Nel 2017 ha aperto al pubblico lo spazio espositivo La Galleria BPER Banca di Modena: ha finora realizzato ben 18 esposizioni che hanno l’intento di presentare le opere della sua collezione, altrimenti inaccessibili, di importanti artisti, tra cui Antonio Ligabue, Elisabetta Sirani, Mario Sironi, autori che sono stati e sono protagonisti dei progetti espositivi de La Galleria. Ora l’intento è aprirsi sempre più sul territorio per valorizzare il suo patrimonio artistico. Quali sono dunque i suoi progetti, i principali obiettivi e i suoi principi guida? Che ruolo hanno l’arte e la cultura per La Galleria BPER Banca? Ne abbiamo parlato con Sabrina Bianchi, Head of Brand & Marketing Communication e Responsabile Patrimonio Culturale e Archivio Storico di BPER Banca. L’intervista è di Ilaria Baratta.
IB. Partita nello spazio espositivo di Modena, dove si sono tenute finora molte e diverse mostre, La Galleria BPER Banca si sta aprendo ora sul territorio con nuove collaborazioni e iniziative. Penso alla recente collaborazione con la Fondazione Brescia Musei che si è concretizzata nella mostra Ospiti a palazzo. Figure in posa e al naturale allestita fino al 20 gennaio 2024 negli spazi di Palazzo Martinengo di Villagana a Brescia, aperti al pubblico per l’occasione, e nel programma di visite guidate gratuite itineranti. La Galleria BPER Banca come intende valorizzare sul territorio italiano il suo ampio patrimonio artistico? Qual è l’intento di questa espansione dal punto di vista della valorizzazione?
SB. Il principale obiettivo de La Galleria BPER Banca è la valorizzazione del proprio patrimonio culturale rendendolo accessibile al pubblico attraverso iniziative che invitino alla scoperta di opere e spazi normalmente non visibili o scarsamente raccontati, ma anche alla riflessione su tematiche di rilievo per la società contemporanea. Dopo i primi cinque anni di attività espositiva presso la nostra pinacoteca di Modena, dove è attualmente in corso la mostra dedicata a Mario Sironi, Solennità e tormento, curata da Daniela Ferrari, abbiamo avviato un percorso che ci permettesse di aprire un dialogo con altre città e territori in cui BPER Banca opera. Questo è possibile grazie alle collaborazioni in cui crediamo fortemente, come quella con Fondazione Carige che ha condotto alla realizzazione della mostra Sinfonie d’arte nello storico palazzo della Fondazione a Genova la scorsa primavera o con la mostra All that glitters is not gold di Fabrizio Dusi nella centralissima sede di Cesare Ponti a Milano, ma anche valorizzando sedi storiche di proprietà di BPER, come Palazzo Martinengo di Villagana a Brescia, dove si è appena conclusa l’esposizione Ospiti a Palazzo citata. La nostra è una corporate collection diffusa su tutto il territorio nazionale, grazie alle ultime incorporazioni bancarie di BPER, ed è per questo che crediamo sia fondamentale ampliare il raggio di azione de La Galleria. La Galleria non è più solo ed esclusivamente un luogo fisico, ma soprattutto un progetto di responsabilità che opera mettendo a disposizione della comunità occasioni di crescita e arricchimento di rilievo storico-scientifico, costruendo relazioni strategiche sul territorio e ponendosi al fianco delle istituzioni pubbliche locali come interlocutore di primissimo livello. Quando citiamo le collaborazioni però dobbiamo ricordare che anche quelle interne alla struttura BPER, altrettanto fondamentali, come quella con la Direzione Real Estate della banca, con cui stiamo lavorando a un progetto che unisca la valorizzazione delle opere d’arte e quella dei palazzi storici di proprietà.
Sono in programma altri progetti su questa linea per il 2024?
