Fino al 15 gennaio 2023 al Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini è visibile il presepe “esemplare” di Pietro Righi (Bologna, 1772-1839): un inedito gruppo presepiale della Natività in terracotta dal modellato di notevole qualità, proveniente da collezione privata. Sul retro della scultura in terracotta si legge "Pietro Righi/ Fece/ L’anno 1826/Li 4 ottobre/n° 5.
L’esposizione della scultura per la prima volta al pubblico è occasione per riunire, in stretto dialogo tra loro, altri due esemplari di mano dello stesso Righi aventi la medesima materia e tipologia iconografica, già presenti nella ricca collezione di antichi pezzi presepiali bolognesi conservata nel museo.
I tre pezzi, così affiancati, rappresentano una significativa testimonianza della statuaria da presepe realizzata da Pietro Righi, esponente di una generazione erede dei grandi maestri plasticatori bolognesi quali Giuseppe Maria Mazza (1653–1741), Angelo Gabriello Piò (1690-1770) e Filippo Scandellari (1717-1801). Pur non raggiungendo il livello qualitativo della più alta tradizione presepistica, si distinse nella produzione seriale a stampo dei presepi accessibile a tutti i ceti sociali, infondendovi l’ispirazione tratta dall’operato dei maestri della scultura che insegnavano all’Accademia di Belle Arti.
Il gruppo presepiale rappresenta la Vergine, san Giuseppe e il Bambino, con l’asino e il bue nella mangiatoia, figure che solitamente venivano realizzate singolarmente per poi essere assemblate su di una base, al fine di creare composizioni lievemente variate. Si tratta di una composizione esemplare, probabilmente parte centrale di una scena più ampia, comprendente altri personaggi a completamento della rappresentazione presepiale. La figura della Vergine fa corpo con la mangiatoia, in una forma che è quasi una firma dei plasticatori del presepio bolognese: non si tratta della semplice greppia a rastrelliera, ma paglia e fieno sono posti su un recipiente rettangolare, realizzato con giunchi o rami intrecciati, come si vede bene nel lato posteriore della composizione. Posto sopra, avvolto in fasce, giace il Bambino, e le fasce sono il segno indicato ai pastori dall’angelo annunciante. A fianco, e alle spalle del Bambino, si affaccia l’asino.
La Vergine, figura della Chiesa, e il Bambino, sono il punto culminante della composizione: la Vergine, in atteggiamento tenero e protettivo, mostra il figlio porgendolo delicatamente all’adorazione di san Giuseppe, e degli altri, che questo gruppo presuppone. Giuseppe, seduto accanto e più in basso, con le mani giunte, volge il capo al Bambino che la madre gli presenta e lo fissa intensamente, in adorazione. Ai piedi della Vergine, il bue volge il capo verso il Bambino: asino e bue rappresentano i popoli che lasciano le religioni tradizionali per volgersi al Figlio di Dio incarnato, che, nell’Eucaristia, si farà cibo per gli uomini. Nella parte posteriore, il gruppo evidenzia data e numerazione della figura. Il numero progressivo di produzione 5 indica che si tratta di un’opera seriale, mentre la data 4 ottobre 1828, incisa prima di inviare a cottura il pezzo, sottolinea la petronianità esemplare di Pietro Righi e della sua opera coincidendo con festa del Patrono san Petronio.
La mostra è a cura del Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con Centro Studi per la Cultura Popolare.
Per info: www.museibologna.it/arteantica
Orari: Martedì, mercoledì, giovedì dalle 10 alle 15; venerdì dalle 14 alle 18; sabato, domenica, festivi dalle 10 alle 18.30. Sabato 24 e 31 dicembre dalle 10 alle 14; 26 dicembre dalle 10 alle 18.30. 1 e 6 gennaio dalle 10 alle 18.30. Chiuso il 25 dicembre.
Ingresso gratuito.
Immagine: Pietro Righi, Presepe (1826; terracotta; Collezione privata)
Titolo mostra | Presepe esemplare di Pietro Righi | Città | Bologna | Sede | Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini | Date | Dal 14/12/2022 al 15/01/2023 | Artisti | Pietro Righi | Temi | Presepe |
In mostra a Bologna il presepe inedito in terracotta di Pietro Righi |