Dal 9 aprile al 26 giugno 2022, i Musei di Palazzo dei Pio di Carpi dedicano una mostra alla chiesa di San Nicolò e al convento dei Frati di Carpi, complesso che veniva fondato nel 1521: a cinquecento anni dall’inaugurazione, nella città emiliana è dunque in programma la rassegna Il Principe e la sua chiesa, che ripercorre le vicende del monumentale Tempio di San Nicolò, voluto dal principe Alberto Pio e progettato dall’architetto Baldassarre Peruzzi. La mostra, a cura di Manuela Rossi, Elena Svalduz, GianMario Guidarelli e Andrea Giordano, patrocinata dall’Università degli Studi di Padova e sostenuta dalla Fondazione Cassa Risparmio di Carpi, si pone l’obiettivo di delineare la storia della chiesa, attraverso studi e disegni architettonici di autori quali Francesco di Giorgio Martini e Baldassarre Peruzzi, bolle papali, corali miniati del XVI e XVII secolo, edizioni a stampa del Quattrocento, dipinti originariamente collocati all’interno dello spazio.
Lungo il percorso s’incontrerà anche una lettera autografa di Niccolò Machiavelli, che fu presente nel 1521 all’inaugurazione del luogo di culto, inviato dalla signoria di Firenze per seguire il Capitolo generale dell’Ordine dei Frati Minori Osservanti. Il tempio di San Nicolò, che sorge sul sito dell’antica cappella dedicata al santo, divenuta sede dell’ordine francescano dei Minori osservanti, fu commissionata da Alberto Pio che ne decretò la sua trasformazione monumentale, non senza lamentele e proteste dell’ordine religioso.
Il Principe e la sua chiesa si apre proprio con la pergamena del testamento di Alberto Pio, esposta per la prima volta, e la sezione dei documenti storici, come la bolla di papa Callisto II del 29 gennaio 1123, quindi rogiti, lettere e mappe che raccontano le tappe storiche di evoluzione della chiesa. Una seconda sezione è dedicata allo sviluppo dell’edificio monumentale: qui, accanto a stampe, dipinti e disegni antichi, attraverso l’utilizzo della realtà virtuale, è stato ricostruito un modello tridimensionale della chiesa col convento, dalle origini fino ai giorni nostri. Video, installazioni multimediali e una app consentiranno al pubblico, anche dopo la visita alla mostra, di fare un viaggio virtuale nella storia e nell’architettura, dal XII secolo alla chiesa francescana precedente al tempio peruzziano, fino alla sua costruzione, iniziata tra il 1493 e il 1494 e sviluppatasi lungo un arco di trent’anni nel primo Cinquecento.
I progetti documentano un edificio a pianta centrale, modulato sui coevi progetti bramanteschi diffusi nell’area dell’Italia settentrionale. Dopo questa prima fase, tra il 1505 e il 1508 e nel 1511, sotto la direzione di Antonio e Sebastiano Barabani, vengono eretti la cupola e le cappelle. L’aspetto finale della chiesa, caratterizzato da una strabiliante potenza architettonica che rivela con chiarezza i modelli da cui nasce, è opera dell’architetto Baldassarre Peruzzi che innesta le navate sull’area a pianta centrale della tribuna.
La rassegna darà conto anche degli apparati decorativi della chiesa, sia degli affreschi, ancora visibili nell’edificio, sia delle committenze per gli altari gentilizi, con dipinti realizzati appositamente per lo spazio, come il Compianto sul Cristo morto di Cima da Conegliano, l’Annunciazione e il San Rocco di Bernardino Loschi. Ci sarà poi una sezione con volumi a stampa del Quattrocento, provenienti dalla biblioteca istituita nel XV secolo da Leonello Pio e resa pubblica dal figlio Alberto, contenente messali, volumi di teologia, ma anche trattati di storia e filosofia, come la Summa contra Gentiles di Tommaso d’Aquino, le Epistolae di Marsilio Ficino, le Epistolae di san Geronimo, le opere di Severino Boezio, le Vite parallele di Plutarco. Mappe, dipinti, stampe e fotografie documenteranno come San Nicolò è stato rappresentato nel corso dei secoli.
“Questa mostra”, dichiara Manuela Rossi, direttrice dei Musei di Palazzo dei Pio di Carpi, “racconta San Nicolò, nel suo inscindibile legame tra chiesa e convento, come un esempio paradigmatico del periodo umanistico e del primo Rinascimento italiano: una signoria, quella dei Pio a Carpi; un principe, quell’Alberto Pio raffinato allievo di Aldo Manuzio e di Giovanni Pico della Mirandola; un edificio di culto che diventa mausoleo della famiglia signorile; un architetto, il senese Baldassarre Peruzzi, che a Carpi lascia la sua impronta nei principali edifici voluti dal principe. Ma è anche un modo per riconciliarci e ritrovare un patrimonio pubblico, di devozione e di arte, che da dieci anni è oggetto di un difficile e delicato intervento di restauro dei danni del sisma che nel maggio 2012 ha colpito l’Emilia”.
Sabato 30 aprile e sabato 14 maggio, solo su prenotazione, sarà possibile visitare il cantiere di restauro della chiesa. La mostra è accompagnata da un catalogo Franco Cosimo Panini Editore. Di seguito alcune immagini delle opere in mostra.
Titolo mostra | Il Principe e la sua chiesa | Città | Carpi | Sede | Musei di Palazzo Pio | Date | Dal 09/04/2022 al 26/06/2022 | Artisti | Cima da Conegliano, Bernardino Loschi | Curatori | Manuela Rossi, Elena Svalduz, GianMario Guidarelli, Andrea Giordano |