Dal 29 giugno 2024 al 15 gennaio 2025, le opere del grande artista greco Costas Varotsos (Atene, 1955) sono in mostra in Puglia, e per la precisione al Museo Sigismondo Castromediano di Lecce, dove è in corso la mostra Elpís. Prometeo o del sogno infranto di Europa. Questo progetto è l’unico in Puglia approvato per la stagione 2022-2023 attraverso il Piano per l’Arte Contemporanea (PAC) del Ministero della Cultura. L’itinerario espositivo è dedicato alla figura mitologica di Prometeo, celebre per aver rubato il fuoco sacro a Zeus. Il percorso, ideato e coordinato dal Museo Sigismondo Castromediano con il sostegno della Regione Puglia, del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione Territoriale e del Teatro Pubblico Pugliese, è patrocinato anche dal Comune di Lecce, dalla Provincia di Lecce, dall’Università del Salento, dal Dipartimento Beni Culturali dell’Università di Bari e dall’Accademia Belle Arti di Lecce.
La mostra esplora la disillusione dell’artista nei confronti di un’umanità che non ha saputo valorizzare il dono del fuoco, simbolo di conoscenza e tecnica. Elpís, la personificazione della speranza secondo Esiodo, è l’ultimo dono rimasto nel vaso di Pandora. Nonostante la corruzione e la bramosia umana, Varotsos vede in Elpís la scintilla di speranza per il futuro dell’umanità, una metafora dell’arte come barlume nel buio della contemporaneità.
Costas Varotsos ritorna in Puglia dopo oltre dieci anni dall’intervento a Otranto sul relitto della motovedetta albanese Katër i Radës, con l’opera L’Approdo. Opera all’Umanità Migrante, dedicata al tema delle migrazioni. Questo nuovo progetto è reso possibile grazie alla collaborazione di lunga data tra Varotsos e i curatori Giusi Giaracuni, Luigi De Luca, direttore del Polo biblio-museale di Lecce, che si occuperanno anche del catalogo e del coordinamento delle opere site-specific. Il comitato scientifico include Flavia Frisone, docente di Storia greca all’Università del Salento, Lorenzo Madaro, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, Brizia Minerva, storica dell’arte del Museo Castromediano di Lecce, e Annalucia Tempesta, responsabile della sezione archeologica del Museo Castromediano.
Il tema centrale del progetto è il legame tra il patrimonio storico e archeologico del territorio e l’arte contemporanea. La mostra include opere dalla collezione di Varotsos, concepite a partire dagli anni ottanta, e due nuove installazioni site-specific per il Museo Castromediano, l’istituto culturale più antico della Puglia, noto per la sua programmazione espositiva che connette antico e contemporaneo. Tra le opere esposte, Prometeo, realizzato in vetro, materiale potente e fragile, e Elpís, rappresentato da una lunga lancia rossa, evocano simbolismi profondi. Altre opere come Globe, Europe, Labyrinth, Black Venus, Blows, Dialogue dialogano con i paesaggi del Castromediano, attualizzandone i contenuti storici e mitologici.
“In un’epoca in cui la verità è sempre un’altra e la destabilizzazione dei valori crea confusione e paura”, dice Varotsos, “tutti guardano in alto aspettando una soluzione dal nulla. Prometeo cerca di riportare gli uomini alla verità e ai valori basilari dell’esistenza umana. Ma il nostro mondo ha perduto il contatto con il mondo reale, vive ormai al passato o al futuro e ha smarrito il senso del tempo presente. Ogni epoca della storia umana ha avuto il suo Prometeo sotto forma di aspettativa, di speranza, di urgenza. L’uomo contemporaneo ha perso il senso dell’attesa e la speranza ed è incapace persino di vedere il fuoco che Prometeo ha rubato a Giove per salvare l’umanità. Oggi è urgente recuperare il significato di quel fuoco e dare una forma visibile a Elpís”.
Nato ad Atene nel 1955, Costas Varotsos ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Roma e alla Facoltà di Architettura di Pescara. Dopo il ritorno in Grecia nel 1982, ha creato opere di grande rilievo internazionale. Tra le sue creazioni più famose, si annoverano Il Poeta a Cipro e Il Corridore ad Atene. Varotsos ha ricevuto una borsa di studio dalla Fulbright Grant di New York nel 1990 e nel 1999 è stato nominato Professore all’Università Aristotele di Salonicco.
Oltre a essere membro dell’Accademia di Engelberg in Svizzera, Varotsos ha realizzato numerose opere in Italia e all’estero, caratterizzate dalla connessione con l’ambiente naturale e l’osmosi con lo spazio, utilizzando materiali come vetro, ferro e pietra. Tra le opere più significative in Italia figurano La Morgia a Gessopalena (Abruzzo), Il Poeta a Casacalenda (Molise) ed Energy al Parco Sculture del Chianti (Toscana). Negli Stati Uniti, ha realizzato Contiguous Currents a Palm Beach, in Florida. In Svizzera, ha creato Tension Energy a Lucerna, mentre a Torino è esposta La Totalità.
Varotsos ha partecipato a prestigiose mostre internazionali, tra cui la Biennale di Venezia (1993, 1995, 1999) e Documenta a Kassel (2017). Nel 2014, il Presidente della Repubblica Italiana lo ha insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica per il suo contributo alle arti italiane, e nel 2017 ha ricevuto la medaglia di Commendatore dell’Ordine al Merito dal Presidente della Repubblica Greca.
Titolo mostra | Elp?s. Prometeo o del sogno infranto di Europa | Città | Lecce | Sede | Museo Castromediano | Date | Dal 29/06/2024 al 15/01/2025 | Artisti | Costas Varotsos | Temi | Arte contemporanea |
Un Prometeo moderno. Costas Varotsos in mostra a Lecce |