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Redazione
, scritto il 16/06/2018
Categorie: Mostre / Argomenti: Surrealismo
A Pisa, a Palazzo Blu, dall’11 ottobre 2018 al 17 febbraio 2019, è in programma la mostra ’Da Magritte a Duchamp. 1929: il Grande Surrealismo del Centre Pompidou’.
Si tiene a Pisa, a Palazzo Blu, dall’11 ottobre 2018 al 17 febbraio 2019, la mostra Da Magritte a Duchamp. 1929: il Grande Surrealismo dal Centre Pompidou, nata da una collaborazione tra Fondazione Palazzo Blu, Centre Georges Pompidou e MondoMostre: per la prima volta in Italia arrivano dal Centre Pompidou di Parigi alcune importanti opere che difficilmente vengono concesse in prestito dal momento che fanno parte della collezione permanente di una delle più importanti istituzioni europee legate all’arte del Novecento. Curata da Didier Ottinger, direttore del Centre Pompidou e tra i maggiori esperti mondiali di arte surrealista, la rassegna pisana espone circa novanta opere tra dipinti, sculture, oggetti surrealisti, disegni, collage, installazioni e fotografie d’autore. Obiettivo della rassegna è mostrare l’avventura dell’avanguardia surrealista attraverso i capolavori prodotti durante il suo apogeo, attorno al 1929, anno fondamentale per quelle esperienze perché, proprio nel 1929, i due letterati André Breton e Louis Aragon cercarono di modificare il movimento dalle sue fondamenta teoriche.
Il nuovo approccio di Breton e Aragon non trovò d’accordo tutti gli artisti surrealisti creando una frattura nel gruppo (benché la vitalità del movimento fosse rimasta intatta e, anzi, i surrealisti si affermarono sempre più): il lavoro sarebbe poi sfociato nella pubblicazione del Secondo manifesto surrealista che sancì l’allineamento al Partito comunista francese e impresse al movimento la nuova svolta “ragionante”. Protagonisti della mostra pisana saranno artisti come René Magritte, Salvador Dalí, Marcel Duchamp, Max Ernst, Giorgio De Chirico, Alberto Giacometti, Man Ray, Joan Miró, Yves Tanguy, Pablo Picasso e molti altri di cui sono presentate opere, interazioni, visioni estetiche. In particolare, ci saranno focus su Magritte e Dalí ma anche su Duchamp e Picasso. Magritte era soprannominato le saboteur tranquille (“il sabotatore tranquillo”) per il suo particolarissimo approccio al surralismo: l’artista belga, infatti, intendeva insinuare dubbi sul reale attraverso la rappresentazione del reale stesso, evitando il mondo dell’inconscio che invece affascinò molti colleghi e sottraendosi al principio dell’automatismo psichico, uno dei punti fondanti del surrealismo. Quanto a Dalí, il 1929 è l’anno in cui arrivò a Parigi: grazie al suo metodo della “paranoia critica”, realizzò capolavori innovativi incarnando, agli occhi di Breton, lo “spirito del Surrealismo”.
In mostra ci saranno opere realizzate tra il 1927 e il 1935. Tra queste, l’immagine della mostra stessa, ovvero Le double secret di Magritte: opera di notevoli dimensioni (114 per 162 cm) e tra le più iconiche dell’artista, gli consentì di prendere coscienza della natura pellicolare delle immagini, della loro infinita possibilità di scomporsi. Da uno sfondo diviso tra cielo e mare emergono ieratici due grandi volti sezionati, da quello di destra emergono le consuete sfere metalliche, tema ricorrente nella produzione dell’artista belga. In mostra anche Le modèle rouge di Magritte, del 1935, lo strano paio di scarpe-piedi che rimanda a una realtà inventata, al sogno e persino alla sfera del mostruoso. Considerevole anche il nucleo di dipinti presenti in mostra di Salvador Dalí, tra i quali Dormeuse, cheval, lion invisibles del 1930 e L’âne pourri del 1928. I dipinti dialogano con i collage di Max Ernst, con le sculture di Alberto Giacometti e Man Ray, con le maschere in filo di ferro di Alexandre Calder nonché con gli altri grandi dipinti di Picasso, Miró, De Chirico, e molti altri.
Il 1929 vede anche l’affermarsi della fotografia surrealista, testimoniato dagli stretti legami tra i grandi fotografi quali Brassaï, Lotar, Boiffard, Man Ray, Jean Painlevé, Claude Cahun, i cui capolavori fotografici saranno anch’essi presenti nelle sale di Palazzo BLU. A coronamento del percorso espositivo e in “surreale antitesi” con la visione enigmatica di Magritte, ci pensa Marcel Duchamp con l’opera L.H.O.O.Q (1930) a dissacrare il dipinto più celebre e enigmatico del mondo, la Gioconda di Leonardo da Vinci. Com’è noto, al capolavoro di Leonardo, Duchamp aggiunge provocatoriamente baffi e pizzetto.
