Il libro di cui vi parlo oggi mi è stato consigliato da un diverse persone, tra cui una delle migliori amiche di Finestre sull’Arte, ovvero Grazia, il cui consiglio è stato determinante... ! Si intitola Il segreto nello sguardo, sottotitolo Memorie di Rosalba Carriera prima pittrice d’Europa (edito da Angelo Colla Editore) ed è scritto da Valentina Casarotto, di professione storico dell’arte (ha lavorato anche alle Gallerie dell’Accademia di Venezia e, si legge sul sito web del libro, proprio di fronte ai pastelli di Rosalba Carriera è nata l’idea del libro) e insegnante di liceo a Cittadella, in provincia di Padova.
Il segreto nello sguardo di Valentina Casarotto |
Di cosa parla il libro? È niente meno che un romanzo storico che ha per protagonista la grande artista Rosalba Carriera, a cui noi abbiamo anche dedicato un podcast. Nella fattispecie, Rosalba Carriera, che viene fatta parlare dall’autrice in prima persona, ripercorre, con un lungo flashback, tutta la sua vita, dall’infanzia fino al successo europeo, raccontandoci i suoi incontri con diversi personaggi, tra i quali prestigiosi committenti, illustri mecenati, colleghi pittori. L’opera di Valentina Casarotto è ambientata nella Venezia del Settecento, anche se la parte centrale del romanzo (e probabilmente anche quella più intensa) si svolge a Parigi dove Rosalba Carriera soggiornò tra il 1720 e il 1721.
Dopo aver letto le prime pagine, probabilmente vi verrà voglia di terminare anzitempo la lettura, dato che l’inizio non è dei più originali: dopo che Rosalba Carriera, ormai alla fine della sua vita, dichiara l’intento di voler raccontare le sue memorie, veniamo riportati al 1683. La famiglia di Rosalba dà ospitalità a una cartomante che per sdebitarsi legge i tarocchi alla stessa Rosalba e alle due sorelle predicendo, ovviamente, il roseo e glorioso futuro della bambina. Ma fin dai capitoli successivi, la storia prosegue con episodi curiosi, vicende stimolanti e alcune trovate veramente interessanti che spingeranno il lettore a voler sempre conoscere il prosieguo della narrazione: anche chi già conosce la storia di Rosalba Carriera sarà sorpreso da alcuni espedienti pensati da Valentina Casarotto per vivacizzare il susseguirsi degli eventi. Un esempio su tutti, tra quelli che maggiormente vi colpiranno, è il dialogo tra Rosalba Carriera e il re Federico IV di Danimarca durante il quale veniamo a sapere perché il sovrano, nel ritratto eseguito dall’artista e oggi conservato a Frederiksborg, è raffigurato con quell’espressione malinconica. Certo, c’è da dire che si tratta di un espediente narrativo, ma bisogna anche sottolineare che tutte le vicende narrate sono plausibili in quanto Valentina Casarotto non dimentica mai, nel suo romanzo, il rigore di una accurata ricostruzione storica e storico-artistica degli ambienti, dei tempi, dei luoghi.
Durante il romanzo avremo modo di familiarizzare poi con alcuni dei protagonisti della vita culturale e artistica del Settecento, come Antoine Watteau, che ha un ruolo centrale nella storia, oppure Anton Maria Zanetti il Giovane che è un altro dei protagonisti principali, passando poi per diversi degli artisti del tempo che pur relegati a ruoli marginali intervengono spesso durante le vicende: è il caso per esempio di uno dei principali pittori dell’epoca, Marco Ricci, con il quale Rosalba a un certo punto della narrazione ha un vivace dialogo a proposito di una commissione da parte di Joseph Smith, il famoso collezionista d’arte che fu anche mecenate del Canaletto (il grande pittore vedutista viene spesso citato nel racconto ed è oggetto di dialoghi, ma non appare mai nelle vicende).
Ciò che maggiormente sorprende leggendo Il segreto nello sguardo è la straordinaria raffinatezza della prosa: a mio avviso, difficilmente al giorno d’oggi si trovano in giro romanzi che riescano a superare questo in termini di una finezza che si nota ovunque... nei dialoghi, nelle descrizioni di luoghi, oggetti e opere d’arte, nella ricostruzione di eventi storici. Si percepisce quindi non solo un serissimo lavoro di ricerca storico-artistica alle spalle del libro, ma anche una grandissima accuratezza insieme a grande passione nella stesura del testo. E benché Valentina Casarotto sia all’esordio narrativo, si rivela, oltre che un’attenta storica dell’arte, anche un’autrice ricca di fantasia, di sicuro talento e di grande raffinatezza. Anche per il fatto che è necessario talento narrativo per ricavare un avvincente romanzo, quale è Il segreto nello sguardo, dalla poco movimentata biografia di un’artista come Rosalba Carriera.
È infine un libro che non richiede conoscenze pregresse di storia dell’arte: chiunque può leggerlo e avvicinarsi alla pittura di Rosalba Carriera. L’unico svantaggio consiste nel fatto che non tutti i dipinti citati nel romanzo hanno l’immagine nell’appendice (il sopraccitato ritratto di Federico IV di Danimarca, per esempio, è assente), e la cosa spesso rende la lettura più scomoda se si vuole aver presente l’opera mentre si legge la storia.
Sono stato quindi soddisfatto di aver seguito i consigli e di aver letto Il segreto nello sguardo di Valentina Casarotto, e quindi a mia volta rivolgo il consiglio a chi legge questa recensione: un romanzo raffinato e a suo modo anche avvincente, che contribuirà anche a renderci familiare e vicina la figura di Rosalba Carriera che magari può apparirci un po’ distante se osserviamo i suoi pastelli dal vivo, ma un altro dei meriti di Valentina Casarotto consiste nell’aver colmato questa distanza con una storia appassionata che vi piacerà e vi coinvolgerà di sicuro.
Il segreto nello sguardo
di Valentina Casarotto
Angelo Colla Editore, 2012
325 pagine
16,50 €
www.ilsegretonellosguardo.it
L'autore di questo articolo: Federico Giannini
Nato a Massa nel 1986, si è laureato nel 2010 in Informatica Umanistica all’Università di Pisa. Nel 2009 ha iniziato a lavorare nel settore della comunicazione su web, con particolare riferimento alla comunicazione per i beni culturali. È giornalista iscritto all’Ordine dal 2017, specializzato in arte e storia dell’arte. Nel 2017 ha fondato con Ilaria Baratta la rivista Finestre sull’Arte, iscritta al registro della stampa del Tribunale di Massa dal giugno 2017. Dalla fondazione è direttore responsabile della rivista. Collabora e ha collaborato con diverse riviste, tra cui Art e Dossier e Left, e per la televisione è stato autore del documentario Le mani dell’arte (Rai 5) ed è stato tra i presentatori del programma Dorian – L’arte non invecchia (Rai 5). Ha esperienza come docente per la formazione professionale continua dell’Ordine e ha partecipato come relatore e moderatore su temi di arte e cultura a numerosi convegni (tra gli altri: Lu.Bec. Lucca Beni Culturali, Ro.Me Exhibition, Con-Vivere Festival, TTG Travel Experience).