Le opere di Emanuele Giannelli protagoniste a Forte dei Marmi per la mostra “Altro come possibilità”

È in corso, fino al 28 agosto, la mostra Altro come possibilità che si tiene al Fortino di Forte dei Marmi. La mostra è un’esposizione di opere di Emanuele Giannelli, artista romano di nascita e naturalizzato versiliese, che consistono in sculture e installazioni che abbracciano gli ultimi dieci anni della sua personale ricerca, realizzate con materiali diversi, come la resina e il bronzo con fusione a cera persa. Con queste opere, Giannelli racconta il destino di un’umanità silente ed alienata, eppure non per questo priva di tensione comunicativa.

Per Giannelli, queste opere sono “visioni nel paradosso del futuro coartato dalla globalizzazione, a contatto con il mondo della grande scultura contemporanea, sperimentando materiali e tecniche con curiosità e competenza manuale”.

“La proposta” prosegue “è quella di un linguaggio figurativo che l’artista pone al centro del suo percorso artistico in una anatomia mutante e libera rispetto ai linguaggi internazionali, giacché nelle sue sculture persegue un proprio e originale codice ’genetico’ della costruzione scultorea con la creatività di base nella rappresentazione dell’uomo universale, in dilatazioni peculiari che plasma nella materia in citazioni concettuali e atmosfere anche letterarie”.

Curata da Andrea Barretta e organizzata da Massimo Ferrarotti, presidente dell’Associazione Spirale d’idee di Milano, la mostra è aperta tutti i giorni dalle 18 alle 23.30 ad ingresso gratuito.

Le opere di Emanuele Giannelli protagoniste a Forte dei Marmi per la mostra “Altro come possibilità”

Eve Arnold, la fotografa donna tra le donne. A Villa Bassi di Abano Terme la prima retrospettiva italiana

Luca Piovaccari in mostra al Palazzo Ducale di Massa

Due capolavori di Capodimonte sono esposti alla Borsa Italiana Gallery di Milano

Trieste, al Magazzino delle idee una nuova mostra dedicata a Robert Doisneau

Come i grandi artisti hanno dipinto Roma: la mostra “Roma città moderna. Da Nathan al Sessantotto”

Al Museo Diocesano di Milano si celebra Magnum Photos: da Cartier-Bresson a Paolo Pellegrin