La Parigi di Brassai, tra i grandi esponenti della fotografia del Novecento, in mostra a Bassano del Grappa


Il Museo Civico di Bassano del Grappa ospita dal 16 novembre 2024 al 21 aprile 2025 la mostra Brassaï. L’occhio di Parigi: un inedito sguardo sull’opera fotografica di Brassaï, tra i grandi esponenti della fotografia del Novecento.

Il Museo Civico di Bassano del Grappa ospita dal 16 novembre 2024 al 21 aprile 2025 la mostra Brassaï. L’occhio di Parigi, a cura di Philippe Ribeyrolles e Barbara Guidi, realizzata in collaborazione con Silvana Editoriale e con l’Estate Brassaï Succession. Esposte quasi duecento stampe d’epoca, oltre a sculture, documenti e oggetti appartenuti al fotografo, per presentare un inedito sguardo sull’opera fotografica di Brassaï (Gyula Halász; Brașov, 1899 – Èze, 1984), con particolare attenzione alle celebri immagini dedicate a Parigi e alla sua vita.

Ungherese di nascita ma parigino d’adozione, Brassaï è uno dei grandi esponenti della fotografia del Novecento. Pittore, scultore, scrittore dalla formazione cosmopolita, intellettuale a tutto tondo, osservatore curioso, acuto e sensibile, Brassaï sceglie di dedicarsi principalmente alla fotografia attorno al 1929, dunque solo dopo il suo definitivo trasferimento nella capitale francese.

La Ville Lumière, con i suoi luoghi e i suoi protagonisti è la musa ispiratrice di Brassaï: dai quartieri operai ai monumenti simbolo della città, dal mondo della moda ai ritratti degli amici artisti e intellettuali, fino ai graffiti e alla vita notturna. “La fotografia è per Brassaï un atto mentale”, spiega Barbara Guidi, direttrice dei Musei Civici di Bassano del Grappa. “Essa è non solo un modo per guardare il mondo, bensì il mezzo con il quale, o attraverso il quale, scoprirlo, comprenderlo e misurarlo. È lo strumento con cui, parafrasando Heidegger, Brassaï ’abita il mondo’. Con questo spirito affronta il paesaggio urbano diurno ma soprattutto notturno di Parigi, divenendo pioniere della fotografia ’in assenza di luce’, una pratica allora ritenuta tecnicamente ardua e con cui segna una pagina indelebile della storia di quest’arte: come diceva Diane Arbus ai suoi allievi, ’in Brassaï c’è la sostanza stessa dell’oscurità”.

Straordinaria è anche la raccolta di immagini che ritrae i protagonisti di quegli anni memorabili: scrittori, artisti, musicisti, icone del mondo della moda e dello spettacolo, senza dimenticare le figure più umili, come i venditori ambulanti e i lavoratori delle Halles. Insieme, questi soggetti danno vita a un affresco corale di straordinaria poesia. Durante le sue passeggiate, Brassaï non si limita a immortalare paesaggi o scorci architettonici, ma si spinge in ambienti più intimi e raccolti, luoghi dove la società si incontra e si abbandona al divertimento.

La vicinanza con il movimento surrealista e l’amicizia con artisti e scrittori di spicco come Dalí, Matisse, Prévert e Picasso gli spalancano le porte dei circoli intellettuali, consentendogli di partecipare al fervore culturale unico che animava Parigi in quel periodo irripetibile.

Genio poliedrico: si è cimentato con il disegno, la pittura, la scultura ma anche con la scrittura; ma Brassaï trova nella fotografia il mezzo perfetto con cui affrontare il reale. L’obiettivo è per lui un filtro che gli dà la possibilità di depurare il mondo che lo circonda dalle convenzioni e dalle consuetudini, trasformando anche l’oggetto più banale in qualcosa di sorprendente: “Se tutto può diventare banale, tutto può ridiventare meraviglioso: che cos’è il banale se non il meraviglioso impoverito dall’abitudine?”, affermava l’artista.

Le sue più celebri immagini, come la serie Parigi di notte e le foto che hanno ispirato il Surrealismo e quelle della serie Graffiti che hanno precorso la poetica dell’Informale e dell’Art Brut, accompagnate da una selezione di sculture, un arazzo, documenti e oggetti appartenuti all’artista, si articoleranno in un percorso espositivo di dieci sezioni tematiche che immergeranno il pubblico nelle sofisticate e misteriose atmosfere della capitale francese della prima metà del Novecento, meta di artisti e intellettuali.

