A Città di Castello una grande mostra sul nero nelle opere degli artisti del '900


Gli Ex Seccatoi del Tabacco di Città di Castello presentano dal 15 aprile al 28 agosto 2022 la mostra La luce del nero: opere da Burri a Castellani, a Fontana che hanno riconferito al nero la sua valenza cromatica. 

Dal 15 aprile al 28 agosto 2022 gli Ex Seccatoi del Tabacco di Città di Castello accolgono la mostra La luce del nero a cura di Bruno Corà.

L’esposizione è realizzata nell’ambito del programma Europa Creativa 2020 con il progetto Beam Up (Blind Engagement In Accessible Museum Projects 2020-2023). Oltre alla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri ed Atlante Servizi Culturali, hanno inoltre collaborato alla mostra come partner la Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano per tutti gli aspetti inerenti alla disabilità visiva; The Glucksman – museo di arte contemporanea nel campus dell’Università di Cork (Irlanda) e il MSU Muzej Suvremene Umjetnosti – Museo di Arte Contemporanea di Zagabria – per il settore museale. La luce del nero nasce infatti dal progetto europeo riservato all’arte contemporanea e alla disabilità visiva.

La mostra intende proporre un’esperienza percettiva del nero al pubblico sia dei vedenti che dei non-vedenti, fornendo talvolta esempi mimetici (come nel caso di Burri) e, in altri, forme, materiali e tecniche usate dagli artisti. Tema scelto è infatti il nero che da buio, assenza, si rifà colore. Come evidenziano le opere di Burri, ma anche di molti grandi artisti del Novecento.

Come sottolinea il curatore, il nero tra la fine del Medioevo e il XVII secolo ha perso il suo statuto di colore. Com’era prevedibile, sono stati gli artisti a riconferire al nero la sua valenza cromatica e in particolare, tra loro, appare essenziale l’azione di Kazimir Malevič, esponente di punta della corrente suprematista russa e autore del celebre Quadrato nero su fondo bianco (1915), opera richiamata in questa mostra mediante una stampa che ne riproduce l’immagine.

Tra gli artisti del Novecento, dopo il secondo conflitto mondiale, Burri è l’artista che più di ogni altro ha usato il nero nelle sue opere, soprattutto con un’intensità crescente a partire dagli anni Settanta-Ottanta, giungendo persino a dipingere totalmente di nero anche gli Ex Seccatoi del Tabacco di Città di Castello, edifici industriali diventati sedi museali dei suoi grandi cicli pittorici. Insieme a Burri hanno realizzato opere elaborate col nero anche artisti documentati in mostra, come Agnetti, Castellani, Fontana, Hartung, Kounellis, Morris, Nevelson, Parmiggiani, Schifano e Tàpies. Ciascuno con modalità, intenzioni e valenze differenti. Infine, all’insegna del nero e della caecitas è rivolto anche il sentimento dei poeti per significare lo sguardo interiore della “veggenza” psichica e poetica all’opposto di quella fisica.

Per info: http://www.fondazioneburri.org

Immagine: Alberto Burri, Combustione Legno, dettaglio (1955; legno, vinavil, combustione su tela; 88,5 x 160 cm)

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraLa luce del nero
CittàCittà di Castello
SedeEx Seccatoi del Tabacco
DateDal 15/04/2022 al 28/08/2022
ArtistiLucio Fontana, Alberto Burri, Louise Nevelson, Mario Schifano, Hans Hartung, Enrico Castellani
CuratoriBruno Corà
TemiArte contemporanea

A Città di Castello una grande mostra sul nero nelle opere degli artisti del '900
A Città di Castello una grande mostra sul nero nelle opere degli artisti del '900


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