Il bagno. Culto e cultura. 1973-2023: 50 anni di storia è il titolo della mostra e del volume che raccontano mezzo secolo di innovazione della stanza da bagno. La mostra evento, aperta negli spazi dell’ADI Design Museum di Milano dal 6 al 20 novembre, celebra la storica rivista Il Bagno Oggi e Domani che compie 50 anni.
Una selezione delle copertine che meglio rappresentano una storia editoriale unica e ininterrotta, dal 1973 ad oggi, racconterà un pezzo importante dell’evoluzione dell’arredobagno, ripercorrendo le tappe di un settore che, nel corso dei decenni, ha avuto un ruolo centrale nel trasformare stili e abitudini della vita quotidiana. Attraverso gli oggetti e le ambientazioni, immortalati nelle fotografie con cui la rivista ha interpretato negli anni questa zona della casa, ciascuna copertina svela le visioni creative, le idee e i prodotti, la ricerca e le innovazioni tecniche che hanno trasformato la stanza da bagno in un luogo centrale nella progettazione di spazi pubblici e privati.
Considerata una delle innovazioni più importanti nella storia dell’umanità, nell’evoluzione degli spazi domestici e collettivi e nella cura di sé, lo sviluppo della stanza da bagno ha affiancato i cambiamenti epocali dei costumi e della società. La presenza nelle case di un ambiente dedicato al bagno risale alla seconda metà dell’800, mentre è solo nei primi decenni del secolo scorso che questo spazio, fino ad allora quasi nascosto e considerato locale di servizio, inizia a prendere le sembianze dei bagni contemporanei, con tutta una serie di mutamenti strettamente legati alle trasformazioni degli stili di vita. È a partire dagli anni Settanta che il design inizia gradualmente ad entrare nella stanza da bagno, giungendo nel tempo a rivoluzionare questo ambiente della casa e contribuendo ad una sua visione del tutto nuova rispetto al passato.
Nasce proprio in quegli anni, con l’esigenza di comprendere questa evoluzione e dare voce ad un settore della progettazione sempre più rilevante, la rivista Il Bagno Oggi e Domani. Voluta da Paolo e Roberto Sonino, direttore della testata fino al 1982, ed edita dalla Peg Editrice, l’iniziativa coinvolge fin da subito Oscar G. Colli, divenuto figura emblematica per il settore, che ha poi accompagnato la rivista in tutti questi anni fino ad oggi, testimoniando tutti i passaggi più significativi e contribuendo a diffondere la cultura del bagno. La testata viene depositata alla fine del 1973 e il numero zero de il Bagno Oggi e Domani esce all’inizio del 1974. La pubblicazione continua ininterrottamente fino ad oggi.
Negli spazi dell’ADI Design Museum di Milano viene ripercorso mezzo secolo di storia editoriale e, al tempo stesso, di storia del bagno e della società attraverso le più significative copertine che si sono susseguite negli ultimi 50 anni. Si parte dal numero zero, del febbraio 1974, con il disegno acquarellato di una figura femminile intravista attraverso il vetro di una doccia, passando per altre immagini storiche e scatti inediti che hanno caratterizzato buona parte dei numeri della rivista, negli ultimi 15 anni attraverso l’obiettivo del fotografo milanese Paolo Carlini. Si affondano le radici nel passato, si narra il presente ma soprattutto ci si apre al futuro, anche grazie a una stimolante collaborazione attivata con IED Milano, coinvolgendo la classe 2022-2023 del Master in Interior Design, chiamata a confrontarsi con un tema sfidante e senza confini: una riflessione, visionaria e contemporanea, sulla dimensione futura del bagno genderless.
Ne è emerso lo sguardo non convenzionale degli studenti, riuniti in team internazionali sotto la guida del coordinatore Giorgio Grandi e del docente Paolo Bellisario, che con i progetti Roo-Me, Kaloo e BeYou, presentati all’interno della mostra, mettono in scena personas e touchpoint esperienziali senza barriere mentali, organizzando e performando situazioni di crescita, confronto e ibridazione che identificano nell’”ultra-bagno” la nuova pelle del servizio igienico. Al centro di ogni focus, l’esplorazione e la piena espressione dell’”altro sé”, dove lo spazio modella comportamenti nuovi, e dove la prossimità ridisegna la diversità. Una grande attenzione all’attualità, l’apertura verso il futuro e un deciso piglio creativo guidano fin dal primo numero la scelta delle copertine, con un linguaggio innovativo e con contenuti anticipatori della cultura e delle tendenze del momento, uniti a una spiccata sensibilità per una ricerca estetica raffinata e a uno sguardo mai banale sul mondo dell’arredobagno e del design in generale.
L’allestimento della mostra, che è anche e soprattutto un’iniziativa culturale, non punta solo sull’aspetto espositivo ma vuole essere anche uno spazio di approfondimento, con diverse sedute distribuite nella sala, che invitano alla lettura delle riviste, anche d’epoca, e dei materiali messi a disposizione dei visitatori. Nel periodo di apertura della mostra sono previste visite guidate accompagnati dal co-fondatore e memoria storica della testata, Oscar G. Colli, dalla responsabile editoriale, Cristina Mandrini, e da alcuni dei protagonisti di questi decenni.
