Dal 25 maggio al 30 settembre il parco della Fondazione Whitaker di Palermo ospita la mostra Alba Gonzales. Miti mediterranei.
Alba Gonzales è nata nel 1939 a Roma, ma dai suoi genitori e dai suoi nonni trae le origini più disparate: siciliane, greche, spagnole e francesi. Un cosmopolitismo tutto mediterraneo che le sue opere ben riflettono, traendo spunto dai miti e dalle leggende che si sono tramandate tra le sponde del sud Europa, sotto il segno di un culto sensuale della forma e del corpo umano. L’approdo delle sue sculture a Palermo, città “meticcia” per eccellenza, non fa quindi che moltiplicare gli echi epici ed evocativi delle sue opere.
Gabriele Simongini, curatore della mostra spiega nel testo in catalogo, dichiara: “Alba Gonzales appartiene alla schiera sempre più ristretta di scultori nell’autentico senso del termine e in particolare spicca per l’aspirazione a dire tutto, interamente e senza filtri intellettualistici, attraverso la forma che è per lei, essenzialmente, forma del corpo umano inteso come tempio dell’anima, nei suoi aspetti negativi e positivi, destinati a convivere indissolubilmente. Di fronte ad una società votata alla ricerca dello stordimento ed anestetizzata dai social network, la Gonzales, manifestando un intenso impegno etico, forza volutamente i toni delle tematiche scelte (l’avidità, l’ossessione per il sesso e il potere, la vanità, il dominio del narcisismo e dell’apparire, la furia bellicista, ecc.), li rende icastici, teatrali e quasi iperbolici, portando al tempo stesso avanti la necessità di non cancellare la memoria e i mille fili che ci legano al focolare del passato, da tenere sempre acceso.”
Il professor Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente Onorario della Fondazione Cultura e Arte che promuove la rassegna, evidenzia: “Chiunque si trovi di fronte ad un’opera di Alba Gonzales non può che rimanerne sedotto o sorpreso. La grazia delle forme e delle linee, la plasticità dei movimenti, gli atteggiamenti sensuali ma mai volgari propri delle sue sculture – la volgarità e la corruzione dei costumi è anzi ciò che l’artista intende negativamente registrare e denunciare – sono la cifra stilistica più evidente della Gonzales, che incredibilmente riesce a sortire questi risultati forgiando la materia senza partire da un disegno o un progetto preparatorio. La sua arte è spontanea, immediata, fluisce dalle sue mani e dalla sua anima che sono un unicum, e che diventano a loro volta un tutt’uno con il mezzo, il bronzo, scelto anche perché potenzialmente eterno, come lo sono le opere di Alba Gonzales e le questioni esistenziali che esse interpretano”.
Promossa e realizzata dalla Fondazione Cultura e Arte e organizzata da Civita Sicilia, la mostra è accompagnata da un catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, che, oltre alle immagini delle opere fotografate nel parco di Villa Malfitano Whitaker, conterrà i testi del Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Prof. Paolo Matthiae, Dante Maffia e Gabriele Simongini, un’intervista all’artista di Tiziana D’Acchille, Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma, un’antologia critica e una nota biografica.
Per l’occasione verrà realizzato da Raffaele Simongini un documentario dedicato all’artista che sarà proiettato in mostra la sera dell’inaugurazione e durante tutta la durata dell’esposizione. La mostra è a ingresso gratuito.
Immagine: Alba Gonzales, Chimera e le maschere (2008). Ph. Credit Ernani Orcorte
Titolo mostra | Alba Gonzales. Miti mediterranei | Città | Palermo | Sede | Fondazione Whitaker | Date | Dal 30/11/-0001 al 30/11/-0001 | Artisti | Alba Gonzales | Curatori | Gabriele Simongini | Temi | Novecento |
A Palermo le sculture di Alba Gonzales in una mostra al parco della Fondazione Whitaker |