A Roma, negli spazi di Castel Sant’Angelo, è in programma la mostra Papi e Santi marchigiani a Castel Sant’Angelo, che il pubblico potrà visitare, inclusa nel biglietto d’ingresso al Castello, dal 3 ottobre 2024 fino al 2 marzo 2025, nelle Sale dell’Armeria Superiore, con la curatela di Marco Pizzo e di Maria Cristina Bettini. Si tratta di un’esposizione ricca di materiali, documenti e testimonianze, molti dei quali provenienti dal territorio marchigiano, opere del tutto inedite o poco note, che testimonia la connessione di Roma, città Eterna dei Papi dove passato e presente appaiono indissolubilmente legati, e del suo patrimonio storico, artistico e culturale con le Marche. Le Marche, tra storia e cultura, hanno tessuto nel corso dei secoli un legame profondo con la Chiesa cattolica. Il loro passato, connesso con lo Stato Pontificio, ha contribuito a plasmare l’identità e il tessuto sociale della regione.
Attraverso la mostra l’obiettivo è quello di far affiorare l’intreccio tra arte, cultura e spiritualità, il profondo e persistente legame con il territorio marchigiano, coinvolgendo e catturando la curiosità di turisti, amatori e devoti verso la scoperta di questi luoghi. Le figure dei santi marchigiani sono riuscite a caratterizzare perfettamente le istanze del loro tempo divenendo punti di riferimento religioso e artistico come, ad esempio, San Nicola da Tolentino (Sant’Angelo in Pontano, 1245 – Tolentino, 1305).
La mostra sarà divisa in tre sezioni: nella prima presente il racconto dei papi (età medievale, età moderna, Risorgimento) attraverso biografie ed elementi che li contraddistinguono come ritratti, medaglie, oggetti legati alla loro committenza. Come nel caso del tabernacolo di El Greco legato alla figura del Papa Sisto V. Nella seconda i santi e i beati (San Marcellino, San Nicola da Tolentino, il Beato Sante, San Giacomo della Marca, Santa Camilla Battista da Varano, San Giuseppe da Copertino, Santa Veronica Giuliani, Santa Maria Goretti) attraverso incisioni, quadri, oggetti di culto e di valore spirituale come le preziose pagine dell’Evangelario di San Marcellino risalente al VI secolo. Nella terza gli itinerari sacri delle Marche: eremi, oratori, santuari, abbazie, rinomate chiese e cattedrali, splendide testimonianze dell’arte romanica e rinascimentale. Questa sezione sarà illustrata anche attraverso mappe, piante e disegni antichi, spesso poco conosciuti o totalmente inediti.
Ogni sezione del percorso sarà arricchita dall’esposizione di opere d’arte, manufatti originali, reperti archeologici, documenti storici, fotografie e filmati. Allo stesso modo le figure dei santi saranno documentate oltre che da profili biografici anche da suggestioni spirituali tratte dai loro scritti o da processi di santificazione. Si pensi ad esempio alla figura di Santa Maria Goretti, divenuta espressione nel XX secolo della spiritualità dei padri passionisti di San Leonardo della Croce, che sarà presente in mostra con la rara reliquia della sua veste. La visita dei loro luoghi e il pellegrinaggio sulle loro tombe diventa quindi un cammino verso la conoscenza di una cultura antica ancora in grado di parlare ai contemporanei. Con l’avvicinarsi dell’anno giubilare, nel prossimo 2025, la Regione Marche, con ATIM - Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione delle Marche, ha voluto celebrare il proprio territorio attraverso la figura di nove suoi illustri figli eletti al soglio Pontificio e dei santi, analizzando i tratti più caratteristici del rapporto territorio-fede che rendono questa regione una delle più spirituali d’Italia. La mostra è promossa dalla Regione Marche, dall’ATIM Agenzia per il Turismo e per l’Internazionalizzazione delle Marche, con la collaborazione della Direzione generale Musei del Ministero della Cultura e dell’istituto Pantheon e Castel Sant’Angelo – Direzione Musei nazionali della città di Roma, con il patrocinio di Giubileo 2025 e Conferenza Episcopale Marchigiana. Prodotta e organizzata da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare di Alessandro Nicosia.
