La Galleria Harry Bertoia di Pordenone presenta, dal 22 dicembre 2024 al 4 maggio 2025, per la prima volta in Italia, una settantina di stampe del progetto fotografico realizzato dal celebre fotografo francese Bruno Barbey (Marocco 1941 – Parigi 2020) tra il 1962 e il 1966, durante il suo periodo di studi in Svizzera. Un progetto che documenta la vita e la società italiana degli anni Sessanta. In quegli anni infatti Barbey si propose di ritrarre l’Italia in tutte le sue sfaccettature, fotografando persone di ogni ceto sociale, sia negli spazi pubblici che in ambienti privati. Queste immagini attirarono subito l’attenzione di Robert Delpire, noto editore parigino, che suggerì di pubblicarle nella serie Essential Encyclopedia, una raccolta di libri che includeva già The Americans di Robert Frank (1958) e Germans di René Burri (1962). Sebbene il libro non fu mai pubblicato a quel tempo, il portfolio convinse i membri di Magnum Photos del talento di Barbey, che fu accolto nell’agenzia. Solo nel 2002, dopo anni di lavoro e numerose pubblicazioni dedicate ad altri paesi, Barbey pubblicò una prima versione di questo progetto, con un’introduzione di Tahar Ben Jelloun.
L’idea di base del progetto fotografico era “catturare lo spirito di una nazione attraverso le immagini”, offrendo un ritratto autentico degli italiani. All’inizio degli anni Sessanta, l’Italia era in una fase di transizione: i traumi della guerra iniziavano a dissolversi mentre il “miracolo economico” accendeva nuove speranze. Bruno Barbey fu tra i primi a immortalare questo momento storico, documentando la società italiana da nord a sud, da est a ovest: ragazzi, aristocratici, suore, mendicanti, prostitute, con uno sguardo acuto che ha saputo cogliere le trasformazioni in atto.
La raccolta, intitolata Les Italiens, è una sorta di moderna comédie humaine, popolata da figure archetipiche il cui fascino esotico ha ispirato il cinema di registi come Pasolini, Visconti e Fellini. L’Italia raccontata da Barbey è un paese che si risolleva dalle miserie della guerra, con una classe media che vive l’entusiasmo del boom economico e l’illusione di una nuova prosperità. La musica, la moda e le abitudini dei giovani simboleggiano una società che inizia a esprimere il proprio status, ma accanto a questa nuova vitalità persistevano ancora profonde sacche di povertà, soprattutto nel centro e nel sud del paese.
Il reportage di Barbey offre uno straordinario affresco dell’Italia di quegli anni, un ritratto che, pur intriso di nostalgia, rivela con sincerità i contrasti di una terra in trasformazione. Numerosi fotografi stranieri, da Henri Cartier-Bresson a William Klein, hanno documentato l’Italia e i suoi abitanti, e tra questi il lavoro di Bruno Barbey spicca per la sua capacità di cogliere sfumature uniche, immergendosi profondamente nella realtà sociale e culturale del paese.
La mostra alla Galleria Harry Bertoia di Pordenone è curata da Caroline Thiénot-Barbey e Marco Minuz, è promossa dal Comune di Pordenone, gode del patrocinio del Ministero della Cultura e del sostegno della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia. È organizzata con il sostegno di Magnum Photos, dell’Académie des Beaux-Arts di Parigi e dell’archivio Bruno Barbey, ed è patrocinata dal Consolato di Francia e dall’Istituto francese di cultura di Milano.
Immagine: Palermo, Sicily, Italy, 1963 © Bruno Barbey/Magnum Photos
Titolo mostra | Les Italiens di Bruno Barbey | Città | Pordenone | Sede | Galleria Harry Bertoia | Date | Dal 22/12/2024 al 04/05/2025 | Artisti | Bruno Barbey | Curatori | Marco Minuz, Caroline Thi?not-Barbey | Temi | Novecento, Fotografia |
A Pordenone, per la prima volta in Italia, una selezione di scatti de Les Italiens di Bruno Barbey |