Il Petit Palais - Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris presenta dal 5 novembre 2024 al 23 febbraio 2025 Ribera. Ténèbres et lumière, a cura di Annick Lemoine, direttrice del Petit Palais, e Maïté Metz, conservatrice di pittura e arti grafiche antiche del Petit Palais. Si tratta della prima retrospettiva francese in assoluto dedicata a Jusepe de Ribera (Xàtiva, 1591 – Napoli, 1652), noto anche come lo Spagnoletto, tra i più significativi caravaggeschi.
Attraverso oltre cento opere, tra dipinti, disegni e stampe provenienti da tutto il mondo, la mostra ripercorre tutta la carriera di Ribera: gli intensi anni romani, recentemente riscoperti, e il periodo napoletano. Ribera si affermò come uno degli interpreti più precoci e più audaci della pittura caravaggesca.
Il percorso espositivo ripercorre la carriera di Ribera nel cuore dell’Italia di Caravaggio, esplorando la sua originalità, la sua audacia, i suoi motivi ricorrenti. La prima parte della mostra affronta gli esordi di Ribera a Roma. Il pittore, soprannominato “lo Spagnoletto”, arrivò nella città pontificia intorno al 1605-1606. L’influenza di Caravaggio su Ribera, così come su tutta una generazione di pittori presenti a Roma in questo periodo, è molto forte. Durante questo soggiorno romano Ribera sviluppò i fondamenti della sua pittura: l’uso del modello vivente, il chiaroscuro, la gestualità teatrale, il realismo crudo e la rappresentazione di figure a mezzo busto che impongono all’osservatore una sorprendente frontalità. Questo nuovo e radicale vocabolario si ritrova nella sua serie dei cinque sensi, rappresentato in mostra dall’Allegoria del Gusto (Wadsworth Atheneum, Hartford) e dall’Allegoria dell’Olfatto (Collezione Abello, Madrid), ma anche negli Apostolados, una serie di apostoli che divenne uno dei soggetti preferiti del pittore. La mostra affronta anche la storia della riattribuzione del dipinto del Giudizio di Salomone (Galleria Borghese) dello storico dell’arte Gianni Papi nel 2002. Questa indagine ha rivoluzionato la comprensione della produzione romana di Ribera, che l’ha arricchita di una sessantina di opere magistrali, tra cui Cristo tra i dottori (musei di Langres) o La negazione di san Pietro (Galleria Corsini). Al termine del suo soggiorno romano, Ribera si affermò come uno dei caravaggeschi più ricercati dall’élite del mondo dell’arte.
Nel 1616 l’artista lascia Roma per trasferirsi a Napoli, allora sotto il dominio spagnolo. Nel cuore del percorso napoletano, i visitatori possono anche scoprire il talento di Ribera come disegnatore e incisore – una singolarità in ambito caravaggesco – attraverso prestiti eccezionali dal Metropolitan Museum of Art, dal British Museum o dalla Collection Colomer. Le sue incisioni, di grande virtuosismo, sono presentate grazie al fondo Dutuit del Petit Palais.
Il percorso espositivo si conclude con un’ultima spettacolare sala dedicata a scene di martirio e scorticamento, che lo resero celebre. L’erede di Caravaggio dimostra di non essere un semplice interprete ma uno dei più grandi artisti dell’età barocca spagnola, dalle invenzioni folgoranti, audaci e virtuose.
Per info: petitpalais.paris.fr
Orari: Dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Venerdì e sabato fino alle 20.
Immagine: Jusepe de Ribera, San Girolamo e l’angelo del Giudizio, dettaglio (1626; olio su tela, 262 x164 cm; Napoli, Museo e Real Bosco di Capodimonte). Su concessione del MiC – Museo e Real Bosco di Capodimonte © Archivio dell’arte/Luciano et Marco Pedicini
Titolo mostra | Ribera. Ténèbres et lumière | Città | Parigi | Sede | Petit Palais | Date | Dal 05/11/2024 al 23/02/2025 | Artisti | Jusepe de Ribera | Curatori | Annick Lemoine, Ma?t? Metz | Temi | Seicento |
Al Petit Palais di Parigi la prima retrospettiva francese dedicata a Jusepe de Ribera |