Visionario e poliedrico: l'arte di Roberto Matta in mostra a Ca' Pesaro a Venezia


La mostra “Roberto Matta 1911-2002 a Ca’ Pesaro” esalta la figura dell’artista cileno Roberto Matta, dal 25 ottobre 2024 al 23 marzo 2025. L’esposizione si inserisce nel progetto di riscoperta degli artisti del XX secolo della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia.

La mostra Roberto Matta 1911-2002 a Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia a cura di Norman Rosenthal, Dawn Ades ed Elisabetta Barisoni, rappresenta la prima esposizione istituzionale in Italia dedicata all’artista cileno Roberto Matta (Santiago del Cile, 1911 – Civitavecchia, 2002). La rassegna è visitabile dal 25 ottobre 2024 al 23 marzo 2025. L’obiettivo è restituire la complessità della sua personalità e delle sue riflessioni, che spaziano tra conoscenze scientifiche, culturali e filosofiche. Matta ha lasciato un segno profondo come pittore, disegnatore, architetto, scultore e militante.

L’esposizione si inserisce nel progetto di approfondimento e riscoperta degli artisti del XX secolo, che la Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia porta avanti a partire dalle opere della sua collezione, tra cui spicca Alba sulla terra del 1952. Oltre a questo, l’iniziativa intende rinnovare il legame storico dell’artista con Venezia. Matta giunse nella città lagunare per la prima volta nel 1948, partecipando alla collezione Peggy Guggenheim esposta nel Padiglione della Grecia. Nel 1953, il Museo Correr ospitò la sua mostra Matta 1949-1953, organizzata dalla Galleria del Cavallino e sotto la direzione di Carlo Cardazzo. In quell’occasione, Alba sulla terra entrò per la prima volta a far parte di una collezione pubblica italiana, acquisita dal Comune di Venezia per Ca’ Pesaro. Protagonista del Surrealismo, movimento di cui nel 2024 si celebrerà il centenario, Matta sviluppò un linguaggio visivo unico e complesso. La sua arte mescola elementi come l’irrazionalità, l’inconscio, l’automatismo psichico e la materia in mutamento, tipici del surreale, con le influenze parigine della sua collaborazione con Le Corbusier. Nella sua produzione matura emergono inoltre elementi architettonici e prospettici, che rivelano la sua passione per la poesia e il legame con Breton e il gruppo surrealista.

Robert Matta, Alba sulla Terra (1952; olio su tela, 95,5 × 122 cm; Venezia, Ca’ Pesaro- Galleria Internazionale d’Arte Moderna,  acquisto alla mostra personale presso il Museo Correr, 1953, inv. 2001) © Roberto Matta, by SIAE 2024
Robert Matta, Alba sulla Terra (1952; olio su tela, 95,5 × 122 cm; Venezia, Ca’ Pesaro- Galleria Internazionale d’Arte Moderna,  acquisto alla mostra personale presso il Museo Correr, 1953, inv. 2001) © Roberto Matta, by SIAE 2024
Roberto Matta, Les Juges partent en guerre (1967; olio su tela, 200 × 300 cm; Collezione Alisée Matta) © Roberto Matta, by SIAE 2024
Roberto Matta, Les Juges partent en guerre (1967; olio su tela, 200 × 300 cm; Collezione Alisée Matta) © Roberto Matta, by SIAE 2024
Roberto Matta, Coïgitum (1972; olio su tela, 400 × 1000 cm; Collezione Alisée Matta) © Roberto Matta, by SIAE 2024
Roberto Matta, Coïgitum (1972; olio su tela, 400 × 1000 cm; Collezione Alisée Matta) © Roberto Matta, by SIAE 2024
Roberto Matta, El Burundu Burunda ha muerto (1975; olio su tela, 210 × 443 cm cm; Collezione Alisée Matta) © Roberto Matta, by SIAE 2024
Roberto Matta, El Burundu Burunda ha muerto (1975; olio su tela, 210 × 443 cm cm; Collezione Alisée Matta) © Roberto Matta, by SIAE 2024

Nella sua opera si percepisce l’influenza che ha esercitato sugli espressionisti astratti americani degli anni Quaranta, ma anche il suo coinvolgimento nel mondo della fantascienza. È stato un precursore di un’estetica dove convivono atmosfere da videogame e suggestioni tipiche della Street art. La rassegna si apre con Coïgitum del 1972, una monumentale opera lunga oltre 10 metri, che testimonia la continua esplorazione dello spazio da parte dell’artista. Matta unisce l’immaginario surrealista alla costruzione architettonica e sfida le convenzioni spaziali euclidee, anticipando molte delle estetiche moderne che mescolano arte e tecnologia.

Il percorso espositivo si sviluppa secondo un ordine cronologico, che non si impone rigidamente, ma lascia emergere le diverse anime di Matta. Tra le opere esposte si trovano monumentali dipinti e sculture: una foresta di totem animali, figure mitologiche e archetipi dalle risonanze mediterranee e precolombiane. I lavori sono presenti negli spazi del Museo, accompagnati da oggetti di design come il sistema modulare di sedute Malitte, prodotto oggi da Paradisoterrestre e a disposizione dei visitatori. Vi sono poi opere in vetro, frutto dell’esperienza veneziana alla Fucina degli Angeli. Infine, un altro aspetto fondamentale dell’opera di Matta è l’impegno politico. Dopo il dopoguerra, la sua arte si fonde con la politica, ricordando figure come Federico García Lorca, vittima del regime franchista. Tra le opere più significative esposte a Ca’ Pesaro figurano La Question del 1958, che affronta il tema della Guerra d’Algeria, La Chasse aux adolescents, evocativa della rivoluzione del maggio francese del 1968, e El Burundu Burunda ha muerto del 1975, ispirata alla guerra civile colombiana degli anni Cinquanta. Non meno importante è la sensibilità di Matta verso le questioni ecologiche, espressa sia nei suoi soggetti che nelle modalità di allestimento. La mostra di Ca’ Pesaro, curata insieme al gruppo di Design Differente, riflette la sua visione, con l’uso di materiali riciclati e un approccio che oggi definiremmo sostenibile.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraRoberto Matta 1911-2002
CittàVenezia
SedeCa' Pesaro
DateDal 25/10/2024 al 23/03/2025
ArtistiRoberto Matta
CuratoriElisabetta Barisoni, Norman Rosenthal, Dawn Ades
TemiArte contemporanea, Venezia, Roberto Matta, Ca' Pesaro

Visionario e poliedrico: l'arte di Roberto Matta in mostra a Ca' Pesaro a Venezia
Visionario e poliedrico: l'arte di Roberto Matta in mostra a Ca' Pesaro a Venezia


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