Dal 30 ottobre 2021 al 9 gennaio 2022 la Pinacoteca comunale di Città di Castello presenta la mostra Raffaello giovane e il suo sguardo, nell’ambito del cinquecentenario della morte di Raffaello. Promossa dal Comitato regionale umbro per le celebrazioni raffaellesche, Comune di città di Castello e Regione Umbria, la mostra è curata da Marica Mercalli, già Soprintendente dell’Umbria e ora direttore generale per la sicurezza del Patrimonio Culturale del MiC, e da Laura Teza, docente associato di Storia dell’Arte moderna dell’Università degli Studi di Perugia.
L’esposizione intende raccontare gli anni di Raffaello a Città di Castello in cui diventa maestro autonomo, attraverso alcuni capolavori quali l’Incoronazione di san Nicola da Tolentino (1500) e il Gonfalone della SS. Trinità, fino a giungere alla fine del suo periodo umbro con lo Sposalizio della Vergine (1504).
Fulcro della mostra è appunto il Gonfalone della SS. Trinità, unica opera mobile di Raffaello rimasta in Umbria, conservata nella Pinacoteca e ritenuta dalla critica uno dei suoi primi dipinti. In mostra torneranno a Città di Castello per la prima volta in questa occasione alcune opere del maestro urbinate. "Il gonfalone testimonia il processo graduale di affrancamento di Raffaello dal suo maestro Perugino e il confronto diretto con Luca Signorelli", spiegano le curatrici. Sottoposta a un nuovo e importante restauro compiuto dall’Istituto Centrale del Restauro (ICR), l’opera rimarrà in modo permanente nella Pinacoteca, in una sala dove è stato trasferito anche il Martirio di san Sebastiano di Luca Signorelli, verso cui Raffaello ha nutrito grande interesse. Ne sono testimonianza due disegni, ora all’Ashmolean Museum di Oxford. D’ora in avanti i due dipinti, il Gonfalone e il Martirio, saranno mostrati l’uno accanto all’altro nella stessa sala, a testimonianza dello sguardo di Raffaello che li ha legati insieme per sempre.
Il rapporto di Raffaello con Signorelli è documentato dalla presenza della Madonna della Pace di San Severino Marche. Tra le opere esposte, l’Eterno e la Vergine, custoditi al Museo Nazionale di Capodimonte e restaurati in occasione di questa rassegna, e la testa di Angelo della Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia. Presenti anche i frammenti del dipinto che vide Raffaello esordire come maestro a soli diciassette anni, che tornano nel luogo dove furono dipinti per la prima volta: la grande tavola con l’Incoronazione di san Nicola da Tolentino. Di quest’opera, danneggiata dal terremoto del 1789, sarà presentata durante la mostra una ricostruzione virtuale che diventerà installazione permanente nella Pinacoteca. Grazie all’utilizzo di video, tradotti in varie lingue, sarà ricostruito inoltre il contesto ambientale anche delle altre opere di Raffaello realizzate a Città di Castello e ora conservate in altri luoghi. Chiude il percorso espositivo lo Sposalizio della Vergine (1504), dipinto che segna la svolta nella carriera di Raffaello e la cui impostazione si misura con l’analogo soggetto che il Perugino stava preparando per il Duomo di Perugia.
Orari: Da martedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Chiuso il lunedì, esclusi i festivi e prefestivi, il 25 dicembre e l’1 gennaio.
Nell’immagine, il Gonfalone della SS. Trinità di Raffaello.
Titolo mostra | Raffaello giovane e il suo sguardo | Città | Città di Castello | Sede | Pinacoteca Comunale | Date | Dal 30/10/2021 al 09/01/2022 | Artisti | Raffaello Sanzio, Il Perugino, Luca Signorelli | Curatori | Marica Mercalli, Laura Teza | Temi | Raffaello, Arte antica |
A Città di Castello una mostra sul giovane Raffaello con un confronto permanente con Luca Signorelli |