Fino al 10 marzo 2022 il Museo di Palazzo Medici Riccardi a Firenze accoglie la mostra Benozzo Gozzoli e la Cappella dei Magi, a cura di Serena Nocentini e Valentina Zucchi. La rassegna, promossa da Città Metropolitana di Firenze e organizzata da MUS.E, è dedicata a Benozzo Gozzoli, maestro del Rinascimento, e al suo rapporto con Firenze ed è strettamente legata alla sede espositiva in quanto all’interno di Palazzo Medici Riccardi si trova la splendida Cappella dei Magi, affrescata magistralmente su commissione medicea da Benozzo di Lese, più noto come Benozzo Gozzoli, alla fine degli anni Cinquanta del Quattrocento.
L’esposizione rivolge una particolare attenzione alla Cappella dei Magi e intende evidenziare i legami dell’artista con la famiglia Medici e con Firenze, dove il pittore mosse i suoi primi passi. Il percorso espositivo è costituito da opere originali e creazioni multimediali, all’interno del quale il pubblico è invitato a scoprire la vita e l’opera del grande maestro del Rinascimento italiano e ad approfondirne le testimonianze pittoriche non solo in città ma anche nell’intero territorio toscano.
Da una serie di dichiarazioni rese al Catasto fiorentino, in cui il giovane è menzionato indicandone l’età, è possibile collocare la nascita di Benozzo Gozzoli tra il 1420 e il 1421. La sua famiglia era originaria del piviere di Settimo, dunque del contado fiorentino, ma si era stabilita a Firenze. Se i primi passi di Benozzo si muovono al fianco del padre, di professione farsettaio, grazie al quale il giovane sviluppa una particolare sensibilità visiva e tattile per le stoffe e per i tessuti decorati, ben presto si avviò alla pittura. Il primo documento in cui si firma “pictor” è il contratto che nel 1444 lo impegna per tre anni come aiuto di Lorenzo Ghiberti nella realizzazione della porta est del Battistero di Firenze. Tuttavia aveva già lavorato al fianco del Beato Angelico: presumibilmente era suo aiuto durante i lavori nel convento di San Marco a Firenze, tra il 1438 e il 1443.
Benozzo Gozzoli intraprese una intensa e prolifica attività artistica, soprattutto nel Centro Italia, ma si dichiarò sempre “pittore fiorentino”. Risulta poi impegnato a Roma in Vaticano e a Orvieto, ancora con Beato Angelico, per poi stabilirsi in Umbria, dove realizzò numerose opere ed ebbe molte commissioni (basti ricordare il ciclo affrescato per la chiesa di San Francesco a Montefalco), a Viterbo, e poi di nuovo a Roma in occasione delle celebrazioni per la nomina di papa Pio II nell’ottobre 1458. Ritornò sicuramente a Firenze nel 1459, quando iniziò ad affrescare la Cappella dei Magi in Palazzo Medici. Riconosciuto e apprezzato, dopo un quinquennio fiorentino, si spostò nel 1464 a San Gimignano, per il ciclo della chiesa di Sant’Agostino e altri lavori pubblici e privati nella zona, mentre dal 1468 ottenne l’incarico di eseguire in fresco le Storie dell’Antico Testamento sulla parete settentrionale del Campo Santo di Pisa. Qui restò per molti anni, circondato di grande notorietà e attivo in altri numerosi interventi sul territorio. Tornò nuovamente a Firenze nel 1495, in pieno clima savonaroliano, e due anni dopo, il 4 ottobre 1497, morì a Pistoia
Il rapporto dell’artista con Firenze è esplicitato anche nella sua stessa firma: “Magister Benotius florentinus” o “benozius florentinus” o “pictor de Florentia”. L’avvicinamento alla famiglia Medici si ha probabilmente già in età giovanile, quando il pittore segue il lavoro di Beato Angelico nel convento di San Marco a Firenze, trovando la sua più compiuta manifestazione nella Cappella dei Magi. Fu un rapporto saldo che accompagnò l’artista nel corso di tutta la sua carriera.
La mostra dà massimo rilievo alla Cappella dei Magi, sapientemente affrescata da Benozzo nel 1459 con il Viaggio dei Magi e il Giardino del Paradiso, convergenti nell’Adorazione del Bambino Gesù di Filippo Lippi sull’altare, dove risaltano sia la sua maestria nella tecnica pittorica murale sia la finezza esecutiva nel rendere i paesaggi, i personaggi, i dettagli, intrecciando storia sacra, atmosfera fiabesca e attualità contemporanea.
L’esposizione promuove inoltre le connessioni con il territorio fiorentino e toscano, evidenziando i luoghi della città e del territorio nei quali Gozzoli ha operato e in cui sono ancora visibili le sue testimonianze artistiche, giungendo fino a San Gimignano, Castelfiorentino e Pisa. Il progetto vede la preziosa collaborazione del Museo di San Marco di Firenze, del Museo Benozzo Gozzoli di Castelfiorentino, dei Musei Civici di San Gimignano e dell’Arcidiocesi di Siena-Colle Val d’Elsa-Montalcino.
Ogni sala espositiva indaga uno di questi aspetti e in ogni ambiente, intorno alle opere scelte, sono elaborati apparati visivi e multimediali narrativi per valorizzare al meglio la presenza degli originali esposti e allo stesso tempo per sviluppare i temi fondamentali dell’esposizione in forma innovativa e scenografica.
