Una mostra dedicata a un artista dimenticato del Novecento, il triestino Dyalma Stultus (Trieste, 1901 - Darfo Boario, 1977): fino al 30 ottobre, la Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, nell’ambito della rassegna La Milanesiana ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, ospita infatti la mostra Dyalma Stultus. Opere dalla Fondazione Cavallini Sgarbi. Curata da Vittorio Sgarbi, la rassegna presenta 14 opere inedite o raramente viste di Dyalma Stultus.
“Dyalma Stultus deve a Trieste i natali, gli affetti familiari, la prima formazione culturale e sentimentale, ma non solo – racconta Vittorio Sgarbi – Così il modo di Stultus di intendere l’arte trova consonanze in quello di altri triestini della sua epoca (Sbisà e Croatto), ma è a Firenze che Stultus acquisisce un nuovo, nazionale senso della misura. Le donne nude ritratte da Stultus sono solo apparentemente popolari, con i capelli raccolti e le sopracciglia sfoltite secondo la moda borghese del tempo, evitano lo sguardo diretto perché la loro missione non è sedurre, suggeriscono l’esprit de géométrie che in natura tutto regge, in un omaggio aperto a Cezanne. Nel dopoguerra l’epoca cambia ma la ricerca di Stultus continua a perseguire l’equilibrio di natura tra colore e disegno, luce e ombra, Francia e Italia: oggi, grazie alla Milanesiana, Stultus rivive ad Ascoli, e si mostra in eterno pittore assoluto”.
“Dyalma Stultus (1901-1977) è un pittore sofisticato e intrigante, coltissimo e isolato, che fu contro tutti gli ’ismi’: un protagonista davvero affascinante del Novecento italiano – afferma Lucio Scardino – Di lui è imminente una mostra di 14 dipinti della Fondazione Cavallini Sgarbi, inediti o raramente visti. Curata dallo storico dell’arte Lucio Scardino, la rassegna si terrà presso la Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno dal prossimo giugno. Databili dagli anni Trenta agli anni Settanta, i dipinti propongono la sua visione limpidamente figurativa, lontanissima dalle avanguardie, formatasi nella Trieste austriacante, educatasi nella Accademia di Venezia e approdata nella raffinata Firenze del secondo dopoguerra. Vedute della campagna toscana o della Capri più ammaliante, composizioni fascinosamente allegoriche o robustamente novecentiste, ritratti muliebri psicologicamente azzeccatissimi, i quadri di Stultus rivelano sempre un impeccabile mestiere, sono accademicamente ben congegnati, a costo di risultare capricciosamente accademici, accostando la figura del triestino a quella di grandi maestri ’reazionari’ quanto sapienti, come Annigoni, Funi o Sciltian”.
“Un importante pittore triestino Dyalma Stultus (1901 / 1977), con un nucleo di opere donate a Vittorio Sgarbi in qualità di Presidente della Fondazione Cavallini Sgarbi – dichiara Elisabetta Sgarbi – Nei quadri si sente il vento di Trieste, che pulisce il cielo è rende nitide le forme e sgargianti e luminosi i colori”.
Progetto di allestimento Luca Volpatti.
La mostra è in collaborazione con Regione Marche, Comune di Ascoli Piceno, Fondazione Carisap, Camera di Commercio delle Marche,Circolo Cultural-mente Insieme, Fainsplast e Ciaccio Arte.
I cataloghi delle 8 mostre ospitate quest’anno da La Milanesiana sono editi dalla Fondazione Elisabetta Sgarbi.
Per tutte le informazioni, potete visitare il sito ufficiale della Milanesiana.
Titolo mostra | Dyalma Stultus. Opere dalla Fondazione Cavallini Sgarbi | Città | Ascoli Piceno | Sede | Pinacoteca Civica | Date | Dal 29/06/2023 al 30/10/2023 | Artisti | Dyalma Stultus | Curatori | Vittorio Sgarbi | Temi | Novecento |
Un dimenticato del '900 in mostra ad Ascoli: le opere di Dyalma Stultus alla Pinacoteca |