Temi | Tiziano Bonanni |
Firenze, a Palazzo Vecchio è in mostra Tiziano Bonanni con una rassegna sull'identità |