La poesia dell'isola attraverso Berengo Gardin e Romano in mostra all'Acquario Civico di Milano


Dal 28 novembre 2024 al 19 gennaio 2025 l’Acquario Civico di Milano presenta la mostra fotografica sulla poesia e l’introspezione dell’isola attraverso gli scatti di Gianni Berengo Gardin e Filippo Romano. La rassegna presenta un corpus di 63 opere fotografiche che raccontano l’isola Linosa.

Mercoledì 27 novembre, l’Acquario Civico di Milano inaugura Insulae Aqua. Gianni Berengo Gardin e Filippo Romano, una mostra fotografica promossa e realizzata dal Comune di Milano - Cultura e Acquario Civico, con il sostegno della Fondazione Aedificante. L’esposizione sarà visitabile dal 28 novembre 2024 al 19 gennaio 2025. Il progetto curato da Alessandra Klimciuk, esalta l’isola come una dimensione essenziale e profondamente simbolica del nostro vivere. Il termine isola, derivante dal latino insŭla, designa una terra circondata dall’acqua, un luogo circoscritto e difficilmente accessibile che combina la concretezza dell’isolamento fisico con la tensione poetica verso l’infinito. In questa prospettiva, l’isola diventa immagine, metafora, sogno e simbolo della condizione umana contemporanea, un microcosmo in cui si intrecciano introspezione e immaginazione. La mostra si propone come un viaggio fotografico dedicato a Linosa, una piccola isola dalla natura incontaminata, caratterizzata da una straordinaria complessità paesaggistica, biologica e ambientale. Attraverso le fotografie di Gianni Berengo Gardin (Santa Margherita Ligure, 1930) e Filippo Romano (1968), Insulae Aqua racconta invita a considerare il rapporto tra uomo e natura, comunità e isolamento, realtà e immaginazione. La rassegna presenta un corpus di 63 opere fotografiche che raccontano Linosa attraverso due prospettive distinte e complementari. Da un lato, le 26 immagini in bianco e nero di Gianni Berengo Gardin, di cui 24 inedite e mai esposte prima, includono numerose vintage print scattate nel 1991. Dall’altro, il reportage a colori di Filippo Romano, composto da 37 scatti realizzati tra il 2021 e il 2024, restituisce una visione contemporanea e vibrante dell’isola.

Gianni Berengo Gardin, maestro del reportage sociale e civile, approdò a Linosa dal 24 al 26 dicembre 1991 per immortalare quello che lui stesso definì “il Natale “povero”, ma “vivente” dell’isola di Linosa, la più piccola e la più lontana isola dalla madre patria. La più dimenticata d’Italia in mezzo al Mediterraneo”. Durante i tre giorni, scattò ben 46 rullini documentando con una certa sensibilità la vita di una comunità che, nonostante l’isolamento geografico, esprimeva calore umano. Nei suoi scatti rigorosamente in bianco e nero, emergono ritratti intensi, scorci animati da bambini e composizioni che intrecciano paesaggi, architetture e momenti di vita quotidiana. Filippo Romano, invece, restituisce una lettura attuale e cromatica dell’isola. Con il suo reportage, commissionato appositamente per il progetto, cattura le peculiarità paesaggistiche e vitali di Linosa. Il fotografo mette in dialogo la dimensione intima e comunitaria con quella naturalistica e ambientale. Come sottolinea Alessandra Klimciuk, Insulae Aqua è una testimonianza del vivere altrove, dove il tempo sospeso si intreccia con le esplorazioni visive di Filippo Romano. Internazionalmente riconosciuto per i suoi reportage e due partecipazioni alla Biennale di Venezia, Romano ha documentato Linosa tra il 2021 e il 2024, oltre trent’anni dopo gli scatti di Gianni Berengo Gardin.

Gianni Berengo Gardin, Linosa (1991; stampa ai sali d'argento Vintage print). Foto ©Gianni Berengo Gardin, tutti i diritti riservati. Su concessione di Archivio Gianni Berengo Gardin, Milano
Gianni Berengo Gardin, Linosa (1991; stampa ai sali d’argento Vintage print). Foto ©Gianni Berengo Gardin, tutti i diritti riservati. Su concessione di Archivio Gianni Berengo Gardin, Milano
Gianni Berengo Gardin, Linosa (1991; stampa ai sali d'argento Vintage print). Foto ©Gianni Berengo Gardin, tutti i diritti riservati. Su concessione di Archivio Gianni Berengo Gardin, Milano
Gianni Berengo Gardin, Linosa (1991; stampa ai sali d’argento Vintage print). Foto ©Gianni Berengo Gardin, tutti i diritti riservati. Su concessione di Archivio Gianni Berengo Gardin, Milano
Filippo Romano, Linosa (2024; stampa fine art su carta cotone). Foto ©Filippo Romano, tutti i diritti riservati. Su concessione di Filippo Romano Studio, Milano
Filippo Romano, Linosa (2024; stampa fine art su carta cotone). Foto ©Filippo Romano, tutti i diritti riservati. Su concessione di Filippo Romano Studio, Milano
Filippo Romano, Linosa (2024; stampa fine art su carta cotone). Foto ©Filippo Romano, tutti i diritti riservati. Su concessione di Filippo Romano Studio, Milano
Filippo Romano, Linosa (2024; stampa fine art su carta cotone). Foto ©Filippo Romano, tutti i diritti riservati. Su concessione di Filippo Romano Studio, Milano