"La mostra Papi e Santi marchigiani a Castel Sant’Angelo”, dichiara Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche, “offre un viaggio straordinario attraverso la storia, l’arte e la spiritualità che unisce il territorio marchigiano alla Città Eterna. L’esposizione, che si snoda tra documenti preziosi e opere inedite, celebra il legame profondo tra le Marche e la Chiesa cattolica, rivelando l’influenza che i papi e i santi nati in questa regione hanno avuto nel plasmare la cultura ecclesiastica e artistica italiana. Un’occasione imperdibile per immergersi in una storia di fede e arte in un museo prestigioso come Castel Sant’Angelo, ma anche un’importante vetrina per la promozione del territorio marchigiano. Attraverso il dialogo tra arte sacra e storia ecclesiastica, questa esposizione invita infatti i visitatori ad esplorare la nostra regione per scoprirne le radici culturali e spirituali. Abbiamo dunque un’opportunità unica per valorizzare il patrimonio delle Marche, attirando l’attenzione di turisti, studiosi e appassionati d’arte verso un territorio ricco di tradizioni, paesaggi e cultura, favorendo così la crescita del turismo e la conoscenza delle sue eccellenze".
“Mentre mi congratulo per la lodevole iniziativa, auspico che i visitatori possano trasformarsi ’Pellegrini di Speranza’ e che nel loro cammino verso la Porta Santa possano essere edificati dalle eminenti personalità che questa mostra desidera raccontare”, prosegue S.E.R. Mons. Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione e incaricato da Papa Francesco all’organizzazione del Giubileo 2025.
"Questa mostra nasce dalla storia e dalla straordinaria fecondità spirituale e culturale della terra marchigiana”, spiega S.E.R. Mons. Nazzareno Marconi, presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana. “Le Marche sono cristiane grazie a Roma ma, essendo una terra feconda e grata, hanno ben presto preso a restituire a Roma una grande ricchezza di fede, di cultura, di vita cristiana. È così che fin dal IV secolo dalle Marche cristiane sono sorti i primi santi la cui fama ha raggiunto Roma, come San Marcellino di Ancona citato da San Gregorio Magno. Ancora di più nel Medioevo, le Marche hanno restituito a Roma il dono della fede attraverso nuove vie di pellegrinaggio dove già dalla fine del 1200, sono giunti nell’Urbe, i primi grandi papi marchigiani. Poi ’dal cielo’ il 10 dicembre 1294 avveniva la ’Venuta’ della Santa Casa a Loreto. Giunta dal cielo la Santa Casa darà origine ad una terza strada di legame tra Roma e le Marche, una via più celeste che terrestre, segnata dai passi dei pellegrini e sulla quale i papi ed i santi marchigiani prenderanno ad andare e venire da Roma: La via Lauretana".
“Nella precipua ottica di lettura e interpretazione delle realtà territoriali, la mostra guarda al panorama di abbazie, monasteri e luoghi di pellegrinaggio della regione e entra al suo interno, per rivelarne le storie, in un intrigante intreccio di voci, volti, tradizioni e memorie antiche che riescono ad attualizzarne la potente portata e a diffonderne il messaggio, dialogando sapientemente con la contemporaneità. E così le figure dei nove papi, alle quali le Marche hanno conferito i natali, vengono analizzate attraverso i tratti più caratteristici e significativi del rapporto tra territorio e fede, tratteggiando un quadro inedito e affascinante”, dichiara Massimo Osanna, Direttore Generale Musei, nella prefazione al catalogo della mostra.
Titolo mostra | Papi e Santi marchigiani a Castel Sant'Angelo | Città | Roma | Sede | Castel Sant'Angelo | Date | Dal 03/10/2024 al 02/03/2025 | Curatori | Maria Cristina Bettini, Marco Pizzo | Temi | Roma, Arte medievale, Marche, Arte antica, Castel Sant'Angelo, Risorgimento, Arte Moderna |