Arrivano in Italia circa cinquanta capolavori della Galleria Nazionale d’Arte di Kiev. Queste opere, che hanno come filo conduttore la notte, alludendo al buio in cui è precipitata l’Ucraina con l’invasione russa, saranno esposte in alcuni musei italiani per una mostra itinerante dal titolo Simbolismo e mistero nella pittura tra 800 e 900 (Dalla Galleria Nazionale di Kiev), a cura di Vittorio Sgarbi, Xenia Filonenko e Oleksandra Varbanets.
Saranno esposti dipinti e opere su carta, dell’Ottocento e del Novecento, dal Romanticismo all’Accademismo, dal Simbolismo al Realismo fino all’Impressionismo: da Ivan Aivazovsky (1817-1900) a Wilhelm Kotarbinsky (1848- 1921), da Julius von Klever (1850-1924) ad Arkhyp Kuindzhi (1841-1910) e Illiia Repin (1844- 1930).
Il tema dell’eterna battaglia tra luce e oscurità, con la vittoria innegabile del giorno sulla notte, vuole aggiungere un significato profondamente simbolico a questa mostra. Le opere esposte sono dimostrazione di come nell’Ottocento le evoluzioni tecniche della pittura abbiano aperto nuove possibilità agli artisti: candele e lampade elettriche, tramonti struggenti e albe scintillanti crearono nuova energia visiva per illuminare i tumulti sociali e politici del periodo. Tra i pezzi più famosi, i paesaggi di fine Ottocento di Ivan Aivazovsky e Mykola Ghe, il gruppo di opere di Ilya Repin e Mukhailo Vrubel dell’inizio del Novecento, senza dimenticare gli artisti ucraini contemporanei.
Questa mostra intende ricordare la risonanza internazionale della pittura di paesaggio, sviluppata anche dalla scuola ottocentesca italiana. Questi artisti hanno stabilito un nuovo rapporto con la natura. Opere che hanno influenzato anche culture lontane oltre i confini dell’Europa. Da segnalare, tra le opere più significative, Notte sul Dnipro di Arkhyp Kuindzhi (1882), Scene di Cairo di Ivan Aïvazovsky (1881), Satiro di Wilhelm Kotarbinsky e Monaca di Ilya Repin (1887).
Dalla Galleria Nazionale di Kiev arrivano 50 capolavori in Italia per una mostra itinerante |