La mostra include una project room curata con la collaborazione di giovani linosani, che arricchiscono il racconto visivo con fotografie subacquee in bianco e nero, pietre basaltiche, licheni, oggetti recuperati dal mare, quaderni di scuola, poesie e canti popolari. Gli elementi restituiscono il legame profondo tra gli abitanti e gli elementi primordiali dell’acqua e della terra. Linosa, la più remota delle isole italiane è capace di trasformare l’isolamento in opportunità. Se da un lato l’accessibilità limitata conserva intatta la sua biodiversità e il suo habitat prezioso, dall’altro l’isola esprime una cultura dell’accoglienza e della sostenibilità che si oppone alla marginalizzazione. Economia circolare e tutela ambientale diventano così i pilastri di un’esistenza radicata in quella isolitudine che, lungi dall’essere una condanna, rivela un’identità forte e aperta al futuro. Insulae Aqua rappresenta un’opportunità per riflettere sulla dimensione esistenziale delle isole, lembi di terra circondati dal blu profondo, dove anche il pensiero si modella secondo la blue mind. Questo stato mentale, riconosciuto dalle neuroscienze, evidenzia l’unione primordiale tra l’essere umano e l’acqua, elemento che influenza profondamente la percezione e l’esperienza di chi vive in prossimità del mare.

Il progetto va oltre l’esposizione fotografica e si propone come una ricerca multidisciplinare in continuo divenire, focalizzata sulle isole remote e sviluppata attraverso un approccio community-based. Percorsi di workshop e residenze artistiche sostengono il dialogo tra discipline diverse e promuovono l’integrazione tra artisti e comunità locali. L’obiettivo è creare un hub culturale capace di ascoltare e valorizzare le voci di chi abita queste realtà uniche, veri custodi delle loro problematicità e specificità. Sostenuto da Aedificante, progetto culturale che unisce edilizia, arte e tecnologia, Insulae Aqua pone al centro temi fondamentali come comunità, sostenibilità e rapporto con il territorio. Attraverso le opere di Gianni Berengo Gardin e Filippo Romano, il progetto diventa una piattaforma per riflettere su un equilibrio fragile ma essenziale tra natura e umanità.

Il percorso espositivo è completato inoltre da un Public Program che propone incontri, conversazioni e visite guidate per approfondire i temi suggeriti dalla mostra:

  • 5 dicembre 2024, ore 18.00 Daria Bignardi. Isola, isolamento, isolitudine;

  • 14 dicembre 2024, ore 16.00 In mostra con il curatore e Filippo Romano;

  • 16 gennaio 2025, ore 18.00 Gianni Berengo Gardin e Davide Mengacci. Linosa;

  • 19 gennaio 2025, ore 16.00 In mostra con il curatore e Filippo Romano;

In occasione dell’esposizione sarà pubblicato un volume a cura di Alessandra Klimciuk, che contiene, oltre al saggio del curatore e alle riproduzioni delle opere esposte, testi di Gianni Berengo Gardin, Filippo Romano ed Elisabetta Polezzo (Moebius edizioni, Quaderni Aedificante).

Note sugli artisti

Nato nel 1930, Gianni Berengo Gardin vive a Milano. È considerato uno dei maggiori fotografi italiani. I suoi lavori, quasi esclusivamente in bianco e nero, spaziano dal reportage umanista alla descrizione ambientale, dall’indagine sociale (i reportage sugli istituti psichiatrici e sui Rom) alla foto industriale (Olivetti, Alfa Romeo, IBM, Italsider), dal paesaggio all’architettura (le decennali collaborazioni con il TCI e con Renzo Piano). Ha pubblicato sulle principali testate della stampa italiana e internazionale, ma si è dedicato soprattutto alla realizzazione di libri (oltre 260 volumi fotografici). Ha esposto in più di 360 mostre personali in Italia e all’estero. I suoi lavori sono presenti nelle collezioni di importanti musei e fondazioni internazionali, tra cui il MoMa di New York, la Bibliothèque Nationale de France, la Maison Européenne de la Photographie di Parigi, il MAXXI di Roma. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti, vi sono il Leica Oskar Barnack Award nel 1995 e il Lucie Award alla carriera nel 2008.

Filippo Romano è nato nel 1968, è un fotografo documentarista e di architettura che si è formato all’I.C.P. di New York. Insegna nei master di fotografia Naba e IUAV. Ha collaborato con Domus, Abitare, Io Donna e molte altre testate italiane ed estere, e con diversi studi di architettura italiani e stranieri, come Herzog; De Meuron per la costruzione della nuova sede di Fondazione Feltrinelli a Milano. Ha esposto in due diverse edizioni della Biennale di Architettura di Venezia nel 2010 e nel 2021. Recentemente ha documentato lo stato contemporaneo delle architetture di Alessandro Mendini per Il Museo della Triennale di Milano e ha svolto un progetto editoriale per la casa editrice Marsilio Arte sul territorio Unesco del Prosecco. Nel 2022 il progetto Statale 106 è stato acquisito nella collezione permanente di MUFOCO | Museo di Fotografia Contemporanea.

Informazioni pratiche

Orari:

Da martedì a domenica 10.00-17.30

Biglietto Acquario Civico:

5,00 euro intero

3,00 euro ridotto (la visita alla mostra è compresa nel biglietto d’ingresso)

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraInsulae Aqua. Gianni Berengo Gardin e Filippo Romano
CittàMilano
SedeAcquario civico di Milano
DateDal 28/11/2024 al 19/01/2025
ArtistiGianni Berengo Gardin, Filippo Romano
CuratoriAlessandra Klimciuk
TemiFotografia, Acquario civico di Milano, Mostra fotografica

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