La mostra è completata da un ricco volume con le voci e le storie dei protagonisti, dedicato alle aziende, ai prodotti, ai designer, alle persone che si muovono intorno al settore. Si tratta di un lavoro di grande portata, una panoramica completa e approfondita sul mondo del bagno, dal punto di vista professionale, tecnico e culturale, che fornisce nuove chiavi di lettura per conoscere e ripercorrere le tappe e gli avvenimenti degli ultimi 50 anni e contribuisce a definire un moderno vocabolario dell’arredobagno. Ai produttori del settore, in particolare, è stato chiesto di scegliere una parola per raccontare il proprio ruolo nel mondo del bagno, da una prospettiva nuova: ne è emersa una mappatura inaspettata, un panorama variegato e a tratti sorprendente, una serie di voci che delineano una dimensione culturale che va ben oltre l’ambito strettamente professionale. Si va da termini più affini al contesto, come Ricerca, Artigianalità o Creatività, per poi spaziare tra i molti approfondimenti e leggere parole come Coraggio, Pensiero circolare, Connessioni, Meraviglia e Concretezza, Viaggio e Vita, con il filo conduttore dell’apertura verso il futuro, base imprescindibile di sviluppo.
A cura di Oscar G. Colli, co-fondatore de il Bagno Oggi e Domani, e di Cristina Mandrini, responsabile editoriale della testata, con la collaborazione di Daniele Bonalumi e di Marianna Saut, l’iniziativa si avvale della creatività di Odo Fioravanti, che ne ha immaginato l’identità visiva.
L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio di ADI, AIPI, Archipelago, Assobagno di FederlegnoArredo, Cersaie, Confindustria Ceramica, IED, ISH, Messe Frankfurt, Ordine degli Architetti, Scuola del Design - Politecnico di Milano, e la partecipazione delle aziende Agape, Aisi, Albatros, Alice Ceramica, Arbi, Arblu, Artelinea, Azzurra, Bellosta, Ceramica Cielo, Ceramica Flaminia, Ceramica Sant’Agostino, Cesana, Colavene, Cordivari, Cristina Rubinetterie, Damast, Dornbracht, Duravit, Effe, F.lli Frattini, Fantini, Fima Carlo Frattini, Galassia, Geberit, Grohe, IB Rubinetterie, Ideagroup, Ideal Standard, Inda, Kerasan, Koh-i-noor, Laufen, Marazzi, Megius, Newform, Nobili Rubinetterie, Novellini, Ponte Giulio, Provex, Rapsel, Relax Design, Ritmonio, Rubinetterie Stella, Rubinetterie Treemme, Scarabeo Ceramiche, Scavolini, Signorini, Simas, Stilhaus, Vismaravetro, Zucchetti.Kos. Sponsor tecnico Cofidis. Media partner Mimesi.
“Vivere in prima persona il cinquantesimo anniversario de il Bagno Oggi e Domani è per me una fortuna”, sottolinea Cristina Mandrini. “Penso ai tanti incontri fatti in questi mesi, alle voci e ai racconti che ho potuto ascoltare… un vero privilegio. Testimonianze di quanto la rivista abbia contribuito a diffondere la cultura del bagno, di come la passione e il culto per questa stanza siano sfociati in bellissime esperienze artigianali, industriali e imprenditoriali di grande valore per il settore. Negli ultimi dieci anni la stanza da bagno è stata oggetto di grande attenzione da parte di progettisti e aziende, attraverso i loro reparti R&D, spesso in collegamento diretto con Università e Centri di ricerca, che hanno sviluppato ricerche in tema di: materiali, risorse idriche ed energetiche, logistica sostenibile, end of life dei prodotti e riciclo di materie prime e scarti. L’ambiente bagno è un grande laboratorio ma anche la stanza più energivora della casa; per questo, trovare soluzioni intelligenti ed ecocompatibili è oggi, per il settore, un impegno, affrontato con serietà e passione. Allo stesso modo, l’altro tema di grande rilevanza è l’accessibilità: il benessere e il comfort devono essere per tutti, indipendentemente dall’età, dal genere, dall’abilità fisica.”
“Quando è nata la rivista, nel 1973, il bagno era considerato un semplice locale di servizio. Eppure, le aziende già allora erano in grado di realizzare prodotti innovativi, per il settore si apriva un oceano di possibilità e si avvertiva la necessità di un giornale che parlasse della stanza da bagno come risultato di un progetto, così come già avveniva per altri ambienti della casa”, ricorda Oscar G. Colli, che sottolinea: “è importante garantire alla testata la qualità, la serietà e la credibilità che tutti si aspettano da una rivista come la nostra. Non dobbiamo mai dimenticare che abbiamo una grande responsabilità nel modo in cui raccontiamo questo mondo, che sicuramente deve essere valorizzato per la sua bellezza, ma anche per l’essere fruibile da tutti e accessibile nei costi. Ci sono diversi valori che hanno a che fare con l’umanità, con la sensibilità, con la cultura e di cui siamo un po’ responsabili quando raccontiamo la produzione e il lavoro delle aziende, degli architetti, dei designer.”
Titolo mostra | II BAGNO. CULTO E CULTURA. 1973-2023: 50 anni di storia | Città | Milano | Sede | ADI Design Museum | Date | Dal 06/11/2023 al 20/11/2023 | Temi | Design |