La linea che manterremo è proprio questa: continuare a valorizzare il patrimonio culturale di BPER Banca per ampliare sempre di più il nostro raggio di copertura. Nel corso del 2024 proseguiremo in questa direzione, sempre con l’obiettivo di essere un attivatore di cultura, una vera e propria Galleria diffusa. Vogliamo sviluppare al meglio la S di Social degli obiettivi ESG (che comprendono l’ambiente, Environmental, gli aspetti sociali, Social, e la Governance, considerando non solo il capitale economico e finanziario, ma anche quello umano e sociale), confermare che la nostra realtà è protagonista nel settore culturale, ma con un impegno sociale di rilievo. I nostri cataloghi continueranno ad essere volani di solidarietà, per esempio, sostenendo enti del Terzo Settore, come Dynamo Camp, che diventano veri e propri partner per La Galleria, con cui creiamo relazioni di reciproca collaborazione.
Le mostre de La Galleria BPER Banca danno occasione al pubblico di poter ammirare opere che altrimenti sarebbero inaccessibili realizzate da celebri artisti. Quante sono le mostre organizzate finora e quali hanno avuto più riscontro da parte del pubblico?
Dall’apertura dello spazio espositivo a Modena nel 2017, in occasione dei 150 anni dalla nascita di BPER Banca, sino a oggi, abbiamo realizzato diciotto esposizioni, tutte finalizzate a presentare in modo dinamico e secondo studi scientifici aggiornati i capolavori della corporate collection. È una collezione privata ma che gestiamo come bene pubblico, poiché La Galleria è un progetto ampio e complesso che nasce dalla volontà di gestire in maniera più consapevole e responsabile il patrimonio valorizzandolo adeguatamente da un punto di vista culturale. Per questo abbiamo iniziato a mettere a punto progetti curatoriali di alto livello scientifico che incrociano l’approfondimento di tematiche e valori in cui BPER Banca si riconosce e che sostiene come brand. Uno di questi è per esempio la libertà d’espressione attraverso il racconto del talento femminile, celebrato con la mostra Elisabetta Sirani. Donna virtuosa, pittrice eroina (2021), cui si aggiunge per esempio la sostenibilità ambientale con Paesi vaghissimi. Giuseppe Zola e la pittura di paesaggio (2022). Sicuramente un punto di svolta per La Galleria è stata la mostra Antonio Ligabue. L’ora senz’ombra (2022/2023) che ha registrato un notevole numero di ingressi e un’attenzione particolare da parte della stampa. Il percorso ha approfondito il tema della giustizia proposto dalla XXII edizione di festivalfilosofia, mettendo in luce tematiche di grande attualità come l’inclusione e la valorizzazione della diversità. Oggi la mostra dedicata a Mario Sironi, curata da Daniela Ferrari, è sicuramente uno dei risultati più interessanti per La Galleria, che per la prima volta ha presentato opere appartenenti al Gruppo BPER Banca di proprietà del Banco di Sardegna, che invitano a una riflessione sul tema della parola, riconoscendo il ruolo fondamentale della comunicazione nell’opera di Sironi.
Qualche anticipazione sui prossimi progetti espositivi?
Posso sicuramente affermare che il 2024 sarà molto ricco e, da un certo punto di vista, sarà anche un anno di consolidamento e di accelerazione. Dopo la chiusura della monografica dedicata a Mario Sironi il 4 febbraio, ad aprile proseguirà l’attività espositiva presso La Galleria di Modena con una mostra dedicata alla natura morta, in cui approfondiremo il tema botanico, con un progetto espositivo che mescola opere pittoriche con documenti d’archivio; un connubio che pone in dialogo il patrimonio artistico con quello archivistico. Sempre in primavera, in occasione dell’Art Week milanese, riapriremo le porte di Cesare Ponti a Milano con una mostra dedicata alla fotografia contemporanea organizzata in collaborazione con Studio Pavesio Associati with Negri-Clementi. In autunno, la sede di Modena proporrà nuovamente un’esposizione in linea con la tematica proposta dal festivalfilosofia che quest’anno è “Psiche”. Torneremo poi a Brescia, presso la sede di Palazzo Martinengo di Villagana, con un’esposizione che porrà La Galleria al centro della programmazione culturale bresciana. A Genova invece abbiamo allestito un percorso, breve ma molto prezioso, al 14° piano della sede di via Cassa di Risparmio, che renderemo visibile al pubblico in diverse occasioni, come i Rolli Days ed “è cultura” di ABI. Partecipando così ad alcune delle principali iniziative che caratterizzano il calendario cittadino. Ovviamente tutte le nostre esposizioni continueranno ad essere gratuite per i visitatori in un’ottica di condivisione del patrimonio visivo comune.
