Da sabato scorso, il pubblico della mostra Artemisia Gentileschi e il suo tempo, dedicata alla grande artista Artemisia Gentileschi (Roma, 1593 - Napoli, 1653), può ammirare nella stessa sala e sulla stessa parete i due celebri dipinti Giuditta che decapita Oloferne: alla versione proveniente dagli Uffizi, già in mostra, si è affiancata quella del Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli.
La versione giunta sabato nelle sale di Palazzo Braschi (sede della mostra, a Roma) è considerata la precedente (in mostra viene datata 1617), mentre quella degli Uffizi viene fatta risalire al 1620 circa. La Giuditta che arriva da Capodimonte viene definita dagli organizzatori "un prestito eccezionale che arricchisce lo straordinario percorso dell’esposizione
romana". La mostra resterà aperta fino al 7 maggio (dal martedì alla domenica, ore 10-19).
Fonte: comunicato stampa
Nell’immagine: a sinistra, Artemisia Gentileschi, Giuditta che decapita Oloferne (1612 circa o 1617 circa; olio su tela, 158,8 x 125,5 cm; Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte); a destra, Artemisia Gentileschi, Giuditta che decapita Oloferne (1620 circa; olio su tela, 199 x 162,5 cm; Firenze, Uffizi)
Titolo mostra | Artemisia Gentileschi e il suo tempo | Città | Roma | Sede | Palazzo Braschi | Date | Dal 30/11/-0001 al 30/11/-0001 | Artisti | Artemisia Gentileschi | Temi | Artemisia Gentileschi |
Artemisia Gentileschi: in mostra a Roma le due Giuditte di Uffizi e Capodimonte assieme |