Fino al 18 settembre, l’Accademia Carrara di Bergamo accoglie un ospite illustre: è il Compianto sul Cristo morto di Anton van Dyck (Anversa, 1599 - Londra, 1641), che il pittore fiammingo realizzò probabilmente nella città natale tra il 1628 e il 1632. L’opera, che giunge in prestito dalla collezione Robilant+Voena, vuole inaugurare una serie di esposizioni volte a far dialogare le opere della collezione con grandi capolavori di maestri internazionali.
“La cultura italiana”, si legge nella presentazione della mostra, “essendosi meravigliosamente sviluppata con secolare continuità e capillare diffusione, ha spesso corso il rischio di fare riferimento solo a se stessa. Ma il fascino delle innumerevoli proposte capaci di nutrire interessantissimi percorsi di ricerca e la conoscenza del rimarchevole contributo dei maestri europei, dispone a un confronto interessante e necessario”. Confronto interessante come quello che il capolavoro di van Dyck vuole instaurare. Il dipinto mostra i modi tipici del grande artista fiammingo: Cristo è disteso, col suo corpo vigoroso e scultoreo sostenuto dalla Maddalena che lo piange e dalla Madonna che guarda sconfortata verso il cielo, mentre tre angeli sopraggiungono per unirsi a questo coro di dolore esaltato dalla pittura rapida e potente di van Dyck. Il dipinto faceva parte della raccolta dei duchi Airoldi di Cruillas di Palermo e, dopo il secondo conflitto mondiale, è riapparso a Roma, per poi finire nella collezione Robilant+Voena.
La mostra è visitabile negli orari d’apertura dell’Accademia Carrara, ovvero dal mercoledì al lunedì, dalle 10 alle 19 (chiuso il martedì). Informazioni: www.lacarrara.it
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Immagine: Anton van Dyck, Compianto sul Cristo morto (1628-1632 circa; olio su tela, Collezione privata - Courtesy Robilant+Voena)
Città | Bergamo | Sede | Accademia Carrara | Date | Dal 30/11/-0001 al 30/11/-0001 | Artisti | Anton Van Dyck | Temi | Anton van Dyck |
Il Compianto sul Cristo morto di Anton van Dyck è a Bergamo |