La Fondazione Cirulli a San Lazzaro di Savena (Bologna) propone dal 23 novembre 2019 al 17 maggio 2020 L’archivio animato. Lavori in corso, nuovo concept di mostra che intende presentare al pubblico l’identità della Fondazione come luogo di sperimentazione tra archivio e spazio espositivo. Un vero laboratorio tra storia e cultura del Novecento per raccontare il secolo della modernità attraverso le arti figurative, il design industriale, la pubblicità, il cinema, la fotografia, la televisione, le riviste.
Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione di Jeffrey Schnapp, fondatore e direttore del metaLAB dell’Università di Harvard; nello storico edificio della Fondazione Cirulli, progettato e realizzato nel 1960 dagli architetti e designer milanesi Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Dino Gavina, sarà compiuta una narrazione del secolo breve attraverso la collezione varia e panoramica della Fondazione.
Diciannove sezioni in cui si mescoleranno le arti decorative, la comunicazione, il design industriale e la cultura materiale e visiva, fotografie, disegni, quadri, sculture, oggetti, manifesti, volantini, carteggi, progetti architettonici, tessuti, riviste, libri, per un totale di oltre 200 opere.
Il tessuto della modernità offrirà una selezione di progetti grafici per tessuti di arredamento realizzati per la Triennale di Milano negli anni Cinquanta dai più famosi artisti, quali Gio Ponti, Ettore Sottsass, Lucio Fontana, Enrico Prampolini, Bice Lazzari, Fede Cheti e molti altri. Fermo immagine racconterà attraverso i volti del cinema e della televisione degli anni Sessanta gli entusiasmi del boom economico, mentre Munari, Carboni e la RAI narrerà l’innovazione grafica della televisione pubblica ad opera dei due artisti negli anni Cinquanta. Si racconterà la modernità attraverso le produzioni industriali, la documentazione fotografica della vita nell’entroterra emiliano del Dopoguerra con le immagini di Enrico Pasquali e quelle glamour di Arturo Ghergo. E ancora, la pubblicità: dal pannello decorativo realizzato da Xanti Schawinsky, maestro del Bauhaus per il negozio Olivetti di Torino, ai cartelloni pubblicitari originali di inizio secolo scorso, dal design anonimo delle carte pasticcere brandizzate, realizzate negli anni Trenta per i più importanti bar d’Italia, all’evoluzione dei loghi attraverso un’accurata documentazione.
"Abbiamo voluto allontanarci da formati espositivi museali troppo rigidi per avventurarci in una sorta di “terra di nessuno”, in cui invece del grande racconto si cerca la molteplicità, la simultaneità e l’agilità, valori futuristi per eccellenza (ma anche valori del tutto contemporanei), tramite l’adozione di formati ibridi, leggeri e freschi. L’archivio animato, che fa leva sulla diversità e l’eterogeneità di una collezione panoramica come quella della Fondazione Cirulli, non propone al pubblico solo prodotti e soluzioni ma avanza problemi, sollecita ricerche, compone puzzles e suggerisce istanze di accesso diretto a materiali spesso non canonici che raccontano la storia del ‘900 italiano" ha dichiarato il curatore Jeffrey Schnapp.
Massimo e Sonia Cirulli hanno aggiunto: “Durante tutta la durata della mostra verranno organizzati incontri e conferenze con la partecipazione di esperti e studiosi del settore, per focus sulle tematiche delle varie sezioni, a comporre una ricca proposta di eventi culturali. Il nostro obiettivo è infatti quello di aprire lo spazio della Fondazione per farne un luogo di costruzione di contenuti, un vero e proprio laboratorio permanente di storia e cultura del Novecento”.
Per info: www.fondazionecirulli.org
Biglietti: Intero 10 euro, ridotto 8 e 5 euro.
Immagine: Arturo Ghergo, Isa Miranda (1936; stampa ai sali d’argento vintage su carta fotografica)
Titolo mostra | L'archivio animato. Lavori in corso | Città | Bologna | Sede | Fondazione Cirulli | Date | Dal 23/11/2019 al 17/05/2020 | Temi | Novecento |
L'Archivio animato. La Fondazione Cirulli racconta il Novecento |