Dal 16 aprile al 29 giugno 2025, la Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni presenta a Palazzo Montani Leoni a Terni la mostra Da Degas a Boldini. Uno sguardo sull’Impressionismo tra Francia e Italia, curata da Anna Ciccarelli e Pierluigi Carofano, con l’obiettivo di celebrare non solo l’impressionismo francese, ma anche il periodo impressionista in Italia.
Saranno esposte per l’occasione 44 opere, tra sculture, dipinti e scritti, provenienti da prestigiosi musei nazionali e internazionali, collezioni d’arte di fondazioni bancarie e istituti di credito. Il focus principale è sugli artisti italiani che, dalla metà dell’Ottocento agli anni Venti del Novecento, hanno contribuito a rendere grande l’arte italiana, talvolta rimanendo in ombra rispetto ai più celebri colleghi francesi.
L’impressionismo, tra i movimenti artistici d’avanguardia più amati della storia dell’arte moderna, si sviluppò nella Parigi degli anni Settanta dell’Ottocento, suscitando immediatamente grande attenzione e dibattito in tutta Europa. In Italia, questo stile si diffuse soprattutto grazie ad artisti come Federico Zandomeneghi, Giuseppe De Nittis e i Macchiaioli, che condividevano con gli impressionisti francesi l’interesse per la luce naturale e la pittura en plein air. Tuttavia, il contesto italiano post-unitario si rivelò meno ricettivo nei confronti della nuova corrente artistica, spingendo molti pittori a cercare ispirazione e opportunità nella vivace scena parigina.
Dopo il periodo di Boldini, Zandomeneghi e De Nittis, definiti impressionisti franco-italiani per le loro lunghe permanenze nella capitale francese, l’influenza impressionista in Italia si protrasse fino ai primi decenni del Novecento, con artisti come Francesco Filippini, amico e collaboratore di Monet che si trasferirà a lungo a Parigi fin dal 1879, ed Emilio Gola, che continuarono a sviluppare il linguaggio impressionista in chiave italiana.
La mostra si apre con Jean-Baptiste-Camille Corot, uno dei protagonisti della scuola di Barbizon, per poi presentare, tra gli altri, tre opere di Berthe Morisot, provenienti da importanti collezioni come il Musée FAMM – The Levett Collection di Mougins, e capolavori di Edgar Degas dalla GNAM di Roma.
Una sezione è dedicata a Les Italiens de Paris, artisti italiani attivi nella capitale francese durante la Belle Époque, quando Parigi era il fulcro mondiale dell’arte. Tra i protagonisti figurano Giuseppe De Nittis (con opere dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo), Vittorio Corcos (dal Museo Civico Giovanni Fattori di Livorno), Giovanni Boldini (dalla BPM), Emilio Gola (dalle Gallerie d’Italia), Federico Zandomeneghi e Antonio Mancini (da collezioni private). Anche la scultura sarà parte integrante della mostra, con due bronzi di Degas della GNAM e un’opera in cera di Medardo Rosso, massimo esponente della scultura moderna italiana, concessa in prestito dal MART di Rovereto.
A chiudere il percorso espositivo, un omaggio agli impressionisti francesi attraverso le opere di due grandi artisti italiani contemporanei: Mario Schifano e Tano Festa.
Per info: www.fondazionecarit.it
Orari: Da martedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30. Martedì 16 aprile dalle 15.30 alle 19.30.
Ingresso libero.
Titolo mostra | Da Degas a Boldini. Uno sguardo sull’Impressionismo tra Francia e Italia | Città | Terni | Sede | Palazzo Montani Leoni | Date | Dal 16/04/2025 al 29/06/2025 | Artisti | Giovanni Boldini, Edgar Degas, Giuseppe De Nittis, Federico Zandomeneghi, Vittorio Amedeo Corcos | Curatori | Pierluigi Carofano, Anna Ciccarelli | Temi | Impressionismo, Ottocento |