La Roma dei dark degli anni Ottanta rivive in una mostra in programma dall’11 settembre al 10 novembre 2024 al Museo di Roma in Trastevere. Si intitola 80’s Dark Rome la rassegna dedicata agli scatti del fotografo Dino Ignani (Roma, 1950), che ha immortalato la scena dark romana degli anni Ottanta. Curata da Matteo Di Castro e promossa da Roma Capitale in collaborazione con la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, la mostra offre al pubblico uno sguardo privilegiato su un mondo notturno, vibrante e sotterraneo, che ha segnato la vita culturale della capitale in quel decennio.
Il nucleo centrale dell’esposizione è costituito dalle fotografie del ciclo Dark Portraits, con cui Ignani ha ritratto i giovani frequentatori della scena dark romana. Questo movimento culturale, emerso subito dopo l’era del punk, non si limitava a una tendenza musicale ma coinvolgeva una precisa estetica espressa principalmente attraverso l’abbigliamento e lo stile. Il nero diventava così il colore simbolo di un’identità anticonformista e di una ricerca di espressione individuale che si manifestava nei videobar, nelle discoteche e nei club della capitale. Le fotografie di Ignani, per lo più in bianco e nero, catturano l’essenza di questo fenomeno culturale, mescolando la cura del ritratto formale con una spontanea documentazione della vita notturna. Nei locali storici di Roma, Ignani allestiva veri e propri set fotografici, dove i ragazzi e le ragazze si mettevano in posa, permettendo al fotografo di cogliere dettagli di stile e personalità. Questi ritratti, rigorosi ma giocosi, fanno parte di un archivio di oltre 500 immagini, da cui sono state selezionate 200 fotografie per la mostra.
Oltre ai Dark Portraits, l’esposizione include anche altri lavori di Ignani realizzati negli stessi anni, sempre legati alla sua esplorazione di una Roma notturna e periferica. Tra questi, spiccano i ritratti di poeti e artisti che vivevano a Roma in quegli anni, come Dario Bellezza, Patrizia Cavalli, Amelia Rosselli e Valentino Zeichen. Ignani, che seguiva da vicino la scena culturale della capitale (era presente, anche se soltanto da spettatore, al celeberrimo Festival internazionale dei poeti che si tenne nel 1979 a Castelporziano), ha immortalato volti noti della letteratura e della poesia, accostandoli a quelli dei protagonisti della scena underground. La mostra offre così uno sguardo su due mondi paralleli: da un lato, i giovani della subcultura dark, in cerca di un’identità al di fuori degli schemi convenzionali; dall’altro, intellettuali e poeti che attraversavano la vita culturale romana con la loro ricerca artistica. Tra i volti ritratti da Ignani, spicca anche quello di Porpora Marcasciano, oggi figura storica del movimento LGBTQ e attivista, che negli anni Ottanta era ancora una giovane pittrice e studentessa universitaria. Un altro personaggio immortalato è la musicista e cantante statunitense Diamanda Galás, celebre per il suo stile provocatorio e sperimentale, ritratta da Ignani nel 1985 in occasione di un concerto a Roma. Questa pluralità di volti e storie rende la mostra un viaggio nella Roma degli anni Ottanta, una città in cui l’arte, la cultura e l’identità si mescolavano in modi inediti e sorprendenti.
Il progetto Dark Portraits ha ricevuto nel 2022 un importante riconoscimento con la vittoria del bando PAC (Piano per l’Arte Contemporanea), promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Questo ha permesso l’acquisizione delle opere nelle collezioni permanenti della Sovrintendenza Capitolina di Roma Capitale, offrendo un ulteriore segno del valore storico e artistico del lavoro di Ignani. L’esposizione sarà accompagnata dalla pubblicazione del volume Dark Rome 1982-1985, edito da Viaindustriae e curato da Matteo Di Castro, che raccoglie testi critici di Daniela Amenta, Diego Mormorio ed Emanuele De Donno, insieme a un’intervista a Dino Ignani. Il libro rappresenta un ulteriore approfondimento sul lavoro del fotografo, permettendo al pubblico di comprendere meglio il contesto e la poetica delle sue opere.
Dino Ignani, nato a Roma nel 1950, ha iniziato la sua carriera fotografica a metà degli anni Settanta, concentrandosi sulla documentazione della scena artistica e culturale della città. Ha esposto le sue opere in numerose mostre in Italia e all’estero, e il suo progetto sui ritratti di poeti italiani, iniziato nel 1982, è oggi parte delle collezioni del MUFOCO (Museo di Fotografia Contemporanea) e della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Negli stessi anni in cui fotografava poeti e intellettuali, Ignani ha avviato il progetto Dark Portraits, dedicato alla subcultura dark, esposto per la prima volta a Palazzo Braschi nel 1985. Questi lavori, che combinano un’estetica tipica della fotografia di moda con un forte senso documentaristico, sono stati riscoperti nel 2013 grazie a una mostra alla foto libreria galleria s.t. di Roma, riaccendendo l’interesse per il periodo e per l’archivio fotografico dell’artista. Nell’estate 2022 il Museo Marino Marini di Firenze infatti produce e ospita una nuova mostra abbinando ai ritratti romani in bianco e nero quelli a colori eseguiti da Ignani a Firenze: Dark Portraits. Rome/Florence 1982-1985.
La mostra è visitabile dal martedì alla domenica, ore 10-20, ultimo ingresso un’ora prima della chiusura. Biglietti: intero 12 euro, ridotto 9,50.
Titolo mostra | Dino Ignani. 80’s Dark Rome | Città | Roma | Sede | Museo di Trastevere | Date | Dal 11/09/2024 al 10/11/2024 | Curatori | Matteo Di Castro |