La mostra, spiega Cosimo Bracci Torsi, presidente della Fondazione Palazzo Blu, “si tiene nel decimo anno di attività di Palazzo Blu ed è l’iniziativa più importante fra le molte organizzate per ricordare questo anniversario. Nel suo antico palazzo sul lungarno pisano in questi primi dieci anni di attività la nostra Fondazione, che vi gestisce anche l’esposizione permanente delle sue collezioni d’arte, ha realizzato una serie di mostre annuali sui principali artisti del Novecento che ha superato il milione di visitatori, e che è iniziata con Chagall e proseguita, fra gli altri, con Mirò, Kandinskij e Modigliani fino a Escher nell’inverno scorso. Articolata attorno al 1929, l’anno della grande crisi ed anche un anno di svolta e di polemiche per il Surrealismo, “Da Magritte a Duchamp” presenta uno dei momenti di massima rivoluzionaria creatività di un movimento composito e contraddittorio, estremista e sovversivo, dal quale sono transitate molte fra le maggiori personalità artistiche dell’epoca. Le opere straordinarie di Magritte, Dalí, Max Ernst, Tanguy e di molti altri, ma anche le sculture di Giacometti e Calder, le fotografie le Brassai, Boiffard e Man Ray, insieme agli scritti di Breton e Aragon, per terminare con sberleffo della “Gioconda con i baffi” di Duchamp, testimoniano la vitalità e l’effervescente creatività di uno dei più significativi ed influenti movimenti dell’arte del Novecento”.
Gli orari: dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19, il sabato la domenica e i festivi dalle 10 alle 20 (la biglietteria chiude un’ora prima). Biglietti: intero 12 euro, ridotto 10 euro, ridotto speciale 5 euro. Per tutte le info è possibile visitare il sito di Palazzo Blu. Di seguito una selezione di immagini di alcune opere che potrete trovare alla mostra.
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René Magritte, Le double secret (1927; olio su tela; 114 x 162 cm; Collection Centre Pompidou, Paris Musée national d’art moderne - Centre de création industrielle). Copyright: © René Magritte by SIAE 2018 |
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Salvador Dalí, Dormeuse, cheval, lion invisibles (1930; olio su tela, 50,2 x 65,2 cm; Collection Centre Pompidou, Paris Musée national d’art moderne - Centre de création industrielle). Copyright: © Salvador Dalí, Fundació Gala-Salvador Dali, by SIAE 2018 |
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Salvador Dalí, L’âne pourri (1928, olio, sabbia e ghiaia su tavola; 61 x 50 cm; Collection Centre Pompidou, Paris Musée national d’art moderne - Centre de création). Copyright: © Salvador Dalí, Fundació Gala-Salvador Dali, by SIAE 2018 |
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Joan Miró, Sans titre (estate 1929; Grafite, matita Conté, pastello, gouache, carta vellutata, carta catramata e papier collés su carta vellutata, 108 x 71 cm; Collection Centre Pompidou, Paris Musée national d’art moderne - Centre de création industrielle) |
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Giorgio De Chirico, Lutte antique (Olio su tela; 73 x 100 cm; Collection Centre Pompidou, Paris Musée national d’art moderne - Centre de création industrielle). Copyright: © Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, Roma by SIAE 2018 |
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Marcel Duchamp, L.H.O.O.Q. (1930; Grafite su supporto fotografico, 61,5 x 49,5 cm; immagine 48 x 33 cm; Collection Centre Pompidou, Paris Musée national d’art moderne - Centre de création industrielle). Copyright: © Succession Marcel Duchamp, by SIAE 2018 |
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Max Ernst, Chimère (1928; olio su tela, 114 x 145,8 cm; Collection Centre Pompidou, Paris Musée national d’art moderne - Centre de création industrielle). Copyright: © Max Ernst, by SIAE 2018 |
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Pablo Picasso, L’acrobate bleu (novembre 1929; carbone e olio su tela, 162 x 130 cm; Collection Centre Pompidou, Paris Musée national d’art moderne - Centre de création industrielle). Copyright:© Succession Picasso, by SIAE 2018 |
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Alberto Giacometti, Tête (1929 - 1930; gesso, 28,8 x 30 x 8,5 cm; Collection Centre Pompidou, Paris Musée national d’art moderne - Centre de création industrielle). Copyright: © Alberto Giacometti Estate, by SIAE 2018 |
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Da Magritte a Duchamp, il grande surrealismo è protagonista a Pisa. Le foto delle opere in anteprima |
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