A Cagliari una grande retrospettiva dedicata alla prima fotoreporter entrata nell’agenzia Magnum

Fino all’1 ottobre 2023 il Palazzo di Città di Cagliari ospita la mostra Inge Morath. Una donna, una vita, la fotografia, dedicata a una delle più importanti fotografe del Novecento, nonché la prima fotoreporter a entrare a far parte dell’agenzia Magnum Photos. La città sarda la omaggia con una grande retrospettiva per celebrare il centenario della sua nascita.

Nel corso della sua carriera, Inge Morath ha realizzato reportage in diverse parti del mondo, studiandone la lingua, le tradizioni e la cultura. Era interessata soprattutto al patrimonio di umanità che incontrava: sia che si trattasse di persone comuni o di personaggi pubblici, il suo sguardo s’indirizzava sempre verso l’intimità e l’essenza delle persone ritratte nei suo scatti. Il suo lavoro è soprattutto testimonianza di una passione che muoveva da una necessità profonda e imprescindibile. “La fotografia è essenzialmente una questione personale: la ricerca di una verità interiore”, scriveva lei stessa. Uno stile fotografico sviluppato grazie alle esperienze maturate con Ernst Haas e Henri Cartier-Bresson.

La mostra al Palazzo di Città di Cagliari si snoda tra il piano terra e il secondo piano del museo. Esposte oltre duecento immagini per ripercorrere la vita e la carriera della celebre fotografa.

Immagine: Autoritratto, Gerusalemme, 1958, dettaglio © Fotohof archiv / Inge Morath / Magnum Photos

A Cagliari una grande retrospettiva dedicata alla prima fotoreporter entrata nell’agenzia Magnum

Dal Neoclassicismo al Romanticismo: alla GAM di Milano una mostra su Pompeo Marchesi

A Verona si terrà nel 2022 una grande mostra su Giovan Francesco Caroto

Quanto influì l'arte etrusca su Massimo Campigli? A Venezia una mostra sul tema

A Boston la retrospettiva di Simone Leigh ripercorre vent'anni della sua arte

Milano, al Teatro degli Arcimboldi arriva l'esperienza immersiva su Claude Monet

Bologna, il MAST presenta la prima mostra antologica del fotografo irlandese Richard Mosse