“La mostra Brassaï. L’occhio di Parigi offre l’occasione unica di conoscere tanto l’opera magistrale di uno dei più importanti artisti del secolo scorso, quanto di compiere un vero e proprio viaggio nel tempo e nello spazio, immergendosi nelle atmosfere più autentiche della Parigi della prima metà del Novecento”, dichiara Giada Pontarollo, Assessore alla Cultura di Bassano del Grappa. “Dopo il debutto nella prestigiosa sede di Palazzo Reale a Milano, ma completamente ridisegnata nel percorso e nel racconto, e con la presenza di opere inedite, la mostra trova oggi nel nostro Museo Civico, già punto di riferimento per importanti mostre fotografiche di rilievo internazionale, il luogo prediletto per consentire al grande pubblico di accostarsi e approfondire un nuovo, importante capitolo della storia della fotografia attraverso l’opera di uno dei suoi massimi protagonisti”.

La mostra sarà inoltre accompagnata dall’omonima pubblicazione in lingua italiana e inglese a cura di Philippe Ribeyrolles, studioso nonché nipote del grande fotografo, e da una ricca offerta didattica pensata per tutte le tipologie di visitatori. Tra le attività in programma, anche uno speciale workshop organizzato in collaborazione con il Liceo Artistico “Michele Fanoli” di Cittadella, articolato in quattro appuntamenti condotti dal professor Dario Antonini, che consentirà al pubblico di cimentarsi in prima persona nell’arte della stampa su carta fotografica in camera oscura e visitare liberamente la mostra Brassaï. L’occhio di Parigi. Gli appuntamenti, della durata di circa 2 ore, si svolgeranno alle ore 15:30 nelle date di sabato 18 gennaio, 15 febbraio, 22 marzo e 5 aprile. Al termine dell’attività ciascun partecipante potrà portare a casa l’immagine realizzata a ricordo della mostra. Le prenotazioni saranno disponibili a partire dal mese di dicembre. .

“Presentiamo negli spazi espositivi del Museo Civico l’opera di uno dei più grandi fotografi di tutti i tempi”, dichiara Nicola Ignazio Finco, sindaco di Bassano del Grappa, “che ha saputo raccontare la Parigi della prima metà del Novecento come pochi altri, consegnandoci immagini che ancora oggi costituiscono dei documenti visivi imprescindibili per chi voglia conoscere e studiare la capitale francese negli anni compresi tra le due guerre mondiali. Immagini che ancora oggi, a distanza di quasi un secolo dalla loro realizzazione, conservano intatta tutta la forza e l’immediatezza di veri documenti di vita vissuta e profondamente partecipata”.

Per info: www.museibassano.it

Brassaï, Coppia di amanti in un piccolo caffè in place d’Italie (1932 circa) © Estate Brassaï Succession - Philippe Ribeyrolles
Brassaï, Coppia di amanti in un piccolo caffè in place d’Italie (1932 circa) © Estate Brassaï Succession - Philippe Ribeyrolles

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraBrassa?. L’occhio di Parigi
CittàBassano del Grappa
SedeMusei Civici di Bassano del Grappa
DateDal 16/11/2024 al 21/04/2025
ArtistiBrassa
CuratoriBarbara Guidi, Philippe Ribeyrolles
TemiFotografia

Se ti è piaciuto questo articolo abbonati a Finestre sull'Arte.
al prezzo di 12,00 euro all'anno avrai accesso illimitato agli articoli pubblicati sul sito di Finestre sull'Arte e ci aiuterai a crescere e a mantenere la nostra informazione libera e indipendente.
ABBONATI A
FINESTRE SULL'ARTE



MAGAZINE
primo numero
NUMERO 1

SFOGLIA ONLINE

MAR-APR-MAG 2019
secondo numero
NUMERO 2

SFOGLIA ONLINE

GIU-LUG-AGO 2019
terzo numero
NUMERO 3

SFOGLIA ONLINE

SET-OTT-NOV 2019
quarto numero
NUMERO 4

SFOGLIA ONLINE

DIC-GEN-FEB 2019/2020
Finestre sull'Arte