L’allestimento museografico, realizzato da Luigi Cupellini, intende esaltare i dipinti e i disegni concessi in prestito da prestigiose istituzioni museali nazionali e internazionali. Tra i dipinti in mostra, la giovanile Madonna del Baldacchino con angeli (National Gallery di Londra), il Matrimonio mistico di Santa Caterina, Pietà con san Giovanni Evangelista e Maria Maddalena, Sant’Antonio Abate e Sant’Egidio (Museo di San Marco di Firenze), il Pilastrino con San Bartolomeo, San Giovanni Battista, San Giacomo Maggiore, cui fa da controcanto il Pilastrino speculare attribuito a Domenico di Michelino (Galleria dell’Accademia di Firenze), la Pala della Sapienza Nuova (Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia) e la Madonna dell’Umiltà tra sant’Andrea e san Prospero e due angeli (Arcidiocesi di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino, esposta nel Museo Civico di San Gimignano).
A questi si affiancano disegni dell’artista e della sua bottega riconducibili agli anni fiorentini o legati all’iconografia della Cappella, in prestito dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, dalle Gallerie dell’Accademia di Venezia, dal Musée du Louvre di Parigi, che permetteranno al pubblico di approfondire l’attività grafica dell’artista e la sua capacità nella resa della figura umana e di inserti naturalistici, ben visibili nella Cappella dei Magi. L’Etude d’un cerf, la tête baissée et tournée vers la gauche, in prestito dal Louvre insieme al Portrait d’homme avec béret, ne sono esempi.
Testimonianze documentarie esplicitano il rapporto di vicinanza dell’artista con la famiglia Medici, grazie alle lettere provenienti dall’Archivio di Stato di Firenze: celebri sono gli scambi epistolari tra Benozzo, Piero de’ Medici e Roberto Martelli nel caldo luglio del 1459 sui serafini e i cherubini appena dipinti in Cappella, che al committente non erano inizialmente sembrati “a proposito”.
Infine, grazie alla collaborazione con la Biblioteca Medicea Laurenziana, è esposto il codice che testimonia la presenza dell’antica iscrizione un tempo presente presso la cappella, “chiave di accesso” per la comprensione dell’intero programma iconografico, preceduto da un commento esplicativo: «I doni dei Re, le preghiere degli spiriti superni, la mente della Vergine sono le cose sacre dell’altare. Tieni lontano, o folla profana, il piede».
Arricchiscono il percorso espositivo supporti filmici d’autore, a cura di Art Media Studio, utili per approfondire ulteriori aspetti della biografia e dell’attività artistica del pittore. Nella sala angolare inizialmente conformata a loggia e trasformata in ambiente interno già nel Cinquecento, viene proposta un’installazione multimediale immersiva, interamente dedicata alla Cappella dei Magi, nella quale i visitatori sono guidati nell’esplorazione delle diverse tematiche e dei dettagli.
Per tutto il periodo dell’esposizione è previsto inoltre un ricco calendario di visite, di approfondimenti tematici, di conferenze, di attività e di laboratori rivolti alle diverse tipologie di pubblico. Per i soci Unicoop Firenze saranno a disposizione visite guidate esclusive, tutte le domeniche alle 10, e si avrà l’agevolazione 2x1 per l’ingresso.
L’esposizione è infine corredata dalla pubblicazione di un volume, edito da Sillabe, con una serie di contributi di grandi studiosi italiani e internazionali, come Cristina Acidini, Laura Llewellyn, Diane Cole Ahl, Alice Vignoli, Stefania Bertini, oltre le due curatrici della mostra.
“Quale miglior luogo per celebrare il seicentenario della presunta nascita di Benozzo Gozzoli?”, affermano le curatrici della mostra. “Palazzo Medici conserva uno dei capolavori del Rinascimento, la Cappella dei Magi, commissionata dalla prestigiosa famiglia Medici che, con quest’opera, ha legato per sempre il suo nome a Firenze e nella quale si fondono anche le abilità di Benozzo: la cura per ogni minimo dettaglio, dai preziosi gioielli ai ricchi damaschi, dalle bardature dei cavalli agli alberi carichi di frutta, dai prati fioriti al variopinto piumaggio degli uccelli. Una piccola ma significativa esposizione accompagnerà i nostri ospiti in questo mondo fiabesco e decorativo, caratteristico dell’artista, che ha reso la sua pittura ricca di particolare fascino. Le opere reali presenti dialogheranno con i linguaggi multimediali, invitando lo spettatore a scoprire particolari di intensa e poetica realtà. Riconoscere che la tecnologia è uno strumento prezioso per il nostro vivere e non un obiettivo, significa dare ancora una volta centralità alla persona, come in fondo avvenne proprio nel Rinascimento, quando il nostro Benozzo dipinse la Cappella dei Magi di questo palazzo”.
Per info e prenotazioni: www.palazzomediciriccardi.it; telefonare al numero + 39 055 2760552 o scrivere a info@palazzomediciriccardi.it
Orari: Tutti i giorni dalle 9 alle 19. Chiuso il mercoledì.
Biglietti: Intero 10 euro, ridotto 6 euro; comprende la visita al museo. Riduzioni dai 18 ai 25 anni e studenti universitari. Gratuito da 0 a 17 anni, guide turistiche abilitate, giornalisti accreditati, disabili e loro accompagnatori, gruppi di studenti e rispettivi insegnanti, membri ICOM, ICOMOS e ICCROM.
Ph.Credit Simone Lampredi
Titolo mostra | Benozzo Gozzoli e la Cappella dei Magi | Città | Firenze | Sede | Museo Palazzo Medici Riccardi | Date | Dal 16/12/2021 al 10/03/2022 | Artisti | Benozzo Gozzoli | Curatori | Serena Nocentini, Valentina Zucchi | Temi | Rinascimento, Firenze |
Benozzo Gozzoli e la Cappella dei Magi: una mostra a Firenze sull'artista e sul suo legame con la città |
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