A Bologna la personale di David LaChapelle. Oltre trenta opere esposte, anche una inedita

Dal 1° febbraio al 15 marzo 2025, Galleria Cavour 1959 di Bologna ospiterà la mostra Oltre il Reale: David LaChapelle a Bologna, mostra personale dedicata a uno dei fotografi e artisti più visionari del nostro tempo: David LaChapelle. Curata da Deodato Arte in collaborazione con Contemporary Concept, la mostra propone un viaggio immersivo attraverso le opere più emblematiche di David LaChapelle, esplorando i molteplici temi che caratterizzano il suo lavoro: dalla riflessione spirituale all’analisi delle dinamiche sociali, dai ritratti delle celebrità al rapporto con la moda, fino ai temi legati al cambiamento climatico. Saranno esposte per l’occasione oltre trenta opere, tra cui una inedita mai presentata al pubblico.

Il titolo Oltre il Reale sottolinea la capacità di LaChapelle di andare oltre la realtà, trasformando ogni immagine in un universo visionario. Le sue opere invitano lo spettatore a esplorare dimensioni simboliche, emotive e immaginative. Anche la scelta della location, Galleria Cavour 1959, è significativa: questo palazzo razionalista, realizzato alla fine degli anni Sessanta, è stato progettato con una visione avveniristica e sostenibile per l’epoca. Situato nel cuore di Bologna, lo spazio ha rappresentato per decenni un punto di incontro tra moda, avanguardia e creatività, ospitando mostre d’arte ed eventi culturali.

Le opere in mostra

Attraverso una selezione di opere, i visitatori saranno guidati nell’universo visivo di David LaChapelle, dove fotografia, simbolismo e narrazione si fondono in un linguaggio artistico inconfondibile. Tra le opere in mostra spiccano capolavori come After the Deluge: Cathedral e After the Deluge: Statue, che rivisitano temi biblici in una chiave contemporanea, indagando il legame tra uomo, natura e spiritualità; Snow Day, un ritratto surreale che cattura la delicata bellezza e vulnerabilità della natura; Jesus is Condemned to Death, una reinterpretazione visivamente intensa della Via Crucis; Leonardo di Caprio, un ritratto pop che mescola cultura contemporanea e critica sociale; Earth Laughs in Flowers: Springtime, un omaggio al ciclo della vita, ispirato alle nature morte fiamminghe; Collapse in a Garden, che invita a riflettere profondamente sul rapporto tra l’essere umano e l’ambiente. Come in ogni opera di LaChapelle, ciascuna fotografia si collega a una narrazione più ampia, conducendo il pubblico in un viaggio che oscilla tra sogno e realtà. Il culmine di questo percorso espoositivo sarà rappresentato dall’opera Tower of Babel (2024), presentata per la prima volta al pubblico proprio a Bologna.

“La Torre di Babele era originariamente intesa per avvicinarsi a Dio. Ma gli esseri umani hanno fallito. Oggi ci troviamo di fronte a Internet, a persone che parlano tutto il giorno, a influencer, podcast, politici... Ognuno ha un’opinione e vuole gridarla dai tetti. Tutti parlano, ma nessuno ascolta”, dichiara David LaChapelle a proposito della sua nuova opera. “Tower of Babel è un’opera reale, realizzata in studio. Abbiamo costruito il set e un modello della torre. Le nuvole sono state fatte di cotone e dipinte per armonizzarsi con lo sfondo. Il panorama della città è una proiezione di Los Angeles. Abbiamo fatto esplodere la torre in modo che si sgretolasse sui personaggi sottostanti. Ho curato attentamente questa scena con attori scelti specificamente per riflettere culture diverse provenienti da ogni angolo del pianeta”.

“Sono orgogliosa di ospitare la straordinaria mostra di David LaChapelle qui in Galleria Cavour 1959”, afferma Paola Pizzighini Benelli, Amministratore Unico di Magnolia Srl, a cui fa capo Galleria Cavour 1959, “un luogo che nasce da una visione architettonica innovativa e che oggi si conferma come crocevia di cultura, arte e creatività. LaChapelle, con la sua capacità unica di trasformare la realtà in universi onirici e suggestivi, si integra perfettamente con l’anima visionaria di questo spazio. Fin dalle sue origini, Galleria Cavour 1959 è stata pensata come un ambiente capace di connettere tradizione e futuro, estetica e funzionalità, moda e arte. Le opere di LaChapelle dialogano con questa eredità, amplificandone la vocazione a essere un punto di riferimento per l’avanguardia artistica. Questa esposizione rappresenta non solo un evento culturale di rilievo, ma anche un’opportunità per continuare a valorizzare l’identità di Galleria Cavour 1959 come luogo di incontro tra visioni artistiche e architettoniche che guardano oltre il presente”.

La mostra sarà ad ingresso gratuito. Dal martedì al giovedì, dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30; il venerdì e il sabato dalle 10 alle 19, mentre la domenica sarà visitabile su appuntamento. Chiusa il lunedì. Durante Artcity (6, 7, 9 febbraio), la mostra sarà visitabile fino alle 20, e sabato 8 febbraio, in occasione della Artcity White Night, fino a mezzanotte.