Che ruolo hanno l’arte e la cultura per La Galleria BPER Banca? E quali obiettivi si pone dal punto di vista culturale?
L’arte e la cultura sono intrinsecamente legate allo sviluppo e al benessere della società, per questo siamo convinti che mettere a disposizione del pubblico il patrimonio sia un modo per contribuire alla costruzione di un futuro migliore. Per La Galleria il patrimonio culturale è uno strumento di crescita e connessione all’interno delle comunità, la sua valorizzazione e diffusione contribuisce allo sviluppo di un ecosistema più equo, sostenibile e consapevole. La nostra filosofia si fonda su quattro pilastri fondamentali. Il primo è la conservazione, il che significa conoscere il patrimonio. Insieme agli specialisti di Open Care è stato condotto un approfondito percorso di verifica, analisi e valutazione del patrimonio artistico. Oggi abbiamo 10.000 opere inventariate, tutte provviste di codice a barre e a disposizione di studiosi ed esperti su una piattaforma dedicata. Altro pilastro è la valorizzazione, che significa la conservazione corretta grazie alla collaborazione con curatori esperti. Il terzo è la fruizione: abbiamo deciso di aprire al pubblico un patrimonio che per decenni è rimasto chiuso dentro le stanze di rappresentanza. La presidente del CDA, Flavia Mazzarella è molto sensibile a questi temi. Crede moltissimo nella condivisione del patrimonio con il pubblico ed è responsabile di questo cambio di veduta: le opere non sono più intese come decoro di palazzi e luoghi di rappresentanza ma sono elementi di una collezione organica, fruibile, intesa anche come veicolo per la comunicazione dei valori e delle finalità perseguite dalla banca. Perché pensiamo che diffondendo la cultura si migliori la nostra società. Il quarto e ultimo pilastro nasce proprio da qui: l’impegno sociale della Banca, da sempre fortemente impegnata su temi come l’ambiente, il sociale e la governance interna. La Galleria BPER contribuisce alla missione di sostenibilità sociale, portando alla luce non solo i quadri ma anche i temi che si nascondono dietro ad essi.
Per questo le nuove generazioni costituiscono uno dei pubblici principali a cui ci rivolgiamo con progetti didattici ed educativi ad hoc. Tra questi vorrei ricordare il Progetto Scuole promosso da Museimpresa A scuola d’impresa, con cui abbiamo coinvolto due classi del Liceo Classico e Linguistico Muratori San Carlo di Modena per la realizzazione di una campagna di crowdfunding che ha come obiettivo l’acquisto di un’opera d’arte di Fabrizio Dusi che sarà allestita in uno spazio comune della scuola, a beneficio di tutta la popolazione scolastica. Vogliamo poter essere un attivatore di cultura, accendere una scintilla in chi entra in contatto con la realtà de La Galleria.
Quale grande sfida culturale si pone La Galleria BPER Banca per il suo futuro più prossimo?
Portiamo avanti un progetto complessivo che continua a evolversi. Un impegno degno di nota al quale ora ci stiamo dedicando riguarda il connubio tra la corporate collection e le sue sedi, ovvero i palazzi storici di quegli istituti che, unificandosi, hanno dato vita al nostro gruppo bancario, da Ferrara a L’Aquila, sino alla nostra casa madre di Modena.
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ISCRIVITI ALLA NEWSLETTERL'autrice di questo articolo: Ilaria Baratta
Giornalista, è co-fondatrice di Finestre sull'Arte con Federico Giannini. È nata a Carrara nel 1987 e si è laureata a Pisa. È responsabile della redazione di Finestre sull'Arte.