Dal 23 marzo al 14 luglio Villa Bardini a Firenze ospiterà la mostra Mimmo Jodice. Senza tempo, a cura di Roberto Koch, promossa da Fondazione CR Firenze e Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron.
La produzione artistica di Mimmo Jodice ha la capacità di scavalcare ogni contingenza temporale abbandonando la logica del consumo rapido delle immagini. Un tempo lungo fatto di profonda comprensione, contemplazione e meditazione della realtà rappresentata. L’artista instaura una profonda sintonia con le immagini, che sono spesso frutto di un’elaborazione sperimentale in camera oscura.
Saranno esposte 80 opere, realizzate tra il 1964 e il 2011, che ripercorrono i più importanti temi del lavoro artistico di Mimmo Jodice, suddivisi nelle sezioni Anamnesi, Linguaggi, Vedute di Napoli, Città, Natura, Mari. Dalla sequenza di volti statuari e mosaici antichi, realizzati per l’architetto Gae Aulenti per la stazione Museo della metropolitana di Napoli, alle sperimentazioni in camera oscura degli anni Sessanta dove le regole del linguaggio fotografico vengono stravolte superando e forzando i limiti dello stesso. Nella sezione delle Vedute di Napoli si percepisce l’inquietudine dell’artista, con panorami enigmatici in un tempo sospeso e rarefatto, caratterizzato da vuoti e assenze. Esplorando la sua città natale, Jodice prepara il terreno per esplorare in futuro altri paesaggi urbani come Boston, Parigi, San Paolo, Roma, Milano e Tokyo. La sua ricerca del vuoto è una risposta alla sua incapacità di accettare il caos e la follia, trovando in questa esclusione del rumore una nuova dimensione personale e metafisica. La rappresentazione della Natura da parte di Mimmo Jodice, invece, è aggressiva e poco accogliente, e provoca nello spettatore un sentimento di disagio spingendolo a guardare il mondo con occhi nuovi. Infine, nel Mare, il tempo sembra fermarsi definitivamente per Jodice, che trascorre ore a contemplarlo, individuando nell’apparenza piatta, nel movimento circolare delle onde e nella ripetizione dei gesti naturali, la dimensione dell’assoluto.
La mostra si arricchisce di un’inedita sezione dedicata a scatti delle sculture di Michelangelo Buonarroti. Sono dieci lavori vintage legati dalla lunga ricerca di Jodice sulla scultura e in particolare ai volti, che il fotografo estrae dal contesto: lo sguardo accigliato del Bruto, la compostezza della Madonna del Tondo Pitti, l’intensità dei volti del Giorno, la Notte, il Crepuscolo e l’Aurora delle Tombe Medicee, ma anche i particolari dei corpi dei Prigioni, della Pietà di Palestrina e della Pietà Bandini. Un racconto di luce che accarezza la superficie del marmo, che il fotografo realizza alla fine degli anni Ottanta per il volume di Michelangelo scultore a cura di Eugenio Battisti edito da Guida Editori nel 1989.
Accompagna poi l’esposizione un documentario sulla vita di Mimmo Jodice, realizzato dal regista e autore Mario Martone, suo amico e concittadino.
Orario: Da martedì a domenica dalle 10 alle 19.30
Titolo mostra | Mimmo Jodice. Senza tempo | Città | Firenze | Sede | Villa Bardini | Date | Dal 23/03/2024 al 14/07/2024 | Artisti | Mimmo Jodice, Michelangelo Buonarroti | Curatori | Roberto Koch | Temi | Fotografia |