Il Padiglione della Repubblica Ceca e della Slovacchia alla 58a Biennale di Venezia propone la mostra Trascorso Incerto Intuìto, personale di Stanislav Kolíbal (Orlová, 1925), uno dei più importanti artisti cechi viventi, tra i principali esponenti dell’avanguardia del suo paese. La rassegna, curata da Dieter Bogner, allestisce a Venezia un percorso che il curatore stesso definisce “semi-retrospettivo” e che tuttavia non manca di esporre anche alcuni recenti. Il titolo dell’esposizione deriva da un’installazione concettuale che Kolíbal realizzò alla metà degli anni Settanta, e che è visibile all’interno del padiglione: il carattere poetico e ambiguo dell’opera di Kolíbal, sottolinea il curatore, “è fondamentale per comprendere la posizione dell’artista rispetto al tempo, alla vita e all’arte”.
L’arte di Kolíbal rappresenta una sorta di fusione tra arte minimalista e arte povera, e si concentra sulla interrelazione esistente tra perfezione/insufficienza, stabilità/instabilità, chiarezza/ambiguità, certezza/incertezza. Si tratta di categorie fondamentali per Kolíbal, che nelle sue sculture, nelle sue installazioni e nei suoi disegni appaiono legate l’una all’altra e testimoniano anche il trascorso storico e politico vissuto dall’artista, divenendo spesso simbolo di instabilità (l’arte di Kolíbal abbonda di figure in equilibrio precario).
La mostra presentata alla Biennale di Venezia dcomprende anche un intervento site specific e affianca un “disegno spaziale” negli esterni, collegato alla facciata modernista del Padiglione ceco e slovacco, a un “disegno murale” di grandi dimensioni all’interno dell’edificio stesso: entrambi questi interventi sono stati appositamente realizzati per l’occasione. Inoltre, la rassegna propone al pubblico opere storiche, tra le quali un gruppo di sculture bianche degli anni Sessanta, e quattro installazioni concettuali su muro risalenti agli anni Settanta, realizzate con materiale di recupero.
La mostra è accompagnata da un catalogo di 220 pagine riccamente illustrato. Nel saggio biografico di 100 pagine, Dieter Bogner ripercorre la parabola esistenziale di Kolíbal dagli anni Trenta fino ai giorni nostri, con un corredo di immagini che illustrano tutti i periodi della sua vita e ne documentano la produzione artistica. La seconda parte del catalogo comprende le riflessioni di numerosi esperti di primo piano, attivi in Repubblica ceca o in altri paesi, tra i quali la storica dell’arte Terezie Nekvindová (Accademia di Belle Arti di Praga), il matematico Jaroslav Nešet?il (Università Carlo, Praga), il linguista Martin Prinzhorn (Università di Vienna), il teorico dell’architettura Jan Tábor (Vienna) e i curatori Christian Rattemeyer (Museum of Modern Art, New York), Juliet Bingham (Tate Modern, Londra) e Alicia Knock (Centre Pompidou, Parigi). Karel Št?drý e Patrik Svoboda sono autori del progetto grafico. Il catalogo è curato da Dieter Bogner e Adam Budak e pubblicato dalla Walther König Verlag.
Stanislav Kolíbal è nato a Orlová nel 1925 e attualmente vive e lavora a Praga. Ha studiato grafica all’Accademia delle arti applicate e scenografia all’Accademia delle arti performative, sempre a Praga. Le sue opere sono state incluse in importanti mostre internazionali, come Between Man and Matter (Metropolitan Art Gallery Tokyo, 1970), Sculpture from 20 Nations (New York, 1967), Transforming Chronologies (MoMA New York, 2006) e Other Primary Structures (Jewish Museum, New York, 2014), e presentate in mostre personali al Padiglione d’Arte Contemporanea (Milano, 1983), alla Galleria Nazionale di Praga (1997, 2015) e Labil - Stabil (Deichtorhallen Hamburg, 2000). L’opera di Kolíbal tuttavia attende ancora di essere inserita in un più ampio contesto internazionale.
Padiglione della Repubblica Ceca e della Slovacchia. Ph. Credit Francesco Galli © La Biennale di Venezia |
Padiglione della Repubblica Ceca e della Slovacchia. Ph. Credit Finestre sull’Arte |
Ritratto di Stanislav Kolíbal. Ph. Credit Martin Polák. Courtesy the artist |
Stanislav Kolíbal, Borderline between Light and Dark (1985; legno, mastice, cera, ferro, diametro 185 cm). Ph. Credit Martin Polák. Courtesy the artist |
Stanislav Kolíbal, White relief (2016; legno, disegno, ferro, 150 x 108 x 5 cm). Ph. Credit Martin Polák. Courtesy the artist |
Titolo mostra | Trascorso Incerto Intuìto | Città | Venezia | Sede | Padiglione della Repubblica Ceca e della Slovacchia | Date | Dal 30/11/-0001 al 30/11/-0001 | Artisti | Stanislav Kol | Temi | Arte contemporanea |
Biennale 2019. La mostra personale di Stanislav Kolíbal al Padiglione della Repubblica Ceca e della Slovacchia |