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Redazione
, scritto il 04/06/2021
Categorie: Mostre / Argomenti: Carrara - Arte antica - Francisco Goya - Museo CARMI - François Boucher
Dall'11 giugno al 10 ottobre 2021 i grandi protagonisti della pittura del Settecento europeo sono in mostra a Carrara per la rassegna “Goya Boucher Ricci Batoni e i maestri del '700 nelle città del Cybei”.
Una mostra di grandi artisti italiani e internazionali del Settecento per ricostruire il clima culturale in cui operò uno dei più grandi artisti del Settecento, Giovanni Antonio Cybei (Carrara 1706 - 1784), a cui la città di Carrara dedicherà una grande mostra su più sedi quest’estate. È la mostra Goya Boucher Ricci Batoni e i maestri del ’700 nelle città del Cybei, in programma dall’11 giugno al 10 ottobre 2021 al Museo CARMI della città dei marmi, a cura di Marco Ciampolini. Molti sono peraltro i dipinti inediti, che il pubblico potrà ammirare per la prima volta alla mostra carrarese.
Giovanni Antonio Cybei, che fu scultore, abate, praticante di pittura e primo direttore dell’Accademia di Belle Arti di Carrara (della quale, nel 2019, ricorrevano i 250 anni dalla fondazione), fece gran tesoro delle suggestioni pittoriche avute nei suoi viaggi, che la mostra intende ricreare. Cybei è tra i personaggi meno noti del Settecento artistico italiano, ma è anche una delle personalità più interessanti, come dimostrano le sue opere destinate ai più importanti luoghi d’arte d’Europa: dalla Basilica di San Pietro alla Reggia di Venaria, dall’Ermitage di San Pietroburgo con il ritratto di Caterina II di Russia, al Victoria & Albert Museum di Londra con quello del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo di Lorena. La rassegna esplora dunque l’universo di relazioni e influenze che l’artista nel corso della sua non breve vita. Più di cinquanta dipinti, riuniti per dare una rappresentazione completa dei generi artistici della pittura nel Settecento, dagli episodi storici a quelli religiosi, dall’allegoria alla mitologia, dal ritratto alla scena di genere, dalla veduta al capriccio. Si tratta di opere spesso sconosciute, dimenticate o difficilmente accessibili: 16 inedite, 7 mai studiate in sede scientifica, 10 esposte per la prima volta e 4 provenienti da enti pubblici o istituzioni museali poco note.
L’esposizione che, come anticipato, si tiene in contemporanea e in contiguità con la grande mostra dedicata alle sculture di Cybei, illustra il clima artistico di un’epoca in cui gli artisti si muovevano tra il Ducato di Modena, di cui faceva parte il Principato di Carrara, e il resto d’Italia, da Roma a Torino, da Pisa a Napoli, tutti luoghi frequentati dallo scultore. Tra gli highlights della mostra si segnalano una Sacra Famiglia di Pompeo Batoni (Lucca, 1708 - Roma 1787), tra i più grandi ritrattisti del suo tempo, due importanti tele a tema religioso di Giovanni Battista Tempesti (Lot e le sue figlie e San Ranieri in preghiera), un Soggetto Allegorico di Sebastiano Ricci (Belluno, 1659 - Venezia, 1734), un capriccio con rovine romane del ricercato vedutista Giovanni Paolo Pannini (Piacenza, 1691 - Roma, 1765) accanto a un Salvataggio di un ragazzo in balia delle onde, inedito dipinto che rappresenta un unicum nella sua vasta attività, l’imponente ciclo delle quattro stagioni di Francesco Corneliani (Milano 1740 - 1815), e ancora molti altri dipinti di artisti meno noti al grande pubblico ma di assoluto talento, come Giuseppe Cades, di cui è in mostra la Conversione di Sant’Ignazio, modelletto per una dimenticata pala siciliana, o il bolognese Gaetano Gandolfi, di cui viene esposto un San Francesco.
Accanto agli esponenti del panorama italiano, anche alcuni pittori internazionali che come gli altri frequentano le corti e i luoghi di Cybei, e che dimostrano il variegato e spesso sottovalutato ambiente pittorico dell’Italia non continentale: due paesaggi arcadici del parigino François Boucher (Parigi 1703 - 1770), pittore della corte di Luigi XIV, due stupendi dipinti mitologici di Pietro Pedroni (Pontremoli 1744 - Firenze 1803), artista locale anticipatore del Neoclassicismo, e due preziosi autoritratti di Francisco Goya (Fuendetodos, 1746 - Bordeaux, 1828), che ci dimostrano l’evolvere dello stile dell’artista nello stesso soggetto. Tutte opere che accompagnano il respiro culturale che caratterizzò la produzione di Cybei, destinata alle grandi corti europee. La conoscenza della pittura contemporanea aiuta Cybei a rendere più sensibile il suo rapporto con la materia scultorea, suggerendogli l’aerea leggerezza nei gruppi, la levigata trasparenza nelle epidermidi, i valori atmosferici nel trattamento delle superfici.
Obiettivo della mostra è anche quello di raccontare Carrara e l’importanza dei suoi contatti nel Settecento, che se non fu grande dal punto di vista delle commissioni, mancando una corte, lo fu invece per la scoperta da parte della città della sua vocazione artistica. Nel Settecento, infatti, Carrara passa dall’essere un mero centro di scavo e commercio del marmo a centro di produzione di scultura, ma soprattutto polo di formazione degli artisti, prima con le botteghe degli scultori, poi con le scuole private e infine con l’istituzione dell’Accademia di Belle Arti, che è stata e ancora è, la migliore scuola per l’insegnamento della scultura. La mostra sarà accompagnata da un catalogo a cura di Marco Ciampolini edito da Silvana Editoriale, con saggi e contribuiti dei più importanti studiosi del Settecento italiano ed europeo. Il volume offrirà un importante approfondimento scientifico al lavoro di conoscenza e valorizzazione di un secolo, il Settecento, di alcuni suoi autori e territori peculiari ancora ingiustamente poco considerati.
La mostra è organizzata dal Comune di Carrara, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Carrara e con il patrocinio di Regione Toscana. Hanno collaborato la Provincia di Siena, il Comune di Siena, il Comune di Colle Val d’Elsa, I’Arciconfraternita di Misericordia e Istituzioni Riunite di Siena, l’Accademia di Belle Arti di Carrara, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo.
Di seguito, una selezione di immagini di opere in mostra.
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Sebastiano Ricci, Impresa di Alessandro Farnese (atto di resa di una città?) (olio su tela, 47,5 x 63,5 cm; Pienza, collezione privata)
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Giovanni Paolo Pannini, Capriccio con rovine romane e la colonna Traiana (olio su tela, 102 x 141,5 cm; Montecarlo di Monaco, Collezione privata)
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Giovanni Paolo Pannini, Salvataggio di un ragazzo in balia delle onde (olio su tela, 44 x 70,5 cm; Montecarlo di Monaco, Collezione privata)
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François Boucher, Paesaggio arcadico (olio su tela, 50 x 66 cm; Siena, Museo Civico)
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Pompeo Girolamo Batoni, Sacrificio di Ifigenia (olio su tela, 43,3 x 57,5 cm; Collezione privata)
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Violante Beatrice Siries, Tre dame in giardino (olio su tela, 148 x 110 cm; Firenze, Chiara Esposito)
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Domenico Corvi, Sacra Famiglia (olio su tela, 46 x 40 cm; Roma, collezione Amata)
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Laurent Pe?cheux, Achille, Briseide e Agamennone (olio su tela, 110 x 135 cm; Torino, Collezione Guido Monero)
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Domenico De Angelis, Ritratto dello scultore Giovanni Antonio Franzoni (olio su tela, 76 x 62 cm; Carrara, Accademia di Belle Arti)
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Francesco Corneliani, Estate (olio su tela, 250x100 cm; Carrara, Accademia di Belle Arti)
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Pietro Pedroni, Atalanta (olio su tela, 150 x 200 cm; Siena, Palazzo del Governo)
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Francisco Jose? de Goya y Lucientes, Autoritratto a 25 anni (olio su tela, 62 x 42 cm; Collezione Privata)
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