Il 2022 è appena cominciato, ma alcune delle più importanti sedi museali internazionali hanno già annunciato quali mostre ospiteranno nel nuovo anno, dagli autoritratti di van Gogh alla Courtauld Gallery di Londra alla produzione surrealista di Meret Oppenheim al MoMA di New York. Ecco qui di seguito, in ordine di apertura, cinque mostre da vedere fuori dall’Italia nel 2022, anche se ovviamente se ne aggiungeranno altre durante l’anno.
Dal 3 febbraio all’8 maggio 2022 la Courtauld Gallery di Londra ospiterà, nelle nuove Denise Coates Exhibition Galleries, la prima mostra in assoluto dedicata agli autoritratti di Vincent van Gogh (Zundert, 1853 – Auvers-sur-Oise, 1890) provenienti dalle più importanti collezioni internazionali, tra cui il Van Gogh Museum e il Rijksmuseum di Amsterdam, l’Art Institute di Chicago, il Detroit Institute of Arts, la National Gallery di Washington DC, il Musée d’Orsay di Parigi e la National Gallery di Londra. Saranno infatti esposti oltre quindici autoritratti che il celebre artista olandese realizzò nel corso della sua prolifica carriera. A partire dall’iconico Autoritratto con orecchio bendato, tra le opere più celebri della Courtauld Gallery, l’esposizione riunirà circa la metà degli autoritratti realizzati da van Gogh, molti dei quali raramente in prestito. La mostra è a cura di Karen Serres.
Dal 18 febbraio al 19 giugno 2022 l’Abertina di Vienna ospiterà la mostra Edvard Munch. In dialogue dedicata al pittore norvegese Edvard Munch (Løten, 1863 – Oslo, 1944). Oltre sessanta opere dell’artista saranno poste in dialogo con opere di grandi artisti, quali Georg Baselitz, Andy Warhol, Miriam Cahn, Peter Doig, Marlene Dumas, Tracy Emin e Jasper Johns, per evidenziare come Munch abbia influenzato l’arte fino ai nostri giorni. La mostra è resa possibile grazie al Munch Museet, al Museo Nazionale di Arte, Architettura e Design di Oslo, a collezioni private e a numerose altre istituzioni internazionali.
Dal 9 aprile al 31 luglio 2022 la National Gallery di Londra dedicherà una mostra a Raffaello (Urbino, 1483 – Roma, 1520). L’esposizione intende ripercorrere l’intera carriera dell’artista urbinate, breve ma molto intensa, attraverso prestiti dall’Hernmitage di San Pietroburgo, dal Louvre di parigi, dalla National Gallery of Art di Washington, dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, dai Musei Vaticani e dalla Galleria Doria Pamphilj di Roma. Dipinti, disegni, stampe, studi per sculture e per arazzi. La mostra è promossa da Credit Suisse, partner della National Gallery, con il supporto della Thompson Family Charitable Trust.
Dal 4 giugno al 2 ottobre 2022 in Francia, al Castello di Chantilly, sarà allestita una grande mostra, la maggiore in Francia degli ultimi venticinque anni, su Albrecht Dürer (Norimberga, 1471 - 1528), dal titolo Albrecht Dürer. Renaissance et Gravure. Curata da Mathieu Deldicque e Caroline Vrande, l’esposizione riunirà oltre duecento fogli provenienti dal Musée Condé di Chantilly e dalla Bibliothèque Nationale de France per raccontare la produzione grafica dell’artista: con le sue incisioni Dürer ha contribuito a plasmare il Rinascimento europeo ponendosi al centro degli scambi artistici della sua epoca e non solo.
Dal 30 ottobre 2022 al 4 marzo 2023 il MoMa di New York ospiterà la prima grande mostra transatlantica, nonché la prima negli Stati Uniti negli ultimi venticinque anni, dedicata all’artista svizzera surrealista Meret Oppenheim (Berlino, 6 ottobre 1913 – Basilea, 15 novembre 1985). Meret Oppenheim. My Exhibition esporrà circa 180 opere che comprenderanno cinque decenni, tra dipinti, sculture, oggetti, collage e disegni. Organizzata dal MoMA, dal Kunstmuseum di Berna e dalla Collezione Menil di Houston e curata da Anne Umland, Nina Zimmer e Natalie Dupêcher, con Lee Colón, la mostra è allestita fino al 13 febbraio 2022 al Kunstmuseum di Berna, poi andrà alla Menil Collection di Houston (dal 25 marzo al 18 settembre 2022) e infine al MoMA di New York.
Immagine: Vincent van Gogh, Autoritratto con orecchio bendato (1889; Londra, Courtauld Gallery) Credit The